Il cannolo siciliano? A Caltanissetta la curiosità vuole che sia stato inventato in un harem

A Caltanissetta le curiosità e le leggende sono certamente tante, anche legate alla buonissima pasticceria e alle tante specialità che si possono gustare, tipiche del territorio.

Una storia particolare, ad esempio, è quella che lega la cittadina alla nascita del famoso cannolo siciliano, secondo la leggenda nato in un harem arabo. Scopriamo quali sono le origini di uno dei prodotti che da sempre caratterizza la sicilianità nel mondo.

Caltanissetta: curiosità sulla nascita del cannolo

La leggenda che tutti conoscono a Caltanissetta è quella che vuole il cannolo nato in un harem in città. L’origine del nome di Caltanissetta sono strettamente legate alla storia del dolce. Infatti deriva dalla denominazione araba “Qalʿat an-nisāʾ” che tradotto vuol dire castello delle donne: infatti nel 900 d.C. la cittadina nasceva intorno ad un castello fatto erigere dal sultano per ospitare le sue mogli. Quando il sultano non era presente nel castello, magari impegnato in guerre lontane, le spose ingannavano l’attesa preparando dolci di ogni tipo, fra i quali anche i cannoli, perfetti perché la sfoglia poteva essere preparata prima e solo successivamente farcita, una volta che il sultano tornava. Quando arrivarono i normanni e cacciarono gli arabi, le spose del sultano scapparono con lui ma probabilmente una si convertì al cristianesimo e si unì alla comunità di suore che iniziarono a loro volta a preparare il cannolo, prima solo a Carnevale, poi nel corso dei secoli anche nel resto dell’anno.

Il cannolo siciliano, la bontà di un dolce unico

La leggenda della nascita del cannolo siciliano legata alla presenza degli arabi a Caltanissetta è davvero molto suggestiva ma con ogni probabilità si tratta di una storia inventata per riuscire ad accaparrarsi la maternità di uno dei dolci più buoni e amati di tutta la Sicilia. In realtà il cannolo è un’invenzione dei pasticceri palermitani, anche se nel corso del tempo il dolce ha varcato i confini comunali ed è diventato un prodotto preparato e consumato in tutta la Sicilia e non solo. Ovviamente ogni territorio ha apportato una piccola modifica alla ricetta originaria però la sfoglia di pasta ripiena di una crema a base di ricotta e non solo resta un simbolo della cucina isolana.

Cosa vedere a Caltanissetta

La città di Caltanissetta è ricca di monumenti e può essere la meta ideale di una gita, per cui chi si reca in città per assaggiare il cannolo siciliano potrà approfittare dell’occasione per conoscerla un po’ più da vicino. La chiesa più rappresentativa è certamente il Duomo, dedicato a Santa Maria la Nova e realizzato nel 1560, conosciuto anche con il nome di chiesa nuova per distinguersi da quella realizzata in precedenza nel Trecento. Molto belle anche la chiesa di Sant’Agata, risalente al 1600, che ha annesso il collegio dei gesuiti, la chiesa di San Giovanni, che invece risale al XVIII secolo e la chiesa di Santo Spirito, del periodo normanno. La chiesa di San Domenico è invece una delle più antiche, visto che è stata edificata nel 1400 circa, mentre del secolo successivo è quella di Santa Croce. Tanti anche i bellissimi palazzi di architettura civile, come quello del Carmine, realizzato nel 1371 e destinato ad ospitare la famiglia dei Peralta. Palazzo Moncada è invece del XVII secolo mentre il Teatro Margherita fu inaugurato nel 1875.

Cosa fare a Caltanissetta

Tante gli eventi di Caltanissetta che durante l’anno raccolgono numerosi visitatori in città. Uno dei più importanti è la Settimana Santa, che si tiene a Pasqua, caratterizzata da una serie di manifestazioni che mixano fede e folklore, come la Scinnenza oppure la processione dei fogliamari. La festa patronale è invece quella dedicata a San Michele, che si tiene il 29 settembre ed è diventato un appuntamento fisso per i nisseni e i tanti turisti sia italiani che stranieri. Al patrono è dedicata anche un’altra manifestazione, la cosiddetta Vacanza di San Michele, che si tiene a maggio per celebrare la ricorrenza dell’apparizione del santo. La festa del Redentore si tiene nei primi giorni di agosto, in concomitanza con la Transizione, mentre a fine dicembre si tiene la processione dei Tre Santi, per ricordare il terremoto del 1908 che distrusse Messina ma risparmiò Caltanissetta. Durante le feste natalizie, solitamente prima di capodanno, i più golosi potranno partecipare invece, alla Sagra del Torrone, prodotto gastronomico tipico della zona preparato in modo tradizionale.

Come arrivare a Caltanissetta

Coloro che vogliono giungere a Caltanissetta per assaggiare il cannolo della tradizione, potrà farlo in auto, da Palermo bisogna percorrere la E90, mentre chi parte da Catania potrà scegliere la A19. Caltanissetta può essere raggiunta anche da Messina, percorrendo la A18, mentre chi si muove da Agrigento dovrà preferire la Ss640. Da Siracusa è opportuno prendere la A19 e la E932, infine da Enna la strada più indicata è quella della Ss117 bis. Caltanissetta è raggiungibile anche in treno, visto che la città possiede una sua stazione ferroviaria che si trova sulla linea che la collega a Palermo o a Catania. Infine sono sempre attivi i collegamenti con gli autobus locali che sono messi a disposizione dall’azienda AST.

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