Festa di Santa Barbara a Paternò

Santa Barbara è la patrona della città di Paternò, visto che viene considerata l'artefice della protezione dei suoi abitanti da una terribile epidemia di peste che si verificò nel 1576. Il culto e festa di Santa Barbara a Paternò rappresentano uno dei momenti più importanti del folklore siciliano e di questa zona in particolare, quindi vale davvero la pena organizzare una gita di qualche giorno per prendere parte all'evento: ecco tutto quello che c'è da sapere sulla festa di Santa Barbara a Paternò.

Culto e festa di Santa Barbara a Paternò: descrizione dell’evento

La festa di Santa Barbara a Paternò si tiene ogni anno nel mese di dicembre ma ufficialmente i festeggiamenti hanno inizio il 3 novembre, per poi culminare il 3, 4 e 5 dicembre e infine concludersi l'11 dello stesso mese. Durante questo periodo, culto religioso e folklore si fondono per dare vita ad un appuntamento che è fra i più sentiti in tutta la Sicilia ma che soprattutto è in grado di richiamare migliaia di persone.

Oltre alle processioni in onore della santa, durante questi giorni si tengono anche le sfilate dei cerei, che sono una sorta di carri allegorici che vengono preparati dalle nove corporazioni cittadine, e le esibizioni dei cantanti, che sono i cantori delle corporazioni che narrano storie della vita della Santa. Immancabili, poi, gli appuntamenti eno-gastronomici e gli stand con specialità tipiche siciliane e di questa festa in particolare.

La storia legata alla Festa di Santa Barbara a Paternò

Il culto di Santa Barbara a Paternò è molto antico, visto che fu introdotto per volere dell'Ordine Teutonico, probabilmente intorno al XIII secolo. Nel 1576 una terribile epidemia di peste si abbatté su Paternò e gli abitanti del luogo portarono le reliquie della Santa nella chiesa di Sant'Antonio che era stata trasformata in un ricovero per malati.

Poiché in pochi giorni l'epidemia si fermò, i paternesi la proclamarono protettrice della città, realizzarono una nuova chiesa per riuscire a dare una degna casa alle sue spoglie e iniziarono a dedicarle celebrazioni in diversi giorni dell'anno, per ringraziarla della protezione data alla città. In particolare le vengono attribuiti diversi miracoli, come quello della protezione dal terremoto del 1908 che distrusse invece Messina, e quelli di aver fermato la lava dell'eruzione dell'Etna in ben due occasioni, la prima nel 1780 e la seconda nel 1983.

Quando si svolge la festa di Santa Barbara

La festa di Santa Barbara ha un'organizzazione molto complessa che dura un intero anno. Il 3 novembre, però, con lo sparo di colpi di cannone e le sfilate delle bande musicali, si dà avvio al cosiddetto mis'î santa Barbara, che è appunto il mese di festeggiamento dedicato alla santa. Il 18 novembre, invece, hanno avvio le celebrazioni religiose: nei quindici giorni che precedono la festa vera e propria, le eucaristiche sono affidate a diverse parrocchie.

Il 3 dicembre è invece la giornata del cereo, con le sfilate dei carri. In questo stesso giorno sono portate in processione le reliquie della Santa mentre il 4 è il dies natalis, i cannoni del Castello Normanno sparano a salve e avviene la svelata della santa. Il 5 è il giorno della festa vera e propria, con le cantate dei fedeli e la messa pontificale. Infine, esattamente 8 giorni dopo il suo inizio, e cioè l'11 dicembre, le reliquie della Santa ritornano "a casa".

Dove si svolge la Festa di Santa Barbara a Paternò

Da come è stato descritto il susseguirsi dei vari eventi, è abbastanza chiaro che tutto il territorio comunale di Paternò è coinvolto nella festa. Ovviamente, però, ci sono dei luoghi che sono certamente più degli altri il simbolo della festa, come lo spiazzale antistante la chiesa dedicata alla Santa. La processione sia delle reliquie che del simulacro coinvolge tutta la città così come la sfilata dei cerei, conosciuti anche come varette, che sono 9 quante sono le corporazioni dei mestieri che nel medioevo erano attive a Paternò. La sfilata del simulacro, infine, fa diverse soste per la benedizione, fra cui quella di fronte all'ospedale cittadino.

Cosa fare durante la Festa di Santa Barbara a Paternò

Oltre agli appuntamenti religiosi che coinvolgono tutti i fedeli, ci sono diversi appuntamenti che sono imperdibili, poiché mixano perfettamente fede religiosa e folklore. La sfida dei cerei, ad esempio, è una vera e propria sfida fra le diverse corporazioni che vogliono battere le altre con il carro più bello e spettacolare, poi la sera in ogni corporazione sono organizzate cene sociali alle quali possono prendere parte i visitatori che hanno fatto il tifo per l'una o per l'altra. Non mancano tanti stand di artigianato e di enogastronomia, presso i quali è possibile fare degustazioni ma anche acquistare uno dei prodotti più tipici della festa, cioè il torrone, che ha la particolarità di essere farcito da due strati di ostie.

Come arrivare a Paternò

Arrivare a Paternò è molto semplice e le persone interessate a prendere parte alla Festa di Santa Barbara hanno diversi mezzi a loro disposizione. In particolare, chi viaggia con la propria auto da Palermo dovrà percorrere l'autostrada A19 e uscire a Gerbini mentre coloro che vengono da Messina prenderanno l'autostrada A18 con uscita Misterbianco.

Molto più semplice il percorso per chi arriva da Enna e da Catania in quanto sarà necessario percorrere solo la Ss121 con uscita proprio a Paternò. La città di Catania è collegata a Paternò anche per mezzo di un servizio di autobus di linea che viene gestito dall'azienda Ferrovia Circumetnea e che funziona tutti i giorni dalle ore 6 alle ore 21.
Infine, Paternò è sulla linea ferroviaria conosciuta con il nome di Circumetnea che, attraverso un giro intorno al vulcano, collega Catania a Giarre, con fermata proprio nella località della festa.