Gangi, nel cuore delle Madonie il Gioiello d’Italia

Gangi è stato recentemente incoronato Borgo dei Borghi, chi conosce il suo tessuto urbano e la storia non è certo meravigliato di tale premio, visto che è una piccola perla architettonica all'interno della quale si intrecciano storia, arte e cultura.

Vale quindi la pena organizzare una visita in questa zona della Sicilia settentrionale, così da poter scoprire più da vicino tutto quello che il paese ha da offrire e che gli ha permesso di ottenere questo ambito premio. Se, poi, si riesce ad organizzare il proprio viaggio anche in concomitanza di una delle numerose manifestazioni che ogni anno vengono organizzate, allora si riuscirà davvero a cogliere il meglio del paese.

Ecco, quindi, tutto quello che si deve sapere per scoprire Gangi.

Cosa vedere a Gangi

Il monumento che più contraddistingue il borgo di Gangi è certamente il suo Castello dei Ventimiglia. La sua costruzione risale al Quattrocento e fu scelta la vetta del monte Marone, in prossimità di uno strapiombo, per rendere il luogo inaccessibile: dopo aver attraversato i secoli diventando di volta in volta fortezza militare, carcere e scuola, oggi è una residenza privata. Molto bello anche Palazzo Buongiorno, una residenza nobiliare del Settecento che si trova a breve distanza da Piazza del Popolo, centro di Gangi: al suo interno si trova la Fontana dei Leoni, edificata nel 1913 a simboleggiare la lotta contro la mafia delle campagne. Sulla stessa piazza si affaccia anche la Chiesa Madre, intitolata al patrono San Nicolò: oltre ad un bellissimo affresco interno del Giudizio Universale, la chiesa è famosa anche perché il suo campanile è in realtà una vecchia torre di avvistamento, Torre Ventimiglia, vicino alla quale è poi sorta la chiesa. Da segnalare, infine, Palazzo Sgadari, la Chiesa di San Cataldo e la Chiesa della Badia.

Quali sono i simboli di Gangi

Un altro simbolo di Gangi, che rende il borgo estremamente spirituale, è certamente la Chiesa dello Spirito Santo. Si tratta di una costruzione religiosa all’interno del quale l’uomo ha voluto celebrare la sua fede attraverso l’arte, visto che vi sono numerose opere d’arte di vario genere. Ciò che, però, rende il santuario così importante è anche una leggenda legata alla sua edificazione: al suo posto nell’antichità c’era un’edicola votiva dedicata allo Spirito Santo che fu poi sotterrata per non essere depredata dai pagani. Anni dopo un contadino la ritrovò e, vedendo il sangue sgorgare dal Volto Santo, fu deciso di costruire proprio in quel punto il santuario.

Cosa fare a Gangi

Sono tante le manifestazioni, sia religiose che folkloristiche, che ogni anno vengono organizzate sul territorio di Gangi e che rendono il borgo ancora più vivo. Certamente una di quelle più importanti è la Festa dello Spirito Santo, figura alla quale gli abitanti del borgo sono molto legati, ma ci sono anche le celebrazioni legate alla Settimana Santa, in particolare quella che è nota con il nome di ‘A Casazza a Gangi, che ricorda le vicende del Calvario. Dal punto di vista dell’enogastronomia, invece, tante sono le sagre per gustare i prodotti tipici locali, in particolare quella della Spiga, prodotto tipico della zona, oppure la Sagra degli Odori, dedicata alle piante aromatiche che crescono spontanee in tutto il borgo.

Cosa mangiare a Gangi

Come si può notare dalle tante sagre che vengono organizzate a Gangi, l’enogastronomia è un tema molto sentito, uno degli aspetti più apprezzati dai visitatori. Qui si può assaggiare una cucina tipica siciliana, fatta di prodotti poveri e provenienti dalla terra. In particolare, fra le ricette che proprio non si possono perdere c’è la pasta ‘ncaciata, ma anche i prodotti della panificazione, vista l’abbondante produzione di grano. Dal punto di vista della pasticceria, poi, oltre alle classiche cassate e ai cannoli, si possono gustare anche le cucchie, che sono dei dolcetti tipici delle feste.

Come arrivare a Gangi

Coloro che vogliono scoprire più da vicino Gangi, potranno raggiungere il borgo partendo in auto da Palermo oppure da Trapani e percorrendo la E90, mentre da Catania la strada più indicata è quella che passa per l’A19.

I viaggiatori provenienti da Messina possono prima scegliere l’A20 e poi la E90 mentre d’Agrigento la strada più breve è la Ss640.

Da Enna si consiglia di scegliere la Sp39, infine da Siracusa la strada più breve è quella che prevede la percorrenza della E45.

Il borgo di Gangi non è dotato di una sua stazione ferroviaria, per cui coloro che decidono di spostarsi in treno potranno fare riferimento alle vicine stazioni di Enna, oppure di Pollina e Tusa per poi proseguire con le linee di autobus messe a disposizione dall’azienda AST.

© Immagine di Effems, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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