Maccalube di Cianciana
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Le Maccalube di Cianciana sono dei vulcani d'aria oppure di fango ubicati all'interno dell'antico feudo di Bissana.
Essi prendono il nome di Abisso Grande, Abisso Piccolo e Maccalubba e, a differenza di quelli d'Aragona, non tendono a formare mucchi dalla forma conica, ma hanno l'aspetto di laghetti volti ad emettere del fango liquido spinto da anidride carbonica e metano, che sprigionano odori alquanto sgradevoli nei confronti dell'olfatto umano.
La denominazione Maccalube deriva dal termine arabo luogo dei rovesci.
Storia delle Maccalube di Cianciana
L'esistenza delle Maccalube di Cianciana è citata da frate Tommaso Fazello nel 1558, il quale ha scritto un'opera intitolata Storia della Sicilia dove le descriveva come un lago sulfureo esteso quasi cento passi e chiamato volgarmente Bissana.
In passato i getti gassosi avevano un'altezza notevole, mentre ai giorni nostri registrano bassa rilevanza.
Architettura ed eventuali opere presente a Cianciana
A Cianciana sono presenti numerosi edifici di carattere religioso e civile, tra cui, la Chiesa Madre Santissima Trinità, la sua costruzione è iniziata nel 1640 per volere del barone Girolamo Ficarra e poi ultimata dalla famiglia Joppolo.
Essa presenta tre navate e la volta di quella centrale è stata decorata con degli affreschi realizzati nel 1839 da Carmelo De Simone.
Sono inoltre presenti altre due opere d'arte, ovvero la statua marmorea della Madonna Libera Infermi della scuola del Gagini più la statua di Sant’Antonio di Padova del noto scultore Girolamo Bagnasco.
Attiguo alla chiesa è situato l’Oratorio della Santissima Addolorata e del Santissimo Crocifisso, eretto nel 1741, che ospita La Deposizione, un'imponente dipinto di Padre Fedele Tirrito.
La Chiesa del Purgatorio, come dice la stessa denominazione, l'edificio è dedicato alle Anime Sante del Purgatorio ed è stato costruito nel 1716.
Si tratta di una chiesa in stile neoclassico, decorata da un finto rosone dipinto sopra il portale in pietra calcarea. Al suo interno è possibile ammirare la statua del Cristo Risorto realizzata dalla scuola del Bagnasco.
La Chiesa del Carmine invece, è una chiesa di piccole dimensioni costruita nel Settecento, possiede una sola navata, un abside decorato con affreschi di Farruggia e Galeoto più degli stucchi floreali. Sulla facciata si trova invece una finestra trifora posizionata sopra il portale. La Torre dell’Orologio, oltre a essere l'emblema di Cianciana, vanta una storia ultra centenaria, in quanto al suo interno ha ospitato diverse personalità rilevanti.
Maccalube di Cianciana cosa fare all'interno del luogo oppure nei dintorni
Le Maccalube di Cianciana offrono uno scenario naturalistico di rara bellezza, in quanto caratterizzato non solo dai vulcani, ma anche da numerose specie di piante della macchia mediterranea.
Una volta terminata la piacevole passeggiata, si consiglia di visitare Cianciana.
Nella Villa Comunale è infatti possibile ammirare due fontane alquanto scenografiche, di cui una riproduce la Sicilia in miniatura.
Maccalube di Cianciana come arrivare
Per visitare le Maccalube di Cianciana occorre recarsi nell'omonima città ubicata in provincia di Agrigento.
Una volta giunti si deve percorrere la Strada Provinciale Cianciana-Cattolica per 5,5 km, indirizzarsi verso il bivio per Bissana e proseguire per altri 1,8 km.
Non si consiglia invece di utilizzare i mezzi pubblici, poiché non effettuano fermate nelle vicinanze.
© Immagine di Alessandro Croce, Public domain, via Wikimedia Commons