Area Archeologica del Castellaccio di Lentini

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Proprio ai piedi dei Monti Iblei si apre Lentini, cittadina a metà strada tra Agrigento e Catania. Ricca di storia e intrisa di cultura, Lentini ebbe origine con i Greci circa 2700 anni orsono e sia i Romani, i Bizantini e i Normanni, apportarono ampliamenti e migliorie al luogo tanto da essere ancor oggi, una specie di capitale dell’architettura religiosa in stile barocco.

Storia dell’Area Archeologica del Castellaccio di Lentini

Nelle adiacenze di Lentini è possibile vedere quello che era un tempo il Castrum Vetus, conosciuto oggi come il Castellaccio, una fortificazione che era stata costruita seguendo fedelmente la configurazione della sommità della rupe che fu utilizzata come base.

Risalgono all’epoca normanna i primi cenni di questo castello che, ovviamente, durante i secoli ha mutato la sua natura architettonica attraverso restauri e modifiche che si possono conoscere tramite le testimonianze scritte dell’epoca.
Infatti, Ugo Falcando, riporta di un sisma avvenuto nella seconda metà del XII secolo che distrusse totalmente il paese inclusa una fortificazione sicuramente d’epoca normanna della quale rimangono solamente dei resti. Si sa che Federico II di Svevia la restaurò verso la metà del XII secolo edificando una roccaforte successivamente modificata ed ampliata anche per sanare i danni derivati sia dalle battaglie che sostenne che dai terremoti che continuarono a creare problemi, come quello avvenuto nella prima metà del Cinquecento. Tuttavia il sisma verificatosi nel 1693 che produsse la distruzione di interi centri come Catania, toccò anche Lentini e il Castellaccio subì irreparabili crolli che ne decretarono lo stato di abbandono.

Architettura e opere d'arte presenti nell’Area Archeologica del Castellaccio di Lentini

Quello che è noto è che il Castellaccio di Lentini era parte di una fortificazione che posava base sia sulla costruzione edile vera e propria che sulla conformità del terreno come quella del colle Tirone e di colle Lastrichello, separati da due ampi fossati naturali tagliati nella rupe. La parte a settentrione è la valle del Crocifisso mentre dalla parte opposta si apre la valle di San Mauro caratterizzata da mura strapiombanti che isolano il complesso. Infatti è proprio dal lato sud che all’epoca non fu necessario edificare alcun muro di difesa in quanto si approfittò di quanto la natura aveva creato nel corso dei millenni. Differente era la situazione negli altri lati della fortificazione dove fu costruita una cinta muraria a forma di parallelepipedo della quale restano ancora visibili alcune parti.

Il lato nord versa in pessimo stato anche per via di numerosi smottamenti che hanno abbattuto le cinte murarie. Recentemente si è scoperto di resti di una edificazione a pianta semicircolare che fa pensare ad un abside per cui è opportuno pensare che si riferiscano ad una cappella citata in alcuni documenti di epoca angioina risalenti alla seconda metà del XIII secolo.

Quasi al centro del Castellaccio ci sono delle scale che portano ai sotterranei del castello. L’entrata è costituita con una volta a botte e la sala di forma regolare, presenta quattro semipilastri che sicuramente reggevano la volta. Questi poggiano su di una base perimetrale che richiama quella di un castello di maniace. L’assenza del pavimento, la presenza di feritoie fanno supporre che questo ambiente sia stato collegato con cunicoli segreti a qualche grotta che si trova alla base del Castellaccio. Presenti anche un paio di cisterne ma data la loro scarsa portata si crede che ne esistano delle altre sotterrate ancora da scoprire.

Cosa è possibile fare nei dintorni dell’Area Archeologica del Castellaccio di Lentini

Visitare Lentini è certamente un utile suggerimento per approfondire l’esplorazione di questa cittadina. Da non perdere il Museo Archeologico che conserva reperti storici a partire dal periodo preistorico fino ad arrivare a quello medioevale.
Inoltre la Chiesa madre di Santa Maria la Cava e Sant’Alfio, ubicata a centro città, merita una visita per ammirare il duomo in stile barocco.
Emozionante anche l’esplorazione della Grotta Crocifisso, una delle più significative chiese rupestri di tutta l’isola.
E per rilassarsi in mezzo alla natura, il Lago di Lentini è sicuramente un luogo piacevole che non può mancare di essere vissuto.

Come è possibile arrivare all’Area Archeologica del Castellaccio a Lentini

La città di Lentini può essere raggiunta facilmente con la propria auto dalle principali città della Sicilia. Da Messina prendere la A20/E90 seguire la A18 e E45 in direzione di SS114 in direzione Carlentini e prendere l'uscita per Lentini.
Da Catania prendere la E45 in direzione di SS114 in direzione Carlentini e prendere l'uscita per Lentini.
Mentre, da Palermo prendere la E90 e seguire la A19/E932 per imboccare la E45 in direzione della SS114 per Carlentini uscendo a Lentini.

 

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http://www.comune.lentini.sr.it/

Via S. Paolo, 256, 96016 Lentini SR, Italia

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