La storia di Modica, la perla della Val di Noto

Uno dei borghi più incantevoli della val di Noto è Modica, un piccolo gioiello barocco della provincia di Ragusa dichiarato Patrimonio dell'UNESCO: sorge ai piedi dei Monti Iblei, su un altopiano incastonato tra le pareti rocciose, in un territorio aspro ma spettacolare.

Modica, che è famoso anche per il suo cioccolato legato a quello importato dal Sudamerica dagli spagnoli, ha una storia affascinante, fatta di leggende e di devastazione in seguito al terribile sisma del 1693.

La storia di Modica, dalla preistoria agli aragonesi

C’è una leggenda che aleggia su Modica e riguarda proprio la sua fondazione. Si narra infatti che il tanto famoso eroe mitilogico Ercole, nel corso di una delle sue fatiche, riuscì con la sua forza a liberare dei buoi rossi che erano fino a quel momento in possesso di Gerione, un gigante che a quel tempo si trovava in Spagna. Con i buoi come trofeo, torna in Italia ma quando Ercole passò per la Sicilia, la refurtiva gli fu sottratta. Una donna di nome Motia, di origine greca, rinvenì i buoi e li restituì a Ercole: l’eroe, per ringraziarla, le dedicò ben tre città sparse per l’isola siciliana: Mozia vicino alla città di Agrigento, Motia nei pressi di Marsala e poi l’attuale Modica.

Dal punto di vista storico, il territorio su cui sorge Modica è stato abitato sin dall’epoca preistorica, alla luce dei reperti risalenti all’Età del Bronzo ritrovati sulle rive della fiumara (nei pressi della Stazione Ferroviaria) tra lance, spade e altri oggetti di uso comune.

Le prime documentazioni che citano Modica risalgono al III a.C. col nome di Motyca e pare fosse abitata da popolazioni pre-romane. La città sarà poi conquistata dai romani e lo stesso Cicerone la cita (Mothyce) nel corso del processo contro Verre del 73 a.C., in relazione al versamento della decima a Roma.
Arrivarono poi i Saraceni, con i quali l’antica Modica divenne un centro agricolo abbastanza sviluppato e ricco: a essi seguirono gli arabi e poi, nell’anno 1000, i Normanni, in seguito ai quali venne istituita la Contea di Modica nel 1296.
Il potere degli Angioini su Modica fu lungo e terminò solo con i Vespri Siciliani e la definitiva cacciata da Modica dei francesi. Agli Angioini subentrarono gli Aragonesi, il cui dominio durò dal XIII al XVII secolo.

Distruzione e rinascita di Modica

Modica è stata in passato uno dei più importanti stati feudatari di tutto il Mezzogiorno d’Italia e comprendeva anche comuni che oggi fanno parte delle province di Trapani e la stessa Ragusa.

Il momento più difficile per Modica, ma anche per altri paesi della Val di Noto, è stato nel 1693, quando un terremoto fortissimo portò morte e distruzione. Modica era anche in passato una città spettacolare, con un ingegnoso assetto urbanistico e ben 17 ponti che permettevano di solcare i fiumi Janni Mauro e Pozzo dei Pruni, i quali poi andavano a confluire nell’unico corso d’acqua del Moticano: non deve stupire se in molti definivano Modica la seconda città più bella di tutta Italia dopo Venezia.

Il sisma la distrusse completamente, ma la cittadina seppe rinascere dalle sue stesse ceneri, divenendo la bellezza barocca che tutti possono ammirare nel corso di un viaggio in Sicilia. I ponti presenti in passato non ci sono più in quanto, dopo l’alluvione che colpì la città nel 1902, il fiume Moticano fu coperto in modo da evitare ulteriori inondazioni: scomparvero dunque ponti e mulini ad acqua, ma fu costruito il bellissimo Corso Umberto I, che è la principale strada di Modica, sulla quale si affacciano eleganti edifici baroccheggianti.

Modica sembra quasi un presepe di roccia, abbarbicato sull’altopiano della Pianta e suddiviso in due parte: Modica Alta e Modica Bassa. Le chiese sono il suo tesoro più prezioso, dalla Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore con ciclo di affreschi di stampo bizantino, al Duomo di San Giorgio, che incanta con la sua monumentale facciata che sfiora i 62 m. di altezza. Il Duomo è introdotto da una scenografica scalinata, proprio come l’altrettanto magnifica Chiesa di San Pietro, impreziosita in questo caso dalle statue degli Apostoli. Da non perdere poi la Chiesa di S.Maria del Gesù col suo chiostro tardo-gotico, il Museo Archeologico e il Museo del Cioccolato, dove grandi e piccini potranno provare una vera e propria esperienza sensoriale.

Nel corso del vostro viaggio in Sicilia, non potete rinunciare a visitare Modica, una cittadina meravigliosa che ha dato i natali al poeta Salvatore Quasimodo, le cui poesie sembrano riecheggiare tra i vicoli di questo tesoro di pietra.

© Immagine di Maurizio Moro5153, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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