La Storia del comune di Palagonia

Alcuni, sentendo il nome di Palagonia pensano a chi volle far costruire la cosiddetta Villa dei Mostri di Bagheria, un edificio dallo stile singolare che si può ammirare in Sicilia e questo perché l’ideatore, fu proprio il principe di Palagonia, Ferdinando Francesco II di Gravina.

Ma Palagonia, essendo un prezioso scrigno di storia, non può essere ricordata solo perché questa famiglia la dominò per secoli.

La leggenda di Palagonia

La storia, infatti, è molto più antica. Vicino Palagonia si trova il laghetto di Naftia, di vulcanica origine dove leggenda narra che dalle acque nacquero gli Dei Palici, venerati dalla popolazione Sicula in quanto protettori degli schiavi. Il fautore di questa venerazione fu un tale Ducezio verso il 460 a.C. che introdusse queste divinità tra la gente del luogo che, per onorarli, decise di innalzare un tempio sulle sponde del lago.
Se del tempio eretto a suo tempo, non rimane nulla lo specchio d’acqua conosciuto anche come mofeta dei Palici è pressoché invisibile perché a causa dei gas naturali che vengono utilizzati a livello industriale, è stata costruita una stazione di monitoraggio del flusso gassoso.

Nonostante questo, il fascino prodotto dal mistero che avvolge Palagonia coadiuvato da alcune testimonianze architettoniche, è capace di intrigare il visitatore.
Non bisogna dimenticare che tuttavia furono i romani, circa 2500 anni fa, a dar forma a quell’agglomerato di abitazione presenti fin dall’epoca preistorica e che la battezzarono Palica.

Successivamente i bizantini svilupparono una serie di masserie e costruirono un monastero dove veniva osservato il rito greco come si evince dalle tracce dell’Oratorio di Coste di Santa Febronia.

La bellezza del Comune di Palagonia

Tra i luoghi che meritano di essere conosciuti, la Basilica di San Giovanni è certamente tra i primi da visitare. Si tratta di un raro esempio di architettura paleocristiana caratterizzato da una evidente semplicità. Infatti a differenza di chiese similari, questa è da sempre stata priva delle pareti laterali in quanto costituita da una teoria di archi che potevano essere chiusi attraverso dei tendaggi. In questo modo i fedeli potevano assistere anche dall’esterno alle funzioni religiose che si celebravano dentro questa chiesa dalle dimensioni ridotte.
Per alcuni archeologi la Basilica di San Giovanni non ha origini paleocristiane ma è databile ai primi anni del Duecento mentre per altri è valida la tesi che si trattava di un luogo termale. Il visitatore odierno può ammirare un monumentale rudere inserito in un contesto naturale che inneggia alla serenità, caratterizzato dagli agrumeti presenti.

Come anticipato Palagonia è un destinazione ricca di storia come quella che è possibile esplorare nella Valle dei Margi all’interno dell’area archeologica di Rocchicella dove si trovano i segni dei primi insediamenti umani risalenti al 12.000 a.C. in una zona dove si onorava il culto dei Palici. Visibile è il Museo dei reperti archeologici e l’Estaterion.

La piccola Palagonia offre anche altri spunti di visita come quello di Pozzo Blandini. Occorre fare un salto indietro nel tempo e giungere al XVI secolo quando, all’interno degli agrumeti era abitudine scavare dei pozzi per sopperire alla necessità di avere acqua. E sempre come si usava allora, i pozzi venivano protetti da strutture che impedivano di cadere al loro interno come, appunto, Pozzo Blandini che ha una costruzione alta ben sei metri impossibile da non notare.

Da non perdere l’Oratorio di Coste di Santa Febronia che è anche la Patrona della città. Si tratta di una chiesetta campestre interamente scavata nella roccia avente degli interessanti affreschi e una fossa presente nel pavimento che veniva utilizzata come fonte battesimale successivamente trasformata in essiccatoio.

Feste a Palagonia

Annualmente si svolge una importante processione dove la reliquia di Santa Febronia, conosciuta dagli abitanti del luogo come “a’ Santuzza” viene portata fino all’eremo con processioni diurne e notturne.

Importante anche la Fiera del Belvedere che si tiene in ottobre e la Festa di Santa Lucia dove è tradizione mangiare una minestra a base di frumento e ceci condita solo con olio d’oliva. Interessante anche la Sagra dell’Arancia a polpa rossa, prodotto del territorio, che richiama molti visitatori.

© Immagine di Davide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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