Lago di Ogliastro a Raddusa
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Al confine delle province di Catania ed Enna si trova il Lago di Ogliastro a Raddusa. Il lago è d’origine artificiale e la sua progettazione avvenne a cavallo degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso.
Storia del Lago di Ogliastro a Raddusa
Sul fiume Gornalunga, nelle vicinanze di Raddusa è stato progettato e realizzato un bacino idrico artificiale conosciuto come Lago di Ogliastro a Raddusa. Questo è stato possibile attraverso l’edificazione di una diga in terra battuta lunga più di ottocento metri che ha prodotto un bacino che nel punto più alto risulta profondo più di 53 metri.
Il lago è composto da una base impermeabile costituita da materiali d’origine alluvionale limo-sabbioso che sono stati ancorati ad uno strato basico di natura argillosa. Anche se ufficialmente il Lago di Ogliastro Raddusa è denominato Luigi Sturzo per via della sponsorizzazione ottenuta dalla Cassa del Mezzogiorno che ha voluto omaggiare lo statista inventore del Partito Popolare, tutti gli abitanti del territorio lo chiamano semplicemente Lago di Ogliastro.
Il bacino è abbellito da una stele in maiolica colorata posizionata sul bordo realizzata dal ceramista scultore Andrea Parini e raffigura Mosè salvato dalle acque. Il pannello è un trittico sul quale nella parte di sinistra è raffigurata la terra selvaggio dell’era primitiva, su quello centrale è raffigurato Mosè neonato dentro la cesta che galleggia sulle acque, e quello di destra i frutti della terra.
L’Unione Europea ha dichiarato il bacino artificiale Ogliastro-Don Sturzo, sito di interesse comunitario.
Cosa è possibile fare nei dintorni del Lago di Ogliastro a Raddusa
La natura domina il territorio intorno al Lago di Ogliastro Raddusa ed è caratterizzata da varie coltivazioni di cereali sui dolci rilievi collinari. La parte che si trova a monte del lago presenta un’abbondanza di tamerici e salici che si alternano ad agrumeti mentre una parte della collina è occupata da un bosco di eucaliptus.
Tale abbondanza di vegetazione e la lontananza da luoghi caotici ha fatto sviluppare, nel corso del tempo, una assidua presenza di molte specie di uccelli stanziali alle quali si aggiungono anche, quando arriva la stagione giusta, altre di origine migratoria. Risulta quindi che questa località è ideale per tutti gli appassionati di birdwatching che possono avere la fortuna di imbattersi in una popolazione di volatili composta da circa duemila esemplari che rappresentano una sessantina di specie.
Anche gli amanti della pesca possono trascorrere sulle rive del Lago di Ogliastro, ore dedicate al loro sport preferito magari catturando un Black Bass o uno dei tanti pesci d’acqua dolce come lucci, carpe, alborelle, anguille e carassi.
Tempo permettendo si consiglia anche la visita del centro storico di Raddusa, definita tempo addietro la capitale del pane per via delle estese produzioni cerealicole presenti sul territorio. Il borgo appartenne alla famiglia Gravina prima di passare ai Baroni di Ranciolo e Marabino.
Da non perdere l’esplorazione della Chiesa Madre, costruita a metà Ottocento, che presenta un interno abbellito da notevoli stucchi.
Se avanza ancora spazio, si suggerisce di raggiungere il Museo del Grano per visitarlo dal momento che qui sono raccolti materiali, costumi e oggetti della vita comune della civiltà contadina del luogo sistemati in uno spazio appositamente ricostruito per rappresentare come si sviluppava la vita rurale in passato.
Come è possibile arrivare al Lago di Ogliastro a Raddusa
In auto, da Catania si prende l’A19 Catania-Palermo fino al bivio per la SP21 Agira-Stazione Raddusa e dopo un paio di chilometri continuare sulla SS192 e sulla SP20/III.