La Pasqua a Piana degli Albanesi
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Religiosi
Ogni anno, nel periodo che precede la festa di Pasqua, la comunità dei fedeli a Piana degli Albanesi ripete i riti della tradizione Greco-Bizantina, per prepararsi ai festeggiamenti in memoria della Resurrezione di Gesù.
Una grande festa, la Pasqua a Piana degli Albanesi, che celebra la diversità culturale e religiosa, come valore aggiuntivo e non come fattore di separazione: i fedeli, ormai assimilati alle comunità religiose locali dal punto di vista liturgico, ricordano però le tradizioni antiche, che rivivono nel folklore dei festeggiamenti della festa di Pasqua.
Il Venerdì che precede la Domenica delle Palme, i festeggiamenti prendono il via con la rievocazione della Resurrezione di Lazzaro, una processione per le vie del paese in cui tutti i fedeli seguono il Papàs, sacerdote che li guida per le vie del centro, dando vita a un corteo festoso e allegro che intona invocazioni a Lazzaro e porta con sé dolci e frutta.
Poi inizia la Grande Settimana, quella che nella tradizione cattolica romana è la Settimana Santa, con la Domenica delle Palme: davanti alla Chiesa di San Nicola di Mira avviene la benedizione delle palme e dei ramoscelli d’ulivo, prima che tutti si avviino in processione verso la Cattedrale di San Demetrio.
La particolarità di questa processione è quella di essere guidata dal Vescovo, che procede in sella a un asino. Nella Cattedrale di San Demetrio, tutti i fedeli seguono la liturgia.
Il Giovedì Santo è il giorno della lavanda dei piedi: l’Eparca si inginocchia davanti ai Papas e lava loro i piedi, riproducendo il gesto di Gesù fatto durante l’Ultima Cena e narrato nel Vangelo di Giovanni.
Il Venerdì Santo si apre coi canti del coro, mentre nel pomeriggio vengono intonati canti albanesi rivolti al Cristo, per compiangerne la morte, mentre il Crocifisso viene portato in processione e i fedeli suonano un antico strumento in legno, tipico della tradizione bizantina.
Il Sabato Santo si usa battezzare i più piccoli della comunità, prima dell’annunciazione della Resurrezione di Cristo. In questa occasione, le navate della chiesa vengono cosparse di foglie d’alloro.
Nella notte tra Sabato e Domenica, i fedeli partono per una processione notturna, in direzione della Cattedrale di San Demetrio: i fedeli entrano in Chiesa cantando il Christós anésti. Dopo la messa, tutti i si riversano per le vie del centro cantando la Resurrezione di Cristo.
La Domenica è il vero giorno della festa di Pasqua a Piana degli Albanesi: una festa trionfale, ricca di riti e ornamenti, che si celebra in chiesa, in paese e nei dintorni: dopo la messa, i fedeli raggiungono la chiesa rurale della Madonna di Odigitria, dove ai presenti vengono donate le uova benedette.
In questi giorni di festa, la comunità albanese si riunisce anche per balli e canti tradizionali.
La storia della festa di Pasqua a Piana degli Albanesi
La comunità albanese, presente sull’isola sin dal XV secolo, ha portato in Sicilia i riti della tradizione Greco-Bizantina e le tradizioni popolari dell’Albania, che rivivono in canti e danze di piazza, nei giorni di festa.
Quando si svolge la Pasqua a Piana degli Albanesi
Ogni anno le celebrazioni cominciano a partire dal venerdì che precede la Domenica delle Palme e si concludono nel giorno di Pasqua.
Dove si svolge la Pasqua a Piana degli Albanesi
Le Chiese principali in cui si svolgono le celebrazioni per la Pasqua a Piana degli Albanesi sono tre: la Chiesa di San Nicola di Mira e la Cattedrale di San Demetrio in paese e poi, fuori Piana, la Chiesa Rurale della Madonna Odigitria, dedicata alla Patrona della Sicilia.
Cosa fare durante la Pasqua a Piana degli Albanesi
Vivere una vacanza divertente, spirituale, inclusiva e educativa: un’esperienza a tutto tondo, quella nel cuore della comunità albanese di Sicilia.
I turisti sono accolti con piacere, infatti la tradizione vuole che essi ricevano insieme ai fedeli del luogo, le uova pasquali dopo la benedizione alla Chiesa della Madonna Odigitria. Prendere parte alla liturgia, alle processioni e a tutti gli eventi della Settimana Grande è occasione di riflessione spirituale, ma anche un modo per conoscere più da vicino tutta la comunità con i suoi riti tradizionali.
Tra un avvenimento e l’altro, in questa settimana ricca di eventi, chi vuole dedicarsi anche alla scoperta dei dintorni, da Piana degli Albanesi potrà facilmente raggiungere il Lago poco distante, oppure dirigersi verso Palermo, che dista solo 27 km a Nord, o visitare Alcamo, a circa 44 km in direzione Castellammare del Golfo.
Le bellezze leggendarie di Palermo, come la Cappella Palatina, la Chiesa della Martorana o la Chiesa di Santa Caterina, per citare solo alcune delle più belle chiese d'Italia, vi aspettano in città, dove troverete ad accogliervi anche tutte le deliziose prelibatezze della pasticceria e della cucina siciliana.
Ad Alcamo, non si può perdere una sosta in spiaggia nella splendida Baia di Santa Margherita (Castelluzzo di San Vito Lo Capo) i numerosi castelli del centro e dei dintorni, la Chiesa dell'Annunziata e la Basilica di Santa Maria Assunta; piccola chicca di Alcamo è il Museo degli Strumenti Musicali Multietnici Fausto Cannone, da visitare soprattutto se amate conoscere le tradizioni culturali degli altri paesi. Presso l'Antico Frantoio Vallone, infine, sarà possibile assaggiare e acquistare l'ottimo e pluripremiato olio locale.
Come arrivare a Piana degli Albanesi
Piana degli Albanesi, nella Città Metropolitana di Palermo, si può raggiungere con il treno o con la macchina.
In macchina, prendere la SS 624 in direzione di Piana, uscendo al km 20; in treno, i turisti possono scendere alla Stazione Centrale di Palermo e proseguire il viaggio fino a Piana degli Albanesi in bus o navetta.