Chiesa Madre Maria Santissima Annunziata di Merì

Uno dei monumenti più rappresentativi di Merì, insieme a Palazzo Morra Garibaldi è certamente la Chiesa Maria Santissima Annunziata, nonchè Chiesa Madre di Merì. Ecco quali sono le informazioni necessarie per poter organizzare una visita a questo bellissimo monumento religioso.

Storia della Chiesa Madre di Merì

La Chiesa Madre di Merì fu innalzata per volere del barone Visconte Rizzo: questa notizia si apprende da una lapide che fino al 1932 è stata affissa sul lato esterno della chiesa, che dava anche come data indicative del termine dei lavori di costruzione nel 1596. Tuttavia il suo completamento fu il frutto di un laborioso lavoro che si completò solo dopo alcuni secoli, ad opera degli eredi del barone. La decisione di edificare una chiesa fu presa subito dopo l'ottenimento della licentio populandi con la quale il barone riuscì ad avere il permesso di poter popolare le terre del suo feudo. Per convincere i contadini a trasferirsi lì, quindi, decise di realizzare un luogo di culto, necessità molto sentita da coloro che decidevano di andare a lavorare per il barone. La chiesa fu terminata nello stesso anno nel quale fu completato anche Palazzo Morra, residenza del possidente, proprio per dare un segno forte e costruire una comunità intorno alla Chiesa Madre di Merì.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nella Chiesa Madre Maria Santissima Annunziata di Merì

Dal punto di vista architettonico, la Chiesa Madre di Merì si presenta come un imponente edificio realizzato in pietra bianca, con un solo portone di ingresso al quale si accede dopo aver percorso una scalinata abbastanza ripida. Sul lato sinistro, inoltre, l'edificio è completato da una torre con campanile. La pianta della Chiesa Madre di Merì è ad una sola navata, con soffitto a volta: sul lato destro sono presenti quattro altari mentre su quello sinistro ce ne sono tre, infine nel martello se ne trovano altri cinque. In ognuno di questi è presente una statua che rappresenta una figura di Santo particolarmente importante come Santa Lucia, San Biagio, Santa Rita, San Domenico e Sant'Antonio, per citarne alcune. All'interno della chiesa, inoltre, c'è anche il monumento funebre a Visconte Rizzo, perfettamente conservato: si tratta di un mausoleo che fu da lui stesso disegnato e la cui costruzione fu poi portata avanti dai suoi eredi.

Cosa è possibile fare nei dintorni o all'interno della Chiesa Madre di Merì

Sono molte le opere d'arte che si possono ammirare all'interno della Chiesa Madre di Merì. Ad esempio, dietro l'altare maggiore c'è una scala a chiocciola che conduce ad un organo a mantice molto antico, perfettamente conservato e utilizzato fino in epoca recente. Inoltre si può ammirare un altare dedicato a Santa Vittorina che è stato realizzato nel 1679 e ospitava un dipinto su tela raffigurante proprio la Santa. Purtroppo nel sisma del 1908 il quadro è andato distrutto e da quel momento al suo posto c'è la statua di San Giuseppe. L'altare del Santissimo Sacramento ha un valore non tanto architettonico quanto storico perché si tratta di un voto fatto da un nobile spagnolo che per tenere fede al suo giuramento lo fece realizzare nel 1676. Dello stesso periodo dovrebbe essere anche l'ultimo altare, quello dedicato al Santissimo Crocifisso, del quale però non ci sono documenti ufficiali ma riporta il medesimo stile artistico.

Come è possibile arrivare a Merì

Chi desidera recarsi a Merì per visitare la Chiesa Madre di Merì potrà farlo in auto, sia da Messina che da Catania e Palermo. Nel primo caso è indispensabile prendere la A20 poi proseguire sulla E90 fino a destinazione. Chi viene da Palermo, invece, dovrà prendere sempre la A20 ma con uscita Milazzo e poi proseguire sulla E90 fino a Merì. Infine, chi viene da Catania deve seguire prima la A18 e poi la Ss185 fino ad arrivare nel borgo. Merì non è dotata di una propria stazione ferroviaria, per cui chi desidera viaggiare in treno dovrà utilizzare quella di Milazzo, che è la più vicina, e poi proseguire in autobus con le linee locali fornite dall'azienda pubblica ATS.