Monte Rinatu sull’Etna – Milo

Prenota il tuo Tour in Sicilia

Scegli tra le migliori esperienze da fare a Catania, Palermo, Messina, Trapani, Agrigento e tante altre città siciliane.

  • Paesaggistici

Il Monte Rinatu sull’Etna è un cratere di origine preistorica dal quale si può godere del panorama della Valle del Bove. La scalata è molto interessante poiché nel corso degli anni è cresciuta una foresta molto ricca nella parte più bassa del monte, mentre in cima c’è la sabbia lavica che impedisce alla vegetazione di crescere. In tutta l’area ci sono oltre 250 grotte di scorrimento lavico che danno origine a tunnel.

La storia del Monte Rinatu sull’Etna

Il Monte Rinatu è un cratere dell’Etna oggi inattivo che si trova in località Cubania nel comune di Milo in provincia di Catania.

Il monte sulla cima raggiunge i 1668.6 m s.l.m. e i visitatori dalla vetta possono godere del panorama della Valle del Bove e di un particolare paesaggio lunare. Il cratere infatti si è costituito in epoca preistorica ed è coperto dalla sabbia espulsa dall’Etna nel corso dei secoli. La presenza di questo materiale sul cratere non consente alla vegetazione di crescere ma, nella parte più alta del monte, c’è una ricca foresta di faggi e aceri e in quella più bassa ci sono invece querce, roverelle, pini e ginestre.

Il cono è da sempre un luogo prediletto dagli escursionisti, che spesso partono da Milo, un borgo antico poco distante dalla cima del monte. La cittadina diventa il centro politico della Sicilia nella metà del ‘300 quando il duca Giovanni D’Aragona, fratello del re Pietro II, d’estate invita i notabili dell’isola nella sua residenza sulla montagna. A Milo nel corso degli anni si stanzia anche una comunità di carbonai che riesce a sostenersi anche nei periodi di crisi economica grazie a carboni dell’Etna.

I segreti del Monte Rinatu sull’Etna a Milo

Il processo distruttivo e costruttivo dell’intera area vulcanica rende il Monte Rinatu, un luogo di studio interessante. Il cratere infatti, nel corso degli anni si modifica più volte fino a raggiungere la conformazione attuale. La zona custodisce ancora i segni di un vulcano precedente all’Etna, chiamato Ellittico, presente sulla Terra tra i 60.000 e i 18.000 anni fa che, per millenni, ha un’attività eruttiva continua. Circa 14.000 anni fa l’Ellittico è interessato dal susseguirsi di violente eruzioni che determinano lo sprofondamento del vulcano e l’espulsione di materiale di diversa conformazione. I detriti di questo vulcano preistorico sono ancora presenti nella zona bassa del Monte Rinatu con sedimenti di diversi metri che rendono la zona una delle più fertili dell’Etna, infatti il bosco della Cubania è la seconda pineta più vicina al vulcano.

Cosa è possibile fare sul Monte Rinatu e nei dintorni

Una passeggiata sul Monte Rinatu è l’occasione per imparare a distinguere le colate più antiche da quelle più recenti.
L’elemento più facile da considerare per valutare l’età di una colata lavica infatti è la differenza di colore poiché i materiali espulsi in tempi non troppo lontani appaiono neri, mentre quelli più antichi diventano di colore giallo o rosso per l’ossidazione dei minerali.

Tutta l’area è ricca di vegetazione perciò il Monte Rinatu è la destinazione ideale per gli appassionati di botanica. Sull’Etna inoltre sono censite oltre 250 grotte da visitare solo con una guida esperta e che sono una grande ricchezza da non perdere. Una delle più note è la Grotta dei Ladroni, un piccolo tunnel di scorrimento lavico che si trova in località Piano delle Donne. La cavità ha due ingressi, infatti si può accedere da una scalinata o da uno scivolo stretto e all’interno ci sono tre pozzi costruiti probabilmente da briganti o dai contadini locali che per anni si servono della grotta per conservare al fresco gli alimenti. Sono molto interessanti anche la Grotta degli Inglesi, la Grotta dei Santi o la Grotta dei Rotoli dove si possono vedere grandi tubi di lava che formano rotoli naturali.

Come arrivare al Monte Rinatu sull’Etna

In auto, da Catania bisogna imboccare la A18 in direzione di via delle Querce a Miscarello e proseguire per 30 km. Seguire la strada su via Crisafulli in direzione di corso Italia sulla SP59. Proseguire poi per 10 km fino a Sant’Alfio sulla Strada Regionale Mareneve dove inizia la scalata per il Monte Rinatu.

 

Recensione

Scrivi una Recensione

Rspondi alla recensione

Q329+Q4 Milo CT, Italia

Aperto ora
  • Lunedì Aperto
  • Martedì Aperto
  • Mercoledì Aperto
  • Giovedì Aperto
  • Venerdì Aperto
  • Sabato Aperto
  • Domenica Aperto

Tutte le fasce orarie sono riferite al fuso orario locale

Scopri di più sulla città di

Milo

Invia segnalazione

Hai già segnalato questo elemento

This is private and won't be shared with the owner.

Alternative disponibili

Nelle vicinanze

 

 / 

Accedi

Invia un messaggio

I miei preferiti

Application Form

Claim Business

Condividi