La Storia di Cerda

La storia di Cerda è particolare fin dal suo nome, per cui è un borgo che vale la pena visitare per scoprire un angolo insolito di Sicilia, per secoli terra di conquista e di cultura.

Coloro che sono interessati a scoprire le origini del paese e la sua evoluzione, non solo sui libri di storia ma anche nei monumenti e negli edifici, dovrà certamente programmare una visita a Cerda, così da poter ammirare da vicino il suo fascino ma anche prendere parte a manifestazioni di fede e di folklore che coinvolgeranno anche i più razionali.

Ecco, quindi, la storia di Cerda e tutte le informazioni che possono essere utili per organizzare una visita guidata in zona.

Le origini di Cerda

Le origini di Cerda sono da rintracciare nel nome del paese: il termine, infatti, deriva dal nome dei rampolli della famiglia nobile de la Cerda, di origine spagnola, che arrivò in zona perché in fuga dal paese natio, visto che in patria erano stati diseredati dallo zio, per evitare che potessero reclamare il trono. Quando i membri della famiglia Cerda arrivarono in Sicilia, lottarono a lungo contro i re di Castiglia, poi decisero di stabilirsi in zona e fondarono il borgo.

In realtà Cerda nasce sulle ceneri di quello che un tempo era Calcusa, un casale che faceva parte di un territorio molto più vasto che era quello della contea di Galuso. Nel 1430 il territorio fu diviso e così Cerda poté staccarsi: da quel momento in poi passò di mano in mano fra i diversi nobili che se ne contendettero la proprietà, attirati dalla fertilità della sua terra.

Cenni storici su Cerda

Il borgo di Cerda, seppur esistente da diversi secoli prima, ottenne però la licentia populandi solo nel 1626: a quel tempo il terreno apparteneva alla nobile famiglia dei Bardi ma ben presto passò nuovamente sotto altro dominio, in particolare quello appunto dei discendenti di San Esteban y de la Cerda che pagarono di tasca propria la costruzione del centro abitato.

In questo modo Giuseppe Santostefano, discendente dei Cerda, ottenne il titolo di marchese e fu molto attivo nell’attirare nuovi abitanti nel borgo, in particolare manodopera per far funzionare la fabbrica che nacque insieme al borgo. Fino al 1870, la popolazione di Cerda conobbe un aumento esponenziale e nel giro di qualche secolo arrivò a sfiorare le 7000 presenze. Poi, con l’unità d’Italia e il fenomeno del brigantaggio, a poco a poco iniziò un processo inverso, di spopolamento, che portò a quella che è la situazione attuale.

Cosa vedere a Cerda

Fra i tanti monumenti che si possono ammirare a Cerda certamente un elemento distintivo sono le tribune che rappresentano il ricordo di Targa Florio, una mitica gara automobilistica che passava proprio per il borgo. Ovviamente molto più antico è il Palazzo Comunale, che risale al Seicento e che un tempo era una dimora nobiliare. Dal punto di vista dell’architettura religiosa, invece, l’elemento più rappresentativo di Cerda è quello della Chiesa Madre, che è intitolata a Santissima Maria Annunziata: è stata edificata nel XVI secolo ma nell’Ottocento ha subito un rifacimento quasi completo, anche con un rimaneggiamento. Da segnalare anche i Palazzi Russo e Coniglio, in particolare il primo che mostra ancora intatto il bellissimo salone affrescato delle feste.

Cosa fare a Cerda

Il paese di Cerda è conosciuto per essere quello dei carciofi, per la produzione copiosa di questo ortaggio. Ovvio, allora, che una delle manifestazioni più attese è proprio la sagra del carciofo che porta in tavola tante ricette diverse preparate con questo ingrediente. La festa patronale, invece, è quella dedicata alla Madonna Addolorata che prevede l’organizzazione di una processione solenne e poi tanti stand enogastronomici. Infine, la Tavolata di San Giuseppe, oltre ad essere un evento religioso, è anche folkloristico visto che c’è l’abitudine di organizzare la Tavolata di San Giuseppe, per invitare a cena i poveri e i forestieri.

Come arrivare a Cerda

Coloro che desiderano raggiungere Cerda per visitare il borgo e scoprire più da vicino la sua storia, potrà farlo partendo in auto, da Palermo e da Trapani, percorrendo l’E90.

Invece per coloro che si muovono da Catania la strada più indicata è l’A19, da Messina l’A20 e poi l’E90, da Agrigento la Ss189. Invece se si desidera partire da Siracusa, la strada da seguire è l’A19 e poi la E932, medesimo tragitto che possono effettuare anche coloro che partono da Enna.

Il borgo di Cerda è molto semplice da raggiungere in treno in quanto è dotato di una propria stazione ferroviaria che si trova lungo la linea che collega Palermo e Caltanissetta.

Infine, si può preferire il viaggio in autobus visto che sono stati messi a disposizione dei viaggiatori le linee di autobus che sono fornite dall’azienda AST.

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