Storia di Rodì Milici

Per chi si trova a visitare la provincia di Messina, il borgo di Rodì Milici può essere una tappa molto interessante perché si tratta di un borgo storico che nasconde vicende suggestive.

Ci sono anche numerosi luoghi di interesse da non perdere, per cui può essere interessante visitarlo e saperne un po’ di più della sua fondazione e del suo sviluppo: ecco, dunque, le informazioni salienti per organizzare un giro turistico in zona.

La storia di Rodì Milici

Rodì Milici è diventato ufficialmente un comune nel 1923 ma pochi anni dopo, nel 1927, fu soppresso per ordine delle autorità e accorpato ad altro territorio. Tuttavia nel 1947 venne ricostituito come comune.

Se la sua storia ufficiale, quindi, è piuttosto recente, in realtà non lo è nella pratica, visto che questo territorio è sempre stato abitato fin dai tempi più antichi. Basti pensare che ci sono resti della presenza dell’uomo fin dalla preistoria, in modo particolare grazie alla necropoli che è stata ritrovata sul Monte Grassorella oppure a quella di Gonia.

Nel 268 a.C. sicuramente la zona era al centro di traffici commerciali, visto che proprio qui si tenne la famosa battaglia fra i mamertini e i siracusani, che aprì ad un periodo di dominazioni di vario genere, dai romani ai bizantini, dagli arabi ai normanni per finire con gli angioini e gli aragonesi.

Nel 1582, a seguito di una violenta e devastante alluvione che spazzò via l’antico borgo, Rodì Milici fu ricostruita leggermente più a valle, nella posizione nella quale si trova attualmente. Da quando, infine, è stata messa la parola fine sul feudalesimo e il territorio ha potuto puntare sul suo sviluppo, Rodì Milici è cresciuta moltissimo e tanto è stato fatto in termini di sviluppo urbano e architettonico.

Cosa vedere a Rodì Milici

Sono tanti i monumenti che si possono ammirare nel territorio di Rodì Milici. Certamente il borgo è conosciuto soprattutto dagli appassionati di archeologia visto che nel corso dei secoli sono stati effettuati numerosi scavi che hanno portato alla luce reperti di una certa importanza e testimonianze di un glorioso passato, soprattutto di epoca romana e bizantina.

In particolare, nella zona di Monte Grassorella si possono ammirare una decina di tombe a grotticella all’interno delle quali sono state trovate monete di bronzo e d’argento e la Chiesa di San Bartolomeo. Fra gli edifici religiosi presenti in centro, invece, merita una visita la Chiesa S. Maria delle Grazie e S. Giovanni Battista, realizzata nel XII secolo e al cui interno ci sono delle bellissime opere del Seicento, come la statua della Madonna dell’Alloro. Dal punto di vista dell’architettura civile, invece, è da menzionare Palazzo Colloca, un imponente edificio nobiliare realizzato nel XVIII secolo. La torre medievale, che in realtà si chiama più propriamente Torre del Kaid, fa parte del sistema difensivo arabo e da alcuni documenti risulta la sua presenza fin dal secolo XII.

Cosa fare a Rodì Milici

Tante le manifestazioni che ci sono nel corso dell’anno a Rodì Milici. Un appuntamento molto atteso non solo dagli abitanti del borgo ma anche dai turisti è certamente il Carnevale, che si svolge fra febbraio e marzo. Si tratta di un momento molto folkloristico perché non c’è solo la presenza dei carri allegorici ma anche della sfilata in costume, con la personificazione dei diversi mesi dell’anno.

A Natale, invece, è il momento della mostra presepiale con l’esposizione di antichi modelli e la presenza di quelli nuovi, realizzati ogni anno da artisti di fama mondiale. La festa patronale è quella dedicata alla Madonna dell’Alloro, si tiene il Lunedì di Pasqua e prevede una solenne processione durante la quale la statua della Madonna viene portata in giro per il borgo.

Di stampo più enogastronomico è, infine, la festa d’autunno che porta in tavola i sapori del territorio e tanto intrattenimento fra musica, teatro e stand di artigianato e cibo. A conclusione di questa festa, così come di molte altre in calendario, ci sono gli immancabili fuochi d’artificio.

Come arrivare a Rodì Milici

Le persone interessate a scoprire più da vicino la storia di Rodì Milici e il paese, potranno raggiungere il borgo direttamente in auto. Chi parte da Messina deve percorrere prima l’A20 e poi proseguire sulla E90 fino a destinazione, che è la medesima strada che deve percorrere anche chi proviene da Palermo oppure da Trapani. Da Catania è possibile scegliere l’A18 mentre chi viene da Siracusa raggiungerà il borgo molto agevolmente attraverso l’E45.

Rodì Milici non dispone di una propria stazione ferroviaria, ma si può fare riferimento a quelle vicine di Novara-Montalbano-Furnari oppure di T. Vigliatore e da queste proseguire verso il borgo a bordo degli autobus locali dell’AST.

© Immagine di Effems, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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