Chiesa Madre di San Michele di Ganzaria

La Chiesa Madre di San Michele di Ganzaria, che si trova nel centro del paese, è dedicata a quello che è il Santo patrono del borgo. La sua struttura originaria è risalente al XIII secolo, tuttavia nel corso del tempo ha subito diverse modifiche e ampliamenti, per cui oggi è molto diversa dal disegno iniziale. L'ultima modifica risale addirittura al 2007.

Chi volesse ammirarla in tutto il suo splendore potrà seguire le indicazioni contenute in questa piccola guida.

La storia della Chiesa Madre di San Michele di Ganzaria

La storia della Chiesa Madre inizia nel XIII secolo quando viene edificata la cappella che era conosciuta con il nome di Tempio dei Francesi, edificata per volere degli angioini. La chiesa rimase di piccole dimensioni per secoli, poi iniziarono dei lavori di ristrutturazione e di ampliamento, visto che rappresentava il luogo di culto più importante del paese.

In particolare, nella prima metà dell'Ottocento quando il re Federico II di Borbone e sua moglie Maria Teresa d'Asburgo-Lorena decisero di lasciare in dono cento monete d'oro, dopo aver visitato il luogo di culto. Nel corso dei secoli, poi, vennero eseguiti altri interventi di ristrutturazione che portarono alla forma attuale che oggi può essere ammirata nel cuore di San Michele di Ganzaria.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nella Chiesa Madre di San Michele di Ganzaria

La facciata principale della Chiesa è completamente in stile gotico-cistercense, caratterizzata dalla presenza di ben due torri campanarie che si trovano ai suoi lati. L'interno, invece, è suddiviso in tre navate, una principale e due laterali. Diverse le cappelle, una delle quali è dedicata a Sant'Antonio di Padova, una a San Francesco e una a San Giovanni Bosco.

Nella navata sinistra, invece, si possono ammirare alcune opere d'arte di notevole pregio come un fonte battesimale che è stato intarsiato nel Seicento e la statua che rappresenta il Santo Patrono, dotata sia di vessillo che di spada. All'interno della cappella ci sono ben due spade: una in argento che è quella originale della spada, mentre una seconda placcata d'oro che è un dono dei fedeli in epoche successive.

Infine, all'interno della chiesa c'è anche un antico crocifisso di legno che risale all'epoca medievale.

Cosa è possibile fare nei dintorni della Chiesa Madre di San Michele di Ganzaria

Anche se si tratta di un piccolo borgo, tuttavia, ci sono moltissime altre cose che si possono visitare e che di certo non deluderanno chi decide di raggiungere questo angolo della Sicilia.

In particolare, grande interesse lo suscita il Museo della Ganzaria che è una raccolta di reperti archeologici che vogliono illustrare la storia di questo piccolo borgo e delle diverse dominazioni che si sono susseguite. Tali dominazioni, sono testimoniate anche dai pochi resti del Castello Gravina, edificio feudale fatto costruire dal principe Antonio Gravina nel 1503.

Per quanto riguarda, invece, gli edifici religiosi, certamente la Chiesa Madre è la più importante ma ci sono anche numerose altre più piccole che però sono comunque molto belle. Fra queste sono da segnalare la Chiesa della Madonna del Rosario, realizzata nel XVI secolo insieme alla sua cripta; la Chiesa di San Giuseppe del XVII secolo e infine la Chiesa del Monte Calvario, che risale allo stesso periodo.

Come è possibile arrivare a San Michele di Ganzaria

Tutti coloro che desiderano visitare San Michele di Ganzaria potranno raggiungere il borgo in auto: da Catania percorrendo la Ss417 mentre coloro che vengono da Palermo dovranno preferire la A19 e poi proseguire sulla E932. Le persone che si muovono da Trapani sceglieranno la E90 mentre coloro che partono da Messina opteranno invece per la A18. Infine, gli abitanti di Agrigento percorreranno la Ss640 oppure la Ss117 bis per arrivare a destinazione.

Il paese non dispone di una propria stazione ferroviaria, per cui coloro che desiderano raggiungerla in treno dovranno optare per quella di Grammichele, di Vizzini-Licodia oppure di Comiso e poi da lì procedere con gli autobus locali dell'azienda AST fino a destinazione.

© Immagine di Michele.iannizzotto, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons