Chiesa Madre di Chiusa Sclafani

La Chiesa Madre di Chiusa Sclafani è quella dedicata a San Nicola di Bari, una figura alla quale la popolazione del borgo è molto legata. L'edificio religioso ha una lunga storia, che si intreccia strettamente con quella del paese, e nel corso dei secoli si è arricchita di mille particolarità.

Oggi la scoperta della chiesa madre di Chiusa Sclafani può essere la scusa ufficiale per organizzare un tour di questa località e scoprire le mille bellezze che la caratterizzano.

Storia della Chiesa Madre di Chiusa Sclafani

Intorno alla metà del Trecento sorgeva Chiusa Sclafani e il suo fondatore, Matteo Sclafani, che decise di comprendere nell'edificazione del paese anche una chiesa che potesse essere un punto di riferimento religioso per tutti i suoi abitanti.

Inizialmente la struttura fu concepita di piccole dimensioni, per questo motivo nel 1771, anche a causa di un aumento importante della popolazione, fu deciso di abbattere il vecchio edificio per far posto ad uno molto più grande, che fu poi completato solo nel 1813, anche se nei secoli successivi furono comunque realizzati continui arricchimenti del progetto originale, per renderla sempre più bella e degna di essere considerata la Chiesa Madre. Oggi i visitatori possono vedere il frutto di una recente opera di restauro che ha permesso alla Chiesa di San Nicola di Bari a Chiusa Sclafani di essere ancora in splendida forma.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nella Chiesa Madre a Chiusa Sclafani

La Chiesa di San Nicola di Bari a Chiusa Sclafani è in stile neoclassico e si presenta con una tipica pianta a croce latina, con una grandiosa cupola che si trova nell'intersezione fra il transetto e quella che è la navata centrale. Le due navate laterali, invece, si caratterizzano per la presenza di numerose nicchie che sono rese ancora più preziose dalla presenza di stucchi policromi che sono il frutto del lavoro del maestro Bernardo Sesta da Serradifalco che lavorò nel cantiere alla fine dell'Ottocento.
Fra le opere d'arte maggiormente degne di nota c'è da annoverare sicuramente la tela a olio che rappresenta "Adorazione dei Magi con San Marco" e che è stata realizzata da Cornelio Fiammingo alla fine del Cinquecento: inizialmente si trovava nell'attiguo convento, poi fu deciso di spostarla in chiesa.
C'è anche un'Annunciazione che è stata realizzata nel XVII secolo dall'artista Andrea Carreca e una statua lignea che raffigura la Madonna e che è un'opera di scuola napoletana del Settecento. Sull'altare centrale, infine, c'è la statua di legno che rappresenta San Nicola di Bari e che viene portata in trionfo nel giorno della festa patronale.

Cosa è possibile fare nei dintorni della Chiesa Madre di Chiusa Sclafani

Oltre alla Chiesa Madre, il borgo di Chiusa Sclafani offre molto ai visitatori che vogliono scoprirla. Ad esempio, la chiesa di Santa Maria Assunta è conosciuta e apprezzata da tutti per la sua architettura ma soprattutto per la presenza di uno splendido portone in stile barocco. La chiesa di San Sebastiano, invece, presenta un particolare campanile che ha una forma a cuspide e all'interno della navata centrale si possono ammirare alcuni bellissimi dipinti realizzati dal siciliano Giacomo Serpotta. Nelle immediate vicinanze del borgo, invece, si può organizzare una gita all'interno del Parco dei Monti Sicani, visto che il territorio di Chiusa Sclafani ricade in parte in quest'area protetta. Da segnalare, fra le varie feste e manifestazioni nel borgo, oltre a quella patronale che è ovviamente dedicata a San Nicola di Bari, anche la festa delle ciliegie, delle quali il borgo è un grande produttore.

Come è possibile arrivare a Chiusa Sclafani

In auto, coloro che desiderano raggiungere il borgo per visitare la Chiesa Madre di Chiusa Sclafani e partono da Palermo potranno percorrere la Ss624 e in pochi minuti raggiungere la destinazione scelta.

Da Trapani, invece, si deve preferire la strada che prevede prima l'A209 e poi la E933 mentre da Catania si segue l'A19 e poi la Ss640, da Siracusa solo l'A19.

Coloro che si muovono da Messina dovranno prendere come riferimento la strada che privilegia la percorrenza dell'A20 e poi della E90 mentre da Agrigento va scelta la Ss115. Infine da Enna e da Caltanissetta si percorre prima la Ss640 e poi la Ss115.

Il borgo non è più dotato di una propria stazione ferroviaria, per cui coloro che preferiscono viaggiare in treno dovranno fare riferimento a quella di Lercara Bassa e poi proseguire con gli autobus locali della AST.