Castello Gravina a San Michele di Ganzaria

Di quello che un tempo era il Castello feudale dei Principi Gravina a San Michele di Ganzaria purtroppo oggi non restano che pochi ruderi, a causa dell'incuria dell'uomo ma anche del tremendo terremoto del 1908 che ha contribuito a distruggere il poco che ancora si conservava. Tuttavia per chi arriva a San Michele di Ganzaria può essere comunque interessante una visita alle rovine, anche perché si trovano in una posizione particolarmente panoramica e suggestiva.

Per gli interessati, ecco una breve guida per organizzare al meglio la propria gita.

La storia del Castello Gravina a San Michele di Ganzaria

L'edificazione della fortificazione è datata nel XVI secolo, più precisamente nel 1503. La sua costruzione si deve al volere di Antonio Gravina che aveva ricevuto le terre da Carlo V per compensarlo dei servigi che aveva fornito in guerra. Il Gravina trovò una situazione abbastanza difficile, una terra abbandonata e campi non coltivati perché privi di contadini. Così, anche a seguito di un terribile incendio che aveva devastato il borgo, si adoperò per la ricostruzione del centro abitato che popolò con un gruppo di coloni albanesi. Inoltre, fece costruire anche il castello, per testimoniare alla popolazione la vicinanza della famiglia del suo signore ma anche per dare un chiaro segno di potere. Purtroppo nel corso del tempo il castello fu prima abbandonato e poi subì dei danni irreversibili a causa del terremoto dei primi anni del Novecento ma anche all'incuria dei suoi proprietari.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel Castello Gravina a San Michele di Ganzaria

Dal punto di vista architettonico, alcuni documenti di epoche successive alla sua fondazione hanno aiutato a ricostruire le sembianze del Castello così come era un tempo. La struttura, sorta sulla collina del Carmelo, originariamente aveva una pianta rettangolare e si componeva di due piani: al piano terra c'erano i locali di servizio mentre al piano nobile erano presenti gli alloggi dei signori. Era presente anche un ampio sotterraneo della lunghezza di circa 2 km che aveva la funzione di collegare il castello alle grotte presenti nella montagna vicina. Oggi restano solo pochi ruderi ma si possono ammirare ancora alcune parti delle mura del perimetro nonché un balcone del primo piano e parte della merlatura delle mura superiori.

Cosa è possibile fare nei dintorni del Castello Gravina a San Michele di Ganzaria

Coloro che raggiungono il paese per visionare il Castello Gravina a San Michele di Ganzaria potranno approfittare dell'occasione per visitare il paese e scoprire altri monumenti di sicuro interesse.

Ad esempio c'è la Chiesa Madre, che ovviamente è dedicata a San Michele Arcangelo che è pure il patrono del paese: è stata edificata nel XIII secolo ed è l'unica del borgo in stile gotico-cistercense. Molto interessante pure il Museo della Ganzaria, che raccoglie una serie di reperti che raccontano la storia del paese. Dal punto di vista dell'architettura civile, invece, merita una visita il Palazzo del Comune, una struttura dei primi anni del Novecento che ospita pure la biblioteca pubblica al primo piano. Infine è da segnalare la Chiesa della Madonna del Rosario, una struttura che risale al XVI secolo, che ha la particolarità di avere al piano inferiore una cripta funeraria.

Come è possibile arrivare a San Michele di Ganzaria

Per raggiungere il borgo è possibile viaggiare in auto: partendo da Catania, ad esempio, la strada di riferimento è la SS417. Da Palermo, invece, si deve percorrere prima l'A19 e poi proseguire sulla E932 mentre da Trapani si deve scegliere la E90. Da Messina la strada di riferimento è la A18, infine da Siracusa occorre percorrere la E45 e poi la Ss385.

Chi preferisce muoversi in treno, dovrà prendere come riferimento le stazioni di Caltagirone, di Grammichele oppure di Gela perché la stazione un tempo presente a San Michele di Ganzaria non è più attiva. Infine è sempre possibile raggiungere il borgo con il servizio di autobus locali messi a disposizione dall'azienda AST.