San Cono, la storia di un paese legato al Santo

Un paese legato al Santo: San Cono. Questa località che si trova in provincia di Catania è teatro ogni anno di una giornata di celebrazione dedicata proprio al patrono.

Un paese legato al Santo: San Cono

Esiste una bellissima e suggestiva leggenda che racconta la nascita di San Cono e spiega in parte i motivi di tanta devozione dei paesani nei confronti del loro protettore. Secondo questa storia, correva l’anno 1780 e a Naso, il paese natale di San Cono che però aveva visto la luce lì nel 1139, imperversava una tremenda carestia. Il marchese Trigona, un feudatario della zona, ricevette la visita di un frate, proveniente proprio da Naso e che diceva di appartenere all’Ordine di San Basilio, che voleva acquistare una partita di grano da portare nel paese.

Poiché non aveva con sé i soldi necessari per pagare l’acquisto, si sfilò un prezioso anello che consegnò al marchese come pegno, dicendo che entro pochi giorni sarebbe tornato con il denaro. Trascorsero molte settimane e del frate non si vedeva l’ombra, così il marchese decise di andare di persona a Naso per chiedere informazioni sul religioso.

Una volta a destinazione, però, nessuno sembrava conoscerlo e così Trigona si rifugiò in un convento per riposare e qui vide un dipinto che raffigurava San Cono che aveva al dito proprio l’anello che il frate gli aveva lasciato in pegno. Il marchese, quindi, si rese conto di essere stato testimone di un miracolo e decise di fondare un borgo nei suoi territori e dargli il nome del santo.

La posizione geografica di San Cono

Dal punto di vista geografico, San Cono è il comune più occidentale della provincia di Catania e si trova incastonato fra le province di Enna e di Caltanissetta. Si sviluppa lungo le pendici del monte Formaggio che ha una caratteristica forma a cono e che rende la zona molto ricca dal punto di vista paesaggistico.

I suoi vicoli stretti si incespicano per le pendici della collina e questa particolare conformazione dona al borgo un’aria antica, fuori dal tempo. San Cono è così suggestivo da essere stato menzionato sia ne “Il Gattopardo” che in un articolo dal titolo “Gli ozi di San Cono” scritto da Leonardo Sciascia.

La storia del paese di San Cono

Se la leggenda racconta di una visita del Santo all’origine della fondazione di San Cono, i documenti storici raccontano una storia diversa. Il paesino fu fondato dal 1785 dal Marchese Ottavio Trigona, che era all’epoca già sindaco della località di Piazza Armerina. In realtà i primi documenti che parlano di un feudo denominato San Cono risalgono già al 1470 e altri raccontano che nel 1780 passò nelle proprietà di Trigona che, anche se impegnato politicamente altrove, non trascurò mai i suoi possedimenti e si diede molta pena per riuscire a far prosperare la zona.

Fece infatti realizzare a sue spese sia una chiesa che oltre 60 case con l’intenzione di offrirle a famiglie provenienti da tutta la Sicilia e attirate dalla promessa di un pezzo di terra da coltivare e un tetto in dono. All’offerta aderirono molte persone che avevano avuto guai con la legge e cercavano un’occasione di riscatto. Nel 1785, avendo popolato la zona, il marchese richiese e ottenne la licentia populandi, dando vita alla storia di un paese legato al Santo: San Cono.

La festa patronale in onore di San Cono

Il rapporto fra il santo e il borgo è talmente stretto da scaturire in una festa patronale che dura svariate settimane. Il fulcro dei festeggiamenti avviene il 2 maggio: di buon mattino la statua di San Cono, donata alla chiesa omonima dai fedeli immigrati in Venezuela, viene portata dalla sua abituale residenza alla chiesa Matrice, percorrendo però tutti i vicoli del paese.

Durante la processione, si alternano momenti di preghiera a quelli di folklore, in particolare quando i fedeli portano le loro offerte nella cosiddetta vara che è stata allestita fuori alla Matrice. Per ogni offerta, viene gridato il nome del fedele e la cifra donata mentre i partecipanti rispondono con l’urlo “Viva Diu e Santu Conu”.

Il denaro raccolto serve a finanziare la festa dell’anno successivo. In serata, poi, ci sono spettacoli musicali e stand eno-gastronomici con le specialità più deliziose della cucina tipica locale. Per chiudere l’evento, poi, c’è l’attesissimo spettacolo pirotecnico in onore del santo.

Cosa vedere a San Cono

San Cono è una località ricca di fascino e di storia, dove si possono visitare numerosi monumento interessanti. Ovviamente è d’obbligo una visita alla Chiesa di San Cono, costruita per volere del Marchese Trigona, completamente in stile barocco. Al suo interno ci sono diversi affreschi che rappresentano episodi della vita del santo.

Molto bella anche la chiesa della Matrice, nata da un progetto dell’architetto Giovanni Lo Piano che iniziò la sua costruzione nel 1838 e completata definitivamente solo nel 1904, per la difficoltà a reperire fondi. Palazzo Trigona era originariamente la dimora del marchese, anche se oggi è stato molto modificato dall’intervento dei privati che lo hanno trasformato in un complesso di appartamenti, tuttavia alcuni segni del suo splendore sono ancora visibili.

A piazza Gramsci merita una visita il monumento ai caduti, che fu inaugurato nel 1967 per rendere onore a Rosario Randazzo, medaglia d’oro al valore nella Seconda Guerra Mondiale. Infine il monumento chiamato La Croce si trova in zona Forca, proprio nel punto esatto nel quale nell’antichità era posizionato il patibolo per i condannati a morte.

Come arrivare a San Cono

Da Palermo e da Catania è necessario percorrere l’autostrada A19 per poi proseguire sulla SS. 117 con direzione Piazza Armerina che ha un’uscita proprio a San Cono.

Chi lo preferisce, invece, può coprire lo stesso tragitto con un autobus che parte da Catania ed è fornito dall’azienda AST.

Infine, chi preferisce il treno, può raggiungere da Catania la stazione di Caltagirone, quella più vicina a San Cono che non è fornita di una sua propria, e da lì proseguire con il servizio di autobus.

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