Il Santuario dei Santi Martiri di Trecastagni
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Il Santuario dei Santi Martiri di Trecastagni è uno dei luoghi di culto più antichi di questa località in provincia di Catania. La chiesa ha una storia particolare e il suo aspetto totalmente in stile romanico-lombardo la rendono un'eccezionalità nel panorama siciliano, tanto che anche da sola vale la pena di organizzare una visita a Trecastagni per vederla. Ecco, allora, tutto quello che è più importante sapere sul Santuario SS. MM. Alfio, Filadelfo e Cirino a Trecastagni.
Il Santuario dei Santi Martiri di Trecastagni: la Storia
Esistono dei documenti che risalgono al 1593 e che parlano della volontà palesata dalla confraternita dei Santi Martiri di dare l'avvio alla costruzione di una nuova chiesa che sarebbe stata intitolata ai medesimi Santi. In realtà, però, l'avvio vero e proprio dell'edificazione della chiesa è datato 1650 e si basa su un progetto realizzato dall'architetto Alfio Torrisi che immaginò una chiesa completamente in stile romanico ma influenzato da quello lombardo.
Il progetto partiva dall'idea di allargare una precedente struttura che era rappresentata da una piccolissima chiesetta che pure era intitolata ai Santi Martiri e della quale, però, oggi si sono perse le tracce nell'edificio esistente. Proprio nel 1650 Francesco D’Amico, vicario generale della diocesi, dava il suo benestare al progetto di allargamento e così si dava l'avvio al cantiere. Inizialmente prese vita la sola navata centrale che nel 1662 era già in funzione.
Si dovrà poi aspettare il 1857 per il campanile e gli anni che vanno dal 1878 al 1884 per vedere completate anche le altre due navate . A febbraio del 1928, per volere del cardinale Giuseppe Francica-Nava de Bondifè, fu poi deciso di elevare la chiesa a rango di santuario perché il numero dei fedeli che la frequentavano aumentava sempre di più.
L'architettura e le opere d'arte presenti nel Santuario a Trecastagni
Dal punto di vista architettonico, la chiesa così com'è attualmente ha una pianta a croce latina . Al suo interno, anche se sono evidenti i segni di edificazioni di epoche successive, tuttavia conserva una certa armonia che lo rende molto gradevole. La facciata principale è realizzata in pietra lavica e presenta tre sezioni, suddivise da paraste anch'esse in pietra lavica. Un cornicione aggettante fa poi da base al successivo timpano a forma triangolare che sul lato sinistro termina con un campanile.
Quest'ultimo è realizzato in un tipico stile gotico che in teoria dovrebbe contrastare con quello romanico che caratterizza il resto della facciata ma ciò non avviene grazie all'impiego della pietra lavica che fa da filo conduttore dell'intera estensione. Particolare attenzione merita il portale di sinistra , interamente realizzato in pietra e probabilmente appartenente alla chiesetta originaria poiché si nota non solo che è molto più antico degli altri due ma anche che è stato rimaneggiato nelle dimensioni.
Al centro della facciata principale c'è un' aquila di bronzo che regge uno scudetto, lo stesso motivo è riportato all'interno della struttura che è stata decorata a partire dal 1913 e che ha dei disegni molto semplici in colori tenui. Il tetto a botte con finestre a lunette che permettono l'ingresso della luce naturale creano un'atmosfera davvero unica.
Cosa è possibile fare nei dintorni del Santuario e a Trecastagni
Anche se l'interno del Santuario SS.MM. Alfio Filadelfo e Cirino a Trecastagni è molto semplice, tuttavia non mancano alcune opere d'arte che sono degne di nota.
Ad esempio, è da notare un affresco che riporta l'Apoteosi e che è stato dipinto nel 1852 da Rapisardi, lo stesso autore a cui si deve la paternità della Madonna che accoglie i Santi Martiri nel suo abbraccio, alle porte del Paradiso.
Se la visita al Santuario, però, dovesse lasciare un po' di tempo libero, c'è tanto di bello da vedere nei suoi dintorni. Ad esempio molto bello è il Principe di Trecastagni , un edificio risalente al XVII secolo che è stato edificato per volere dei signori locali che purtroppo non è ben conservato ma dà ancora l'idea dello sfarzo dell'epoca.
Pochi lo sanno ma Trecastagni è famosa per essere il paese dei mulini a vento : ne è presente uno molto ben conservato, risalente al XVI secolo, che veniva utilizzato per macinare il grano.
Infine, il giro del borgo non può non comprendere una visita alla Chiesa Madre, dedicata a San Nicola di Bari, e realizzata nel Quattrocento.
Come arrivare a Trecastagni
Trecastagni dista da Catania appena 15 km ed è facilmente raggiungibile in meno di 20 minuti in auto , percorrendo le strade interne. In particolare sono due le vie: la prima che prevede il percorso che comprende Via del Bosco e Via Fisichelli, mentre la seconda che è un po' più lunga in quanto si deve percorrere Via Etnea.
Chi proviene in auto da Palermo, invece, dovrà percorrere l'autostrada A19 con uscita Catania Centro e poi seguire le indicazioni per Trecastagni.
Chi preferisce l'autobus troverà molto comodo il servizio offerto dall'azienda ATS che collega più volte al giorno Catania con Trecastagni.
Infine, la stazione ferroviaria di riferimento è quella di Acireale visto che la località non ne ha una propria: da lì è poi possibile proseguire con il servizio di autobus locale.