Museo del carretto siciliano ad Aci Sant’Antonio

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Il carretto siciliano è un simbolo della regione ed è sempre stato, soprattutto nell'antichità, utilizzato come strumento di lavoro ma anche come simbolo di benessere economico: più era in vista la famiglia o la persona che ne possedeva uno e più il carretto era decorato e reso prezioso. Non deve stupire, allora, che proprio a questo simbolo ormai folkloristico sia dedicato il museo del carretto siciliano ad Aci Sant'Antonio: ecco cosa si può ammirare al suo interno e altre informazioni utili per organizzare una visita.

Storia del museo del carretto siciliano ad Aci Sant'Antonio

Il museo del carretto siciliano ha una storia molto recente visto che è stato inaugurato a luglio del 2014. Si trova all'interno di una casa padronale tipicamente siciliana ed è nato grazie alla volontà della provincia di Catania, la regione siciliana e il sindaco Santo Caruso, che hanno voluto in questo modo raccontare la storia di un mezzo di trasporto che è molto di più e che ha segnato per sempre la vita dei siciliani.

Il carretto, infatti, non è mai stato un semplice strumento di lavoro ma rappresentava piuttosto una sorta di status symbol che dalla sua ricchezza di decorazioni rappresentava l'importanza del suo possessore ma raccontava anche molto del suo lavoro e della sua personalità.

Il curatore del museo è a sua volta un artista, con un laboratorio che si trova nel retro del museo, dove si porta avanti ancora l'arte della costruzione ma soprattutto della decorazione dei carretti siciliani: Gaetano Di Guardo è fra gli artisti che ha decorato a mano i frigoriferi della Smeg che fanno parte della collezione "Sicily is my love" che è stata firmata dagli stilisti Dolce e Gabbana.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel museo del carretto siciliano

All'interno del museo è possibile visionare diversi tipi di carretti siciliani, realizzati nell'arco dei secoli secondo tecniche differenti.

Esistono, infatti, tre differenti tipologie di carretto siciliano, tutte a due ruote, mentre u carramattu ne ha quattro perché serviva qualcosa di più stabile per riuscire a trasportare dei carichi particolarmente pesanti. I tre tipi sono u vinaloru, che serviva per il trasporto delle botti; u furmintaru, che invece era tipico per il trasporto del grano; infine tiralloru che invece era deputato al trasporto della terra. Non mancano numerosi esempi di masciddara che sono le pareti laterali in legno del carretto in ferro battuto: di solito erano decorate in modo da raccontare una storia oppure informazioni sul lavoro del suo proprietario.

Cos'è possibile fare nei dintorni del museo del carretto siciliano ad Aci Sant'Antonio

Chi raggiunge il borgo per una visita al museo del carretto siciliano ad Aci Sant'Antonio, potrà cogliere l'occasione per visionare anche altre bellezze del paese.

Numerosi gli esempi di architettura religiosa, come la Chiesa Maria SS. dei Tribolati, che ha una costruzione di incerta datazione ma di certo precedente al 1800 e la Chiesa Madre di Sant'Antonio Abate, legata strettamente alla prima nascita del paese. Anche la chiesa di Maria Santissima degli Ammalati è una struttura risalente al 1820 ma si tratta di un rifacimento di una precedente cappella che invece era datata 1600. La chiesa di San Biagio è una delle più antiche, eretta nel 1592, mentre il suo bellissimo campanile laterale risale al 1797, così come la cupola centrale. Gli amanti della natura, poi, troveranno nel bosco di Santa Maria la Stella un'area molto vasta ai piedi dell'Etna per ammirare tante specie animali nel loro habitat più consono.

Come è possibile arrivare ad Aci Sant'Antonio

Per arrivare ad Aci Sant'Antonio e visitare il museo del carretto siciliano è possibile spostarsi con l'auto.
Da Catania la direzione da prendere è la A18 oppure la Sp3/I mentre da Palermo e da Caltanissetta occorre seguire l'autostrada A19 e poi proseguire sulla E932. Chi proviene da Messina seguirà le medesime indicazioni di chi proviene da Catania mentre per coloro che si muovono da Siracusa dovrà percorrere la E45.

Le persone che preferiscono viaggiare in treno, dovranno fare riferimento alla stazione ferroviaria di Acireale oppure di Cannizzaro, che sono le più vicine, visto che Aci Sant'Antonio non ne possiede una sua.

Poi si proseguirà con il servizio di autobus locali messi a disposizione dall'azienda AST.

© Immagine di Rino Porrovecchio from Palermo, Italy, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

 

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