Chiesa di San Giuseppe a Racalmuto

La Chiesa di San Giuseppe a Racalmuto, in provincia di Agrigento, è un luogo che ha tanto da offrire per storia, bellezza architettonica e per quello che rappresenta per la comunità. Inoltre, è proprio da questa chiesa che iniziano i festeggiamenti in onore a San Giuseppe, che ogni anno si svolgono il 19 marzo, con la tradizionale Tavolata di San Giuseppe.

La storia della chiesa di San Giuseppe a Racalmuto

Racalmuto è conosciuto soprattutto per essere il borgo che ha dato i natali a uno straordinario scrittore e maestro come Leonardo Sciascia. Tuttavia, la cittadina ha tantissimo altro da offrire ai propri visitatori a partire dalla Chiesa di San Giuseppe. Si tratta di una struttura la cui costruzione è stata avviata nell'anno 1691 come del resto dimostrano alcuni documenti storici rinvenuti negli archivi della parrocchia.

Gli interventi si protrassero per circa un decennio in ragione di alcune difficoltà. In particolare, la costruzione è stata piuttosto lenta, seppur non in maniera non eccessiva, in ragione degli scarsi capitali che aveva a disposizione la Compagnia di San Giuseppe che di fatto volle fermamente la costruzione della chiesa a Racalmuto. Nel 1697 si completò la struttura principale della chiesa ma successivamente vennero avviati nuovi interventi per completare il campanile per il quale furono necessari 11 anni.

Verso la fine del secolo, però, ci furono delle modifiche e in particolare ci fu la costruzione di un nuovo campanile e venne prevista una manutenzione straordinaria per la chiesa che era stata danneggiata dal trascorrere del tempo e da alcuni eventi sismici.

Anche nel corso del Novecento la chiesa è stata oggetto di restauri importanti con una trasformazione avvenuta nel 1930 quando si decise di passare da una prima pianta con tre altari in muratura a nuova soluzione alternativa con cinque altari in legno di cui 2 vennero rifiniti in oro. Nello stesso periodo vennero effettuati degli ampliamenti nuovamente al campanile per inserire una terza campana come si può apprezzare oggi.

Le caratteristiche della chiesa a Racalmuto

La chiesa si trova in Piazza Umberto I ed è stata realizzata con una sola navata che prevede l'abside e una facciata esterna rifinita con una pietra naturale intagliata dai maestri dell’epoca. Nonostante ci sia una sola navata, quando venne effettuato l'intervento di ristrutturazione furono inseriti due ingressi laterali uno dei quali permette di arrivare direttamente in sacrestia.

Per quanto riguarda l'altare maggiore posizionato nell'abside e ovviamente dedicato alla figura di San Giuseppe, dispone di nicchie nelle quali sono stati inseriti alcuni Santi Martiri che vengono venerati dalla cittadina. Complessivamente all'interno oltre ai cinque altari in legno, se ne può contare un sesto e ci sono diverse opere artistiche e culturali di una certa rilevanza tra cui i magnifici medaglioni che sono stati dipinti a olio su tela.

Cosa vedere a Racalmuto

Sul territorio della cittadina di Racalmuto è possibile apprezzare tante altre architetture religiose che ne caratterizzano l'urbanistica tra cui la chiesa di San Francesco, la chiesa di San Nicolò oppure il santuario di Maria Santissima del Monte e senza dimenticare la chiesa della Madonna del Carmelo. Non mancano neppure le proposte per gli amanti delle architetture civili con il Teatro Fondazione Regina Margherita che venne costruito tra il 1870 e il 1880 dall'allora sindaco Gaspare Matrona. Tra le altre attrazioni che stuzzicano l'interesse di visitatori c'è il Castelluccio di epoca normanna che si trova a pochi chilometri dal centro del paese oltre alla casa di Sciascia ossia la struttura in cui ha vissuto gran parte della sua infanzia e adolescenza e nella quale iniziò a scrivere i suoi primi libri poi diventati famosi ed apprezzati in tutto il mondo.

Come raggiungere Racalmuto

Per raggiungere il centro di Racalmuto arrivando da Agrigento è possibile seguire un percorso di soli 22 chilometri attraverso la strada statale SS640. Invece, arrivando da Caltanissetta il percorso è di 39 km e bisogna comunque percorrere la strada statale SS640.