La storia di San Cipirello

San Cipirello è un paese alle porte di Palermo che ha una storia lunga e complessa alle spalle. Tracce di questo suo passato sono visibili nei monumenti che ancora oggi sono presenti nel centro storico.

Ecco tutti i dettagli della storia di San Cipirello e cosa non si può assolutamente perdere durante una visita al borgo.

La storia di San Cipirello

La storia di San Cipirello inizia nel 1500 quando esisteva il fondo di Mortilli che occupava anche l’aria che oggi appartiene al borgo. Da quel momento in poi il territorio era sempre stato in qualche modo abitato, anche se in modo sporadico e senza soluzione di continuità. La vera fondazione di San Cipirello, però, si ha nel 1838: ci fu una violentissima scossa di terremoto che rase quasi completamente al suolo il comune di San Giuseppe Jato. Invece di ricostruirlo nella stessa posizione, le Autorità, in accordo con i cittadini, decisero di ricostruire l’abitato in un luogo più stabile, ossia quello che oggi è di San Cipirello. L’obiettivo, però, non era di costruire un nuovo paese ma di trasferire San Giuseppe Jato, tuttavia le beghe burocratiche che si crearono e i contrasti fra le parrocchie portarono ad un altro risultato. Da quel momento in poi, infatti, iniziarono a coesistere due abitati differenti, visto che San Giuseppe Iato fu ricostruita anni dopo nella stessa posizione e nel frattempo le strutture create nella nuova zona divennero il paese di San Cipirello.

Che cosa vedere a San Cipirello

Molti i monumenti che si possono visitare nel centro storico di San Cipirello, anche se è di recente costruzione. La chiesa delle Anime Sante, ad esempio, risale al 1838, anno di costituzione del borgo, e fino al 1876 è stata anche usata come cimitero. La chiesa di Santa Maria delle Grazie, invece, è del 1839 e fu realizzata direttamente dai fedeli che si erano trasferiti in quella porzione di terreno. La chiesa madre, però, è quella della Santissima Maria Immacolata, realizzata nel 1875 e famosa perché custodisce la statua della Madonna che viene utilizzata per la processione in suo onore.

Cosa fare a San Cipirello

La manifestazione principale che si tiene a San Cipirello è certamente la festa patronale che è quella dedicata alla Maria Santissima Immacolata che si tiene l’8 settembre. Si tratta di un appuntamento di fede e di folklore che richiama ogni anno numerosi partecipanti e che ha il suo momento cardine nella santa processione che porta in trionfo la statua della Madonna. Anche nel giorno di San Giuseppe si festeggia in tutto il paese mentre a Carnevale viene organizzata una manifestazione con carri allegorici e tanta allegria.

Cosa mangiare a San Cipirello

A San Cipirello si realizza una cucina tipicamente sicula, quindi chi arriva da queste parti potrà gustare delle specialità che sanno di Sicilia. Fra i piatti più apprezzati ci sono certamente i Cucciddateddi che sono dei dolcetti farciti con fichi e mandorle mentre se si preferisce il salato c’è l’insalata di arance che stuzzica anche il palato più esigente. Il lardu chinu, che è un pollo ripieno, è una proposta che si può assaggiare anche in altre zone della Sicilia ma qui è particolarmente ricco perché prevede anche l’utilizzo delle mandorle.

Cosa vedere nelle immediate vicinanze di San Cipirello

Nelle immediate vicinanze del centro storico di San Cipirello si trova il Monte Jato che è anche il luogo nel quale sono stati realizzati scavi archeologici che hanno portato alla luce i resti delle popolazioni che fin dall’antichità hanno abitato questa zona. C’è, infine, l’Antiquarium attiguo a Case d’Alia che è un’area archeologica vicina ad una casa ottocentesca che però ha subito gravi danni per il terremoto che danneggiò in modo quasi irreversibile San Giuseppe Iato nel 1838.

Come arrivare a San Cipirello

Per raggiungere San Cipirello e scoprire più da vicino la sua storia, è possibile partire con la macchina da Palermo e percorrere la Ss624, mentre coloro che si muovono da Catania oppure da Enna possono scegliere la A19. Da Messina la strada di riferimento è l’A20 seguita poi dalla E90, invece coloro che si muovono da Agrigento percorreranno prima la Ss115 e subito dopo la Ss624 fino a destinazione. Infine da Siracusa la strada di riferimento è l’A19 e poi a seguire la E932 mentre da Trapani si deve percorrere prima l’A29 e poi la E933.

Il borgo di Cipirello non è dotato di una propria stazione ferroviaria per cui coloro che vogliono muoversi in treno faranno riferimento alle stazioni di Palermo oppure di Partinico per poi proseguire fino a destinazione con le linee di autobus locali messe a disposizione dall’azienda AST.

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