La Storia di Ragalna: le origini della terrazza dell’Etna

Ragalna è un paese che fa parte della città metropolitana di Catania e conta 4500 abitanti. Immerso nel parco dell’Etna è famoso per i suoi sentieri e per le escursioni. L’economia del paese è incentrata per lo più sul turismo e troviamo anche oliveti e vigneti. Per la sua posizione e la vista che si ha è stato soprannominato la terrazza dell’Etna.

La storia di Ragalna inizia sicuramente dalle origini del nome, di cui non si sa molto, ma visitando questa località si ha la certezza di conoscere un territorio unico. Ragalna si trova in provincia di Catania a un’altitudine di 830 m s.l.m. in un contesto paesaggistico assolutamente inimitabile.

Non è un caso che venga soprannominata la terrazza dell’Etna, proprio perché fa da balcone all’affascinante vulcano, al quale è strettamente legata per una lunga serie di motivi sociali, tradizionali ed economici. La fertilità della zona permette di ottenere un’eccellente produzione agricola ma il turismo si sta progressivamente sviluppando e svolge un ruolo da protagonista.

Da qui ci si può avventurare sui sentieri che portano a immergersi nel bellissimo parco dell’Etna, in un’esperienza incantevole, dove si possono ammirare vigneti, frutteti e oliveti che sfruttano le numerose proprietà del terreno lavico, regalando grandi quantità di delizie da portare in tavola per arricchire le ricette tipiche siciliane.


La storia di Ragalna: le origini del nome

Da cosa deriva il nome Ragalna? La risposta a questa domanda non è assolutamente certa ma si possono avanzare ipotesi su cui poi basare alcune riflessioni e trovare le rispettive corrispondenze. Prima dell’epoca normanna, purtroppo, non ci sono tracce scritte che possono essere messe in relazione a Ragalna. Nel 1136 viene documentata la parola Rechalena, riferita anche come Regalena oppure Recalena.

La citazione è attribuibile a una donazione terriera fatta dal Conte di Policastro al Monastero di S. Leone da Pennacchio. Enrico, che era anche Signore di Paternò, aveva un legame di parentela (era il genero) con il conte Ruggero I, di cui aveva sposato la figlia che si chiamava Flandrina. La moglie, dunque, in seguito al decessi delle Contessa Adelasia, ricevette la terra di Paternò. Per la ricostruzione storica di Ragalna e le origini del nome si può fare una deduzione abbastanza poetica, componendo la parola araba règ, che significa deserto di pietra, con alèna, che vuol dire soffio di vento.

Ne consegue la denominazione di paese pietroso dove soffia un piacevole vento. Altri studiosi, tuttavia, evidenziano che ci sono molti toponimi di origine siciliana che hanno prefissi più o meno uguali, come ad esempio Regalbuto o Racalmuto. In tal caso ci si riferirebbe a rahal, che in arabo indica un casale e Anna, indicando perciò il casale di Anna o la borgata di Anna.

Una popolazione fortemente legata al territorio

Sebbene non vi siano testimonianze scritte su Ragalna precedenti al periodo normanno, già in epoca romana la Sicilia era considerata il cosiddetto granaio di Roma. I boschi che tuttora caratterizzano la peculiarità paesaggistica dell’Etna rappresentarono una fonte preziosa per la costruzione delle navi romane. Probabilmente anche nell’epoca greca le zone montane sono state abitate da insediamenti familiari.

I mestieri più diffusi erano quelli del boscaiolo e del carbonaio, esercitati approfittando dell’abbondante materia prima reperibile. Gli abitanti si cimentavano anche nel lavoro dei nivalori, termine dialettale che indica coloro che conservavano sotto specifiche fosse la neve, ricoprendola con felci, con lo scopo di impiegarla durante la stagione più calda come una sorta di rinfrescante naturale. Nella zona erano presenti anche agricoltori che si occupavano di ciliegi, castagni, meli e peri, oltre a coltivatori di cereali, tra cui spiccava senza dubbio la segale.


La storia di Ragalna: 1780 l’eruzione dell’Etna

L’Etna ha sempre avuto una posizione di primo piano nelle vicende locali. Ecco un’interessante ricostruzione storica di Ragalna: le origini di un mito che abbraccia il sacro e il profano, dalla leggenda popolare alla fede. Nel 1780 ci fu un evento naturale che sconvolse il paese, ovvero l’eruzione del vulcano, che provocò una grande colata lavica destando grande preoccupazione.

Il fronte più pericoloso si fermò proprio a Ragalna e precisamente in contrada Eredità. Ci fu però una coincidenza che non restò affatto inosservata e che riguardava la spiritualità. In questa località, infatti, erano state condotte con la processione le Reliquie Sacre di Santa Barbara. Gli abitanti non esitarono a mettere in collegamento la presenza delle reliquie con l’arresto improvviso della lava. L’episodio venne vissuto come una specie di miracolo e restò a lungo nella memoria della popolazione, sempre grata per essere stata salvata da un’immane tragedia.


Architetture storiche

Il patrimonio architettonico di Ragalna offre un gran numero di punti di interesse da scoprire durante una vacanza in terra siciliana. Non si può rinunciare a una visita a Piazza Cisterna, l’anima della cittadina che si può raggiungere da Nicolosi. Il nome deriva, appunto, da una cisterna che viene usata ancora oggi per raccogliere l’acqua piovana, per contrastare il fenomeno della siccità e la conseguente mancanza di risorse idriche.

La Chiesa Madre intitolata alla Madonna del Carmelo propone un eccellente campanile in stile gotico, che svetta sulla zona e sorge in un contesto dove era già presente un edificio di tipo religioso, ovvero la Chiesa della Canfarella, di cui sono ancora visibili solo alcuni affreschi sui resti all’interno di una masseria. Il turista può continuare il tour in Piazza Santa Barbara, per conoscere da vicino la bellezza dell’omonima chiesa risalente al primo ventennio del Novecento.

Cosa fare sull’Etna e dintorni

Cosa fare sull’Etna e dintorni

La storia di Ragalna: un paesaggio unico

Ragalna è un ottimo punto di partenza per l’intrigante cartolina ambientale dell’Etna, in un luogo dove la natura regala un paesaggio di altissimo valore. Si possono raggiungere l’osservatorio astrofisico e la Chiesa della Madonna delle Nevi ma è anche possibile inoltrarsi sui sentieri ben segnalati del Parco dell’Etna, avventurandosi sugli antichi campi lavici, visitando le Grotte del Catanese oppure il giardino botanico. Non mancano gli eventi collegati alla tradizione e alle eccellenze del territorio come la Sagra della Salsiccia e quella dell’olio.

Vieni a visitare Ragalna, in un mix di storia, cultura, enogastronomia e natura. Rimarrai a bocca aperta per la grande quantità di cose da fare e da vedere. La località siciliana ti aspetta in ogni stagione dell’anno!

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