Castello di Nelson a Bronte
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Nel territorio conosciuto con il nome di Ducea di Nelson, che si trova fra Bronte e Maniace, si trova il cosiddetto Castello di Nelson. In realtà la struttura nasce come complesso di edifici che costituiscono l'Abbazia di Santa Maria di Maniace ma tutti lo conoscono con questo curioso nome.
Chi è interessato a saperne di più per organizzare la propria visita, troverà di seguito tutte le informazioni necessarie.
La storia del Castello di Nelson di Bronte
La storia del Castello di Nelson a Bronte è molto complessa. In realtà la struttura faceva originariamente parte di un complesso religioso appartenente all'ordine dei benedettini.
Le prime strutture di questo complesso risalivano addirittura al XII secolo, poi nel corso del tempo il complesso era stato modificato e ampliato, conoscendo alterne fortune non solo per volontà delle autorità ecclesiastiche ma anche per vicende politiche.
In seguito alla rivoluzione di Napoli, avvenuta nell'anno 1796, il re di Napoli Ferdinando III aveva deciso di donare parte del complesso benedettino, circa 9000 ettari, a Orazio Nelson, ammiraglio della flotta inglese, per il prezioso e importante aiuto ricevuto che gli era valso la vittoria nel conflitto. L'ammiraglio trascorse davvero poco tempo qui ma i suoi eredi procedettero a profondi lavori di ristrutturazione per adattare quella che era una struttura dedicata ai magazzini in una vera e propria residenza nobiliare.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, però, il Governo italiano espropriò l'intera proprietà e la mise sotto la tutela dell'Ente Riforma Agraria che trasformò la struttura nel cosiddetto Villaggio Caracciolo, dedicato ad una delle vittime più illustri dell'Ammiraglio Nelson.
L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel Castello di Nelson
Rispetto alla sua struttura originaria, quella che resta oggi del Castello Nelson di Bronte è molto differente poiché frutto di un profondo lavoro di ristrutturazione messo in piedi dagli eredi dell'Ammiraglio. Della fortificazione originale restano in particolare alcune torrette e parte della possente cinta muraria.
La struttura principale, invece, è stata ampiamente modificata ma ciò ha permesso a molti reperti di arrivare intatti fino ai giorni nostri. Durante le visite guidate che sono possibili in ogni periodo dell'anno, all'interno del Castello Nelson si possono ammirare dei cimeli d'epoca che erano di proprietà dell'Ammiraglio nonché una croce celtica che si trova nel cortile principale ed è dedicata proprio a Nelson. Da segnalare anche il bellissimo parco che circonda la struttura che ospita un piccolo cimitero realizzato sullo stile delle antiche necropoli celtiche, dove c'è anche la tomba di William Sharp.
Cosa è possibile fare nei dintorni del Castello Nelson di Bronte
Dopo aver visitato il Castello Nelson di Bronte, si può approfittare dell'occasione per scoprire altre bellezze che si trovano nel borgo. Da segnalare, ad esempio, la chiesa di Santa Maria del Soccorso, che è la più antica della cittadina e risale al XII secolo e la Chiesa Madre della Santissima Trinità. Certamente, però, l'elemento che più caratterizza Bronte è rappresentato dal cosiddetto Catoio, che è un sottopassaggio di epoca araba, probabilmente realizzato prima dell'anno mille, che serviva per consentire alle famiglie locali di mettersi al riparo dai banditi: oggi è decorato dai murales di artisti locali. Infine, il Collegio Capizzi è una struttura che risale alla fine del Settecento e oggi ospita un'importante pinacoteca con dipinti che sono stati realizzati nel XVI secolo e la biblioteca comunale.
Come è possibile arrivare a Bronte
Il comune di Bronte è facilmente raggiungibile da Catania in auto percorrendo la SS121 oppure la SS284 mentre chi proviene da Palermo deve percorrere prima l'A20 e poi la E90, così come coloro che provengono da Trapani. I visitatori che giungono da Messina devono scegliere la A18 mentre chi si muove da Siracusa deve seguire la E45 e poi la SS284. Infine da Agrigento la strada di riferimento è la SS640.
Il borgo di Bronte è dotato di una propria stazione ferroviaria che è uno scalo della linea Circumetnea ed è raggiungibile dalle principali città della Sicilia attraverso le linee di autobus locali messe a disposizione dall'azienda AST.