La storia di Pedara: una perla paesaggistica

Pedara è un piccolo paesino che sorge alle pendici dell’etna. Ricco di storia e Lughi da vedere dove tra tutti spicca il Monte Troina, che si sviluppa e domina il centro abitato.

La storia di Pedara, un piccolo paesino che si trova tra le colline della zona meridionale dell’Etna che offre paesaggi assolutamente unici, dove sorgono vere e proprie perle da scoprire. Pedara è la meta ideale per tutti coloro che vogliono conoscere un luogo ricco di storia, arte e cultura. I punti di interesse non mancano e il turista resta piacevolmente sorpreso dalla grande varietà di strutture civili e religiose da visitare, in una cornice ambientale affascinante.

Qui si respira un clima salubre, a 600 metri di altitudine, dove la flora montana riserva impareggiabili tesori naturalistici. Pedara fa parte dell’area provinciale di Catania, dal cui centro dista circa 15 km. Procedendo in direzione Nord, invece, si trova il celebre vulcano, che offre sentieri escursionistici e un’infinità di cose da fare. Il paese a marzo e a settembre si anima per i festeggiamenti in onore della patrona Maria Santissima Annunziata.

La processione con i carri mariani è un momento di folklore molto caratteristico. Non mancano le attività ristorative, i bar, le pasticcerie e le pizzerie dove gustare le delizie tipiche siciliane, con prodotti e ricette che rappresentano l’eccellenza in ambito enogastronomico.


La Storia di Pedara, una perla adagiata sui colli meridionali dell’Etna

Il destino di Pedara è strettamente collegato all’Etna e le colate laviche hanno cancellato anche le sue origini, pertanto non si sa da cosa derivi realmente il nome. Ci sono alcuni riferimenti alla città del Peloponneso Epidauros, da cui partì verso la Sicilia una colonia. L’altra interpretazione deriva dal latino e significa ai piedi dell’ara. A testimonianza di ciò ci sarebbero i resti di un altare consacrato a Giove Etneo e anche la strada del paese è chiamata corso Ara di Giove.

Ci sono poi altre interpretazioni che riferiscono della presenza di numerosi alberi di pero e di un nesso tra questa caratteristica e il nome di Pedara. L’unica certezza è che il centro abitato era situato in una zona più a Nord rispetto a dove sorge attualmente e anche alcuni ritrovamenti testimonierebbero un’origine del luogo riconducibile ai greci.

In epoca normanna Pedara era parte integrate delle vigne di Catania. L’eruzione del 1404 segna una data importante, con i residenti che si spostarono a Sud dando vita al nuovo centro abitato. Nel 1693 un altro evento di natura sismica distrusse il paese.

Il Santuario di Maria SS. Annunziata

Ecco il cuore pulsante della religiosità del paese. Il santuario si trova su una collina nella zona Nord di Pedara e risale al 1300. Il titolo mariano è riferibile solo a un documento datato 1422 ma è abbastanza sicuro che anche in precedenza fosse un edificio di questo tipo. Nel 1400 (e per ben 2 volte nel 1500) vi furono importanti colate laviche che spinsero i pedaresi più a Sud. Nel contempo Santa Caterina d’Alessandria diventò compatrona ma gli abitanti non cessarono mai di essere devoti a Maria SS. Annunziata.

Il terremoto del 1693 impose la ricostruzione, terminata 2 anni dopo, ad opera di Don Diego Pappalardo. Nel 1810 la chiesa venne ampliata e nel 1888, momento in cui fu costruito il fercolo usato per i festeggiamenti popolari, fu aggiunta una navata, provvedendo poi a erigerne un’altra nel 1908.

Oggi il santuario è il punto nevralgico per la festa tradizionale di Maria Santissima Annunziata, con il rito che si ripete a marzo e che culmina a settembre nella prima e nella seconda settimana del mese, con la processione nelle vie del paese e con i caratteristici carri, a testimonianza della devozione di Pedara alla propria patrona.


La Basilica di Santa Caterina

Il monumento religioso più importante è la Basilica intitolata a Santa Caterina, meta fissa per i visitatori e per le scolaresche che vogliono approfondire lo studio. Tutto l’edificio si presenta come una chiesa nera, ovvero con la particolarità etnea di erigere questo tipo di architettura con intonaci e pietra lavica.

Fu terminata nel 1547 seguendo uno stile romanico ma nel secolo successivo venne ricostruita con lo scopo di ampliarla, anche se il movimento sismico del 1693 non la risparmiò. Ci vollero oltre 10 anni per farla tornare al proprio splendore, con gli eccellenti affreschi eseguiti da Giovanni Lo Coco, un monumento funebre per Don Diego Pappalardo e un dipinto di Mattia Preti. All’interno si trovano altre tele, in un contesto pregevole in marmo, con bellissime sculture settecentesche, arredi sacri e complementi finemente ricamati.

Le chiese di Sant’Antonio Abate e San Vito

L’edificio sorge nell’omonima piazza, sulla strada che sale in direzione di Nicolosi. Anche questa costruzione ha avuto un destino collegato al terremoto ma nel caso specifico ha resistito, fatta eccezione per una parte del campanile e per il soffitto. La stessa sorte toccò alla Chiesa di San Vito, riaperta solo dopo il 1700 al culto dei fedeli. Contiene un crocifisso in legno di origini cinquecentesche.

Le architetture civili

I familiari del mecenate hanno voluto costruire nella seconda metà del Seicento il Palazzo Don Diego Pappalardo, che ancora oggi si presenta all’esterno con le eleganti finestre, i balconi e le ampie scalinate, oltre al cortile interno dove si erge una cisterna in ferro e pietra lavica. L’altro edificio da visitare è Palazzo Pulvirenti, si trova tra Via Rosaro Toscano e Piazza del Popolo. Adesso è di proprietà comunale, accoglie la biblioteca e una sala espositiva museale.

Il Monte Troina e le bellezze naturalistiche

Non c’è solo l’Etna nell’ambito dei punti di rilevanza paesaggistica che si possono visitare da Pedara. Il Monte Troina, per esempio, rappresenta il cuore verde della zona e domina il centro cittadino. La storia lo vede quasi del tutto ricoperto dagli antichi vigneti, peculiarità riscoperta da alcuni volenterosi proprietari di terreni, che hanno ripristinato i terrazzamenti tentando di riproporre la geografia originale del luogo.

Sul versante settentrionale è presente una scalinata che giunge a una cappella denominata Calvario e che ospita i riti pasquali del paese. Recentemente sono state apportate numerose migliorie, con percorsi tematici e un’area giochi attrezzata per l’attività sportiva.

Vieni a scoprire Pedara, adagiata sui colli meridionali dell’Etna, in una posizione davvero incantevole: troverai un’accoglienza calorosa e un paese dal fascino unico.

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