Le specialità culinarie di Chiusa Sclafani: tra gusto e cultura

Le specialità culinarie di Chiusa Sclafani sono un elemento di grande interesse per chi visita questo borgo che, però, è un paese noto anche per il suo centro storico, tipicamente medievale, che saprà conquistare anche i visitatori più avvezzi alla bellezza della storia.

Una visita guidata al paese, quindi, è l’occasione giusta per scoprire le bellezze che il luogo riserva ma anche per assaporare sapori e prodotti tipici della zona, che vanta una produzione da forno squisita e particolare.

Ecco, allora, tutte le informazioni che possono essere utili per organizzare una visita fra storia e gusto a Chiusa Sclafani.

Le coltivazioni tipiche di Chiusa Sclafani

Ciò che rende speciale la tradizione gastronomica di Chiusa Sclafani è certamente il fatto che vengono utilizzati degli ingredienti che sono locali, coltivati direttamente sul territorio. Il borgo, infatti, è conosciuto in tutto il mondo per la sua produzione di olive e quindi di olio extra vergine di oliva, dal profumo intenso e dal gusto delicato. Famose anche le ciliege di Chiusa, da consumare sia al naturale che in tantissime preparazioni differenti, sia dolci che salate. La fertilità del terreno, però, consente di coltivare anche agrumi di ogni tipo, fichi, mandorle e molto altro ancora. Con una produzione così ricca, ovviamente, non poteva mancare una tradizione culinaria all’altezza delle più alte aspettative.

Le specialità culinarie di Chiusa Sclafani

La cucina di Chiusa Sclafani è ovviamente tipica siciliana con le ricette tanto conosciute in un tutto il mondo che rappresentano l’eccellenza dello street food siculo.

Tuttavia ci sono alcune pietanze che rappresentano un unicum, in quanto sono realizzate solo in queste zone: si tratta del pane di San Giuseppe e della specialità conosciuta con il nome di Ranza e Sciura. Il primo è un pane tipico che viene preparato in occasione del 19 marzo e che viene regalato in segno benaugurante. La seconda, invece, una pietanza che è molto simile allo sfincione e viene cotta in forno e impreziosita con tanti ingredienti differenti. Una menzione d’onore meritano poi i dolci di Chiusa Sclafani, famosa soprattutto per i suoi cannoli ma anche per la pasticceria che viene preparata con un ingrediente che qui ha un sapore speciale: la mandorla.

Cosa vedere a Chiusa Sclafani

Chiusa Sclafani è noto per essere il paese delle ciliege ma ci sono anche tanti altri motivi per visitarlo.

Certamente il suo monumento più rappresentativo è la Chiesa Madre, che è stata dedicata a San Nicolò di Bari che è anche il patrono del borgo: una delle particolarità dell’edificio è la presenza al suo interno di alcuni pregevoli dipinti che risalgono al XVI e al XVII secolo. Numerosi e altrettanto belli sono gli altri edifici sacri come la badia delle monache benedettine, un enorme complesso che ospita diversi edifici, ma anche la chiesa di Santa Maria Assunta e quella di San Sebastiano, che ha un’insolita cupola a cuspide.

Nelle immediate vicinanze del borgo, poi, si possono ammirare la borgata agricola di San Carlo e il grandissimo parco dei Monti Sicani, che è ovviamente area protetta.

Cosa fare a Chiusa Sclafani

La manifestazione più attesa e sentita del borgo di Chiusa Sclafani è certamente rappresentata dalla festa del Santissimo Crocifisso che si tiene nei giorni che sono immediatamente successivi alla Pentecoste. In occasione di questa celebrazione viene organizzata una solenne processione che porta per le strade del paese l’effige del Santo Crocifisso ma c’è anche spazio per attività più folkloristiche. Ovviamente le sagre dedicate alle ciliege e alle pesche sono eventi che mettono in mostra i prodotti più tipici del territorio e sono un appuntamento imperdibile per i golosi. Infine la festa patronale è quella dedicata a San Nicolò, durante la quale si distribuisce anche il pane a lui dedicato, simile a quello di San Giuseppe.

Come arrivare a Chiusa Sclafani

Coloro che vogliono raggiungere Chiusa Sclafani per scoprire tutti i suoi sapori, potranno partire con la propria auto, da Palermo e seguire la Ss624, stessa strada che si può fare da Catania, non prima però di aver percorso l’A19.

Per i viaggiatori che provengono da Messina, invece, la strada di riferimento prevede la percorrenza prima dell’A20 e poi della E90, da Trapani l’A29 e poi la E933, infine da Agrigento la Ss115.

Se si decide di raggiungere il borgo partendo da Siracusa, invece, si deve prima percorrere l’A19 e poi la E932, da Enna solo la Ss640.

Il borgo di Chiusa Sclafani non è dotato di una sua stazione ferroviaria per cui coloro che decidono di raggiungerlo con il treno dovranno fare riferimento alle vicine stazioni di Acquaviva, Roccapalumba-Elia oppure a quella di Cammarata e poi proseguire con gli autobus delle linee dell’AST.

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