Giardino del Balio ad Erice

Una delle cittadine più belle della Sicilia è Erice, in provincia di Trapani: sorge sull'omonimo Monte Erice a 751 m. di altezza e il suo nome rimanda al leggendario personaggio di Erix, il figlio della dea Afrodite ucciso dall'eroe Ercole. Sono moltissime le cose da vedere in questo incantevole borgo, dal Duomo al Castello di Venere fino al Giardino del Balio, piccolo polmone verde della cittadina che regala viste mozzafiato su tutto il territorio circostante.

Giardino del Balio: cenni storici

Il Giardino del Balio si trova in cima al Monte Erice, in una zona che è sempre stata molto affascinante dal punto di vista paesaggistico, tanto è vero che già nell'800 esisteva un primo impianto che era adiacente al Castello di Venere, come è ancora oggi.
Con il decadimento della fortezza, anche il giardino venne abbandonato e l'incuria prese il sopravvento, fino alla fine dell'800. Il conte Agostino Sieri Pepoli infatti fece una sorta di patto con il comune di Erice: ovvero avrebbe bonificato l'intera area circostante il castello e quindi sia l'area verde che le torri normanne, a patto di diventarne proprietario.

Il conte Pepoli provvide allora a ricostruire sia la torre pentagonale che fu rasa al suolo nel XV secolo, sia le mura merlate che cingevano la proprietà: decise poi di trasformare l'area circostante al castello in un magnifico giardino all'inglese aperto al pubblico, divenuto oggi un vero e proprio monumento naturale di Erice.

Architettura del Giardino del Balio a Erice

Il Giardino del Balio è il luogo perfetto per godersi qualche momento immersi nel silenzio e nella natura: sono le piante mediterranee a farla da padrone, tra frassini, pini, mandorli, cipressi e lecci, monumenti vegetali che fanno da cornice ai punti panoramici sparsi nel giardino, dai quali si possono scorgere Trapani con le sue saline, la Laguna dello Stagnone, le Isole Egadi e le coste di Marsala. Se questo è il panorama a sud, dai belvederi rivolti a nord, la vista spazia sui monti dello Zingaro e sul Monte Cofano, con la possibilità di scorgere, nelle giornate più limpide e terse, anche la bella isola di Ustica.

Il Giardino del Balio è composto da terrazzamenti e da eleganti strutture gotiche, che non fanno altro che accentuare l'aspetto romantico di questa area verde: tra le tante sculture sparse per il Giardino del Balio, a colpire è in particolare la Fontana di Venere, decorata con un ape a simboleggiare la lotta alle leggi razziali. Si può osservare poi un'icona della Vergine Maria e un inginocchiatoio che guarda verso la città di Custonaci.

Cosa vedere intorno al Giardino del Balio a Erice

Il Giardino del Balio sorge all'ombra del Castello di Venere, situato in cima al Monte Erice in una posizione panoramica spettacolare: è stato edificato in epoca normanna tra l'XI e il XII secolo, proprio a due passi dalle vestigia di un antico tempio dedicato ad Astarte, la dea della fecondità per i fenici. Ai piedi del Castello di Venere si erge poi la Torretta Pepoli, un'opera eclettica con elementi liberty realizzata per volere Pepoli per farne un contenitore di arti e di cultura.
Il Duomo di Erice è una delle cose da vedere in città: è stato edificato in stile gotico nel XIV secolo su ordine di Federico d'Aragona, è dedicato alla Madonna dell'Assunta e la sua torre campanaria era in passato una torretta di avvistamento.

Altrettanto belle sono poi la Chiesa di San Martino di epoca normanna e la quattrocentesca Chiesa di Sant'Orsola gotico-rinascimentale con uno spettacolare pavimento composto da maioliche colorate o ancora, la Chiesa di San Cataldo nata nel Trecento.

Merita infine una visita il Museo Comunale Antonio Carolici, all'interno del quale sono custoditi la testa di Venere, assai venerata nell'antica Erice, pannelli maiolicati, una scultura del Gagini sull'Annunciazione e fini ceramiche.

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Come arrivare a Erice

Per raggiungere Erice e visitare il bel Giardino del Balio, bisogna partire da Trapani e percorrere la SP31. Chi proviene da Palermo deve invece attraversare prima la SS113 e poi la SS187, passando per Castellammare del Golfo.