Festa Patronale di San Sebastiano a Cerami

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  • Religiosi

Data dell'evento

  • 27-28
  • Agosto

La festa patronale di San Sebastiano si tiene ogni anno ad agosto a Cerami, in provincia di Enna.
È un evento particolare che coinvolge non solo i fedeli del santo, ma anche visitatori dei paesi limitrofi e molti turisti non isolani attirati dalla originalità della scenografica e toccante manifestazione religiosa.
La festa si svolge in due giornate. Si inizia il 27 agosto con la cosidetta "‘ntrata u lauru" (traduzione letterale: entrata dell’alloro), suggestivo rituale, che consiste nell’offerta alla statua del santo delle bannere (bandiere), pesanti stendardi che raggiungono addirittura i sei metri di altezza e che sono realizzati intrecciando profumati ramoscelli di alloro.
La struttura imponente degli stendardi di alloro è simbolo della fatica che i devoti sono disposti a sopportare per onorare l’amato santo. Le tradizionali bandiere sono realizzate con uno spazio alla base, spesso imbottito per renderlo più confortevole, in cui i portatori infilano la testa.

Portare la bandiera di alloro è considerato un onore e un privilegio per le famiglie.
Le maestose bandiere si raccolgono nell'area antistante l'icona votiva eretta in onore di sant’Oliva: tradizionalmente ricordata dall’iconografia cristiana come cugina di San Sebastiano.
Ai portatori di bandiere si uniscono numerosi cavalieri che montano splendidi cavalli bardati sontuosamente.

Fedeli, cavalieri e portatori di bandiere, prima di dar vita alla processione, degustano pane, formaggio e vino, secondo la tradizione che scandisce i momenti salienti di tutta la festa.
La processione si apre con i rappresentanti della confraternita di San Sebastiano che suonano tamburi, seguono le bandiere di alloro e oltre cento cavalieri.
Il lungo corteo si snoda lungo le viuzze del centro abitato fino ad arrivare alla chiesa del Santo. A turno, i fedeli entrano in chiesa per rendere omaggio al patrono con l'alloro e per ricevere biscotti e vino.

La mattina dopo, alle sette, colpi di cannone annunciano l'inizio delle celebrazioni e dopo la messa delle 11,30, la statua di San Sebastiano esce dalla Chiesa, accolta da lanci di carte colorate, per essere collocata, insieme alla sacra reliquia traslata per l'occasione dalla Chiesa Madre, sull'antico fercolo ligneo sormontato da una rappresentazione dell'Immacolata circondata da angeli.

A mezzogiorno in punto ha inizio la processione che di snoda lungo le strade di Cerami, interrotta in più punti dalle Bipte, le offerte di biscotti e vino.
All'abbazia di San Benedetto, dove il fercolo arriva di corsa, la processione si ferma per riprendere in serata.

Alle 19,30 il fercolo esce dall'abbazia e la processione attraversa nuovamente il paese tra Bipte, suoni fragorosi di tamburi e fuochi di artificio per raggiungere la chiesa di San Sebastiano dove, prima che il Santo entri, le quattro confraternite di Cerami prendono in carico la sacra reliquia per riportarla alla Chiesa Madre.

La storia legata alla festa di san Sebastiano a Cerami

San Sebastiano nacque in Gallia. Giovane promettente, pur provenendo da una provincia, riuscì a diventare capo delle guardie dell’allora imperatore Diocleziano al quale aveva nascosto di essere cristiano. Quando l’imperatore scoprì la verità, lo fece condannare a morte. La sentenza fu eseguita prontamente e Sebastiano fu trafitto dalle frecce dei carnefici che, dopo il martirio, credendolo morto, ne abbandonarono il corpo.

La leggenda narra che la pia vedova di san Castulo si recò sul luogo per recuperare il cadavere del giovane e, invece, con sua grande sorpresa, trovò il santo ancora in vita nonostante il crudele e cruento martirio. La donna lo curò e, riacquistata la salute, Sebastiano si recò dall’imperatore Diocleziano per denunciarne l’operato non solo nei suoi confronti, ma a danno di tutti i cristiani.

Diocleziano reagì con inaudita ferocia ordinando alle guardie di far picchiare a morte il suo ex capitano. Il corpo del martire, secondo le cronache dell’epoca, fu buttato con disprezzo nella cloaca maxima, l'immensa condotta fognaria della Roma imperiale.

In Sicilia il culto del giovane santo, morto coraggiosamente per difendere la propria fede, si diffuse enormemente alla fine del cinquecento (precisamente nel 1575) durante la straordinaria e devastante epidemia di peste che decimò la popolazione. Sebastiano fu dichiarato, infatti, patrono dei malati di peste per le miracolose guarigioni che si verificarono per sua intercessione.
A Cerami si crede che il Santo, in fuga dai suoi persecutori, si fosse rifugiato nei boschi circostanti.

La leggenda, tramandata di generazione in generazione, vuole che su un costone roccioso nei pressi del santuario della Madonna della Lavina si conservi ancora l'impronta delle orme del martire.

Quando si svolge la festa di san Sebastiano a Cerami

La Chiesa ricorda il martirio e la figura di San Sebastiano il 20 gennaio. A Cerami, la festa patronale in suo onore si svolge, invece, il 27 e il 28 agosto.

Dove si svolge la festa di san Sebastiano a Cerami

La festa di San Sebastiano si svolge nel paese di Cerami le cui origini si presume risalgano agli antichi greci. L’etimologia del nome, infatti, deriverebbe dal greco keramos (argilla cotta).
Cerami si trova in provincia di Enna e, per la precisione, all’interno del Parco dei Nebrodi, area naturale protetta dell’appennino siciliano caratterizzata dall’asimmetricità dei rilievi e dal clima umido.

Cosa fare durante festa di san Sebastiano a Cerami

La festa patronale di san Sebastiano a Cerami è un evento imperdibile non solo per i devoti, ma anche per gli appassionati di folclore locale.
La festa patronale unisce l’aspetto prettamente religioso a eventi civili (la fiera con le classiche bancarelle, spettacoli musicali e incontri culturali) che hanno il loro culmine nei fuochi di artificio la notte del 28 agosto.

Come arrivare a Cerami per assistere alla festa patronale di san Sebastiano

Se si preferisce arrivare a Cerami in automobile, le uscite autostradali più vicine sono: Dittaino, sull’A19 (Palermo-Catania), a poco più di venticinque chilometri dal centro; e Santo Stefano di Camastra, sull’A20 (Messina-Buonfornello) a ventisette chilometri circa da Cerami.
Se si arriva in treno, le fermate relativamente più comode sono S. Agata di Millitello a 30 km e Capo d’Orlando a 43 km.
L’aeroporto di riferimento è il Fontanarossa di Catania dal quale si può proseguire per Cerami con autobus o con auto a noleggio.

 

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