Motta Sant’Anastasia: un borgo ricco di storia

Motta Sant’Anastasia è un borgo ricco di storia le cui radici affondano nel V secolo a.C. con l'arrivo dei greci e dei romani.

Motta Sant’Anastasia è un comune siciliano situato a 275 metri s.l.m. nella Città Metropolitana di Catania, attualmente popolato da circa 12.000 persone.

Come spesso accade alle città di successo, la geografia favorisce la storia, mettendo la conformazione del terreno dove il centro sorge, al servizio della Storia del borgo stesso: qui, alle pendici dell’Etna, e a pochi chilometri da Catania, il borgo è stato favorito per la sua posizione strategica, aspetto di grande importanza dal punto di vista militare. Motta Sant’Anastasia sorge in cima a una rupe.

Le origini del borgo medievale di Motta Sant’Anastasia

Le radici del borgo affondano nell’antichità: nel V e IV secolo a.C. sul territorio della Valle del Simeto erano arrivati i greci; anche gli antichi romani, lasciarono sul posto la loro testimonianza, fatta di monete e mosaici, ritrovati durante gli scavi archeologici del secolo scorso.

Il nome del borgo, Motta Sant’Anastasia, avrebbe secondo gli studiosi una radice comune, anche se i due termini che lo compongono risalgono a epoche diverse. Il riferimento è sempre alla rupe e all’altura su cui il borgo sorge.

Intorno al Cinquecento si hanno le prime testimonianze di un villaggio sorto a Motta Sant’Anastasia secondo la concezione moderna di centro abitato, un villaggio poi divenuto feudo, sino ad arrivare al XIX secolo, quando tra strade, contrade e piazze, Motta Sant’Anastasia acquisì le sembianze con cui oggi noi la conosciamo.

Motta Sant’Anastasia e la storia del Neck

Spesso si legge, o si sente dire, che Motta Sant’Anastasia è stata costruita sul Neck. Ma cosa significa esattamente? Il neck è una rupe che ha avuto origine da un’eruzione vulcanica. In particolare, quella su cui sorge Motta Sant’Anastasia, ha avuto origine 550.000 anni fa. La roccia che si crea nel cono vulcanico è di tipo basaltico e infatti questo tipo di roccia è facilmente riscontrabile nelle costruzioni del luogo.

Cosa vedere a Motta Sant’Anastasia, nel centro storico e nei dintorni

Il simbolo di Motta Sant’Anastasia è il Dongione. Si tratta di un monumento di tipo militare, ovvero una torre di avvistamento costruita nel 1074, ai tempi di Ruggero il Normanno. Il torrione è un edificio a pianta rettangolare, dalle dimensioni importanti: la sua altezza raggiunge i 21 metri, un esempio non indifferente per le architetture di epoca medievale. La cima della torre presenta la tipica merlatura medievale, mentre su tutta l’altezza del torrione si aprono le mitiche feritoie, da cui partiva la difesa in caso di attacco nemico.

Questa struttura storica, oggi divenuta simbolo del paese, custodisce anche delle curiosità particolarmente interessanti: si narra che nella torre sia stato rinchiuso Bernardo Cabrera, il conte di Modica; un’altra informazione di carattere tecnico, sicuramente particolare, riguarda invece la struttura stessa della torre, colpita da un fulmine nel 2010. La merlatura è stata prontamente ristrutturata.

Continuate il giro in paese e poi partite all’esplorazione dei dintorni: il borgo dista da Catania appena 12 km e raggiungere il capoluogo siciliano è facile. A Catania si possono ammirare bellezze artistiche e architettoniche come il Duomo, la Cattedrale di Sant’Agata, il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943.

Da Motta Sant’Anastasia, si raggiunge in poco meno di due ore di macchina il Parco dell’Etna, dove gli appassionati di trekking e natura, potranno fare lunghe passeggiate e birdwatching, alla scoperta di flora e fauna locali. Anche per i più piccoli è una meta consigliata, perché il Parco Divertimenti Etnaland, con le sue piscine e le giostre a tema, saprà catturare tutta l’attenzione dei bambini, grazie alla presenza dei “dinosauri”. Il parco tematico dista solo 7,8 km da Motta Sant’Anastasia.

La tradizione a tavola

Motta Sant’Anastasia, come ogni borgo della Sicilia, ha le sue tradizioni culinarie, con piatti deliziosi. Da queste parti, la cucina catanese la fa da padrona. Si parte con lo street food: arancini, cipolline, bolognesi, pizzette, crispelle e condimenti a base di paté sono succulenti appetizer per iniziare un pranzo o una cena da ricordare. Il piatto per eccellenza in provincia di Catania è la pasta alla Norma, da provare insieme al maccu, purea di farro, o alla caponata. Il pasto si conclude inevitabilmente con un delizioso cannolo siciliano, oppure, a scelta, con le cassatelle di Sant’Agata.

Come arrivare a Motta Sant’Anastasia

Motta Sant’Anastasia, nella Città Metropolitana di Catania, si raggiunge facilmente in macchina o in treno.

Chi preferisce viaggiare in auto, prendendo l’A19 Palermo-Catania, potrà svoltare direttamente all’uscita per Motta Sant’Anastasia, a soli 6 km dal centro; chi viaggia in treno, potrà invece scendere alla Stazione di Catania Centrale, che si trova a 11 km dal centro; in Stazione, i viaggiatori potranno prendere bus o navetta per arrivare in paese.

© Immagine di BenjyAnimationz, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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