La Via sacra nel borgo medievale di Ferla

Nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia c’è una piccola perla della Val di Noto, che tra i borghi di Siracusa è rappresentata da Ferla, paese di origini medievali, oggi popolato da circa 2.000 persone.

Il cuore del paese, detto Carceri Vecchie, è stretto nell’antica cinta delle costruzioni medievali, dove i ruderi dell’antichità sono stati trasformati in orti; tutto intorno, il verde dei pascoli, ma anche distese di ulivi, carrubi e mandorli fanno da cornice al paese di Ferla.

Prima di arrivare nel borgo, quindi, si attraversano campi coltivati a grano e si incontrano animali che pascolano pacifici nel verde, ma questi non sono gli unici protagonisti del panorama che circonda Ferla: qui la vera protagonista è ancora la storia, quella che precede la città, quando tra l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro, la zona era popolata da insediamenti umani a riparo fra le colline intorno a Ferla. Ancora oggi è possibile ammirare le tracce dei loro insediamenti, della necropoli e del grande Palazzo del Principe.

Chi oltrepassa colline, campi e cinta muraria, arriva nel centro di Ferla, dove si trova la Via Sacra, cuore pulsante della vita religiosa del paese. La comunità religiosa locale, infatti, si riunisce in Via Vittorio Emanuele dove si trovano cinque edifici sacri del culto cattolico, in cui ci si riunisce per pregare, ma che sono anche meta di interessanti visite turistiche.


Via Vittorio Emanuele, la Via sacra di Ferla

Da Nord a Sud, Via Vittorio Emanuele taglia in due il piccolo paese di Ferla e custodisce proprio nel cuore del borgo alcuni bellissimi edifici religiosi. Arrivando da Nord, la prima Chiesa che si trova sulla Via Sacra è la Chiesa di Sant’Antonio Abate, esempio di stile Barocco Ibleo. Proseguendo, si incontrano la Chiesa del Carmine con la sua facciata a torre, la Chiesa di San Sebastiano luogo simbolo del Santo Patrono e la Chiesa Madre di San Giacomo, per poi arrivare alla Chiesa di Santa Maria, un ex convento che fu anche carcere.

La Chiesa di Sant’Antonio Abate è un maestoso edificio a due ordini, caratterizzato dalla facciata con tre corpi concavi, sulla quale spiccano i decori scolpiti con doviziosa cura a metà Settecento. All’interno della Chiesa è possibile ammirare Il Trionfo di Sant’Antonio nei Quattro Continenti della Terra, opera pittorica di Giuseppe Crestadoro, insieme a numerose sculture in stucco.

La Chiesa del Carmine ha una struttura più semplice, decorata con elementi di stile ionico e dorico. Entrando ci si trova nell’unica navata della Chiesa, su cui si affacciano gli altari del SS. Crocifisso e del SS. Redentore, oltre a quelli dedicati all’Arcangelo Raffaele e a San Paolo Apostolo. Sull’altare principale sono invece rappresentate scene tratte dalla Bibbia.

Proseguendo si arriva alla Chiesa di San Sebastiano: la costruzione, iniziata nel XV secolo, terminò solo nel Settecento, motivo per cui la sua bellissima facciata odierna è in stile Barocco. Ristrutturata negli anni Settanta del Novecento, custodisce al suo interno le reliquie del Santo Patrono, oltre a opere di notevole valore artistico come il Martirio di San Sebastiano del Crestadoro e il Fercolo del Santo.

La Chiesa Madre di Ferla è dedicata a San Giacomo ed è un maestoso edificio eclettico; la diversità degli stili è dovuta ai terremoti in paese, per cui si rese necessario di volta in volta ristrutturare l’edificio. Sorta sulle ceneri di una Chiesa Rinascimentale, non fu mai completata, ma anzi parzialmente danneggiata dal terremoto del 1848. Nonostante ciò, la Chiesa appare oggi come un edificio possente e solido.

La Chiesa di Santa Maria è uno degli edifici più antichi del paese con il corpo centrale affiancato dalla torre campanaria. Questo edificio oltre ad essere un convento, fu anche un carcere e una chiesa. Al suo interno si possono ammirare un bellissimo crocifisso ligneo del Seicento e la statua di Santa Maria La Bianca.


Oltre la Via sacra, cosa fare nei dintorni di Ferla

Tutte le bellissime Chiese di Ferla possono essere meta di un tour alla ricerca delle bellezze architettoniche del paese, ma tra i borghi di Siracusa, chi desidera scoprire anche le altre attrazioni della zona può raggiungere il sito archeologico di Pantalica, per poi proseguire fino a Siracusa.

La necropoli di Pantalica si trova a circa 11 km da Ferla ed è un ampio sito archeologico che si snoda intorno alla collina, occupando anche le grotte sulla collina stessa.
Le grotte scavate nella roccia sono visibili anche da terra, mentre il villaggio bizantino di S. Micidario si raggiunge percorrendo un sentiero all’aperto che porta sino alla Chiesa Rupestre del sito, dove sono ancora visibili frammenti degli antichi e ricchi decori bizantini. Del Palazzo del Principe, l’Anaktoron costruito con blocchi di pietra megalitici, sono ancora visibili i ruderi.

Tra i borghi di Siracusa c’è Buccheri, sul Monte Lauro, dove ammirare i resti del Castello e la Chiesa di Santa Maria Maddalena, oltre a numerosi altri ruderi di edifici sacri dentro e fuori dal borgo.

Il tour può spingersi fino a Siracusa, dove oltre a poter visitare alcuni tra i più bei monumenti della Sicilia, come il Duomo o il Tempio di Apollo, si possono anche trovare ottimi ristoranti per gustare la cucina locale.

Tra i piatti da assaggiare assolutamente quando si raggiunge Ferla o Siracusa, oltre a cannoli e brioche, ci sono i vermicelli alla siracusana, l’insalata di arance e la zucca in agrodolce, piatto tipico di Ferla.


Come raggiungere Ferla e attraversare la Via Sacra

Nella zona Sud Orientale dell’isola, Ferla è uno dei borghi di Siracusa facili da raggiungere in macchina o in treno: con la macchina, attraverso la Strada Statale 124 in direzione per Palazzolo, si arriva a Ferla svoltando verso il paese al bivio di Montegrosso.

Chi viaggia in treno, può scendere alla Stazione di Ragusa e proseguire in bus o navetta per un tragitto di circa 29 km.

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