Gallerie sotterranee sotto i ruderi di un Castello a Licodia Eubea

I ruderi di un castello costituiscono da soli uno scenario affascinante e misterioso. Se poi, sotto di esso, si scoprono gallerie che si snodano nel sottosuolo, il fascino aumenta stuzzicando la curiosità dei visitatori e degli studiosi e appassionati di storia.

È quanto accade al Castello di Santapau di Licodia Eubea, eretto nel 1274. C’è chi dice che il Castello sia stato utilizzato come fortezza sotto la dominazione araba e normanna. Il terremoto del 1693 lo distrusse completamente, lasciando intatte solo alcune torri di avvistamento, poche mura interne e i suoi basamenti.

Oggi, visitando le rovine del Castello, si può ancora immaginare quanto fu incredibile e vivace la vita che vi si svolgeva.

Cenni su Licodia Eubea

Licodia Eubea, in provincia di Catania, è un minuscolo borgo dalla storia antica e interessante, ricco di meravigliose attrazioni culturali. La sua fondazione è piuttosto incerta, ma molti dei reperti archeologici rinvenuti nella zona, identificano l’attuale borgo con l’antica Euboia, leggendario centro abitato fondato dai Calcidesi nel 650 a.C.

Il suo nome ha origini composite: Eubea deriverebbe dal nome della colonia de Calcidesi di cui si è già detto, mentre Licodia (dall’arabo Al Quds che significa aspra rupe) deriva dalla denominazione del borgo feudale fondato nel medioevo.

Patrimonio architettonico di Licodia Eubea

Oltre al Castello di Santapau, Licodia Eubea vanta diversi edifici di culto di pregio sia dal punto di vista storico che architettonico.

Meritano di essere menzionate: la Chiesa del Bianchetto, edificata nel Settecento a pianta ottagonale, considerata uno degli esempi di Architettura Sacra meglio conservati della zona; la Chiesa di Santa Lucia, situata nel rione Borgo, edificata nel 14° secolo, che comprende imponenti opere d’arte realizzate da alcuni artisti locali; la Chiesa e Convento dei Cappuccini, eretta nel 1568, dedicata a S. Maria degli Angeli che ospita un meraviglioso chiostro arricchito da imponenti decorazioni risalenti al XVII secolo; la Chiesa del Carmine, edificata nel 1563 dalla marchesa Antonia del Balzo, distrutta da un violento terremoto e completamente ristrutturata nel 1930 con l’aggiunta di un nuovo campanile; la Chiesa di Santa Margherita, edificata nel XVII secolo, ricca di stucchi e incredibili affreschi.

Nei pressi del paese è possibile visitare le antiche Grotte di Marineo risalenti al periodo Neolitico (5000-4300 a.C.).

Il Castello di Santapau

Licodia Eubea è posta sulla sommità dei Monti Iblei, nel sud est della Sicilia. In cima al colle che ne porta il nome (Colle del Castello), in prossimità del centro abitato, sorge il castello di cui oggi possiamo vedere soltanto pochi resti sopravvissuti al tragico terremoto del 1693 che distrusse gran parte della Val di Noto.

Sotto il terreno su cui sorgeva il castello sono sepolti millenni di storia le cui tracce sono state rivelate da numerosi scavi archeologici. I rinvenimenti più antichi risalirebbero a quattromila anni fa, all’Età del Bronzo.

Le prime notizie che si riferiscono al castello di Licodia Eubea risalgono al 1274. Si ipotizza che fu costruito molto prima, forse già in epoca bizantina, come si intuisce dai resti che richiamano l’architettura dell’impero romano dell’età tarda. L’edifico originario fu presumibilmente oggetto di violenti attacchi dei dominatori arabi che lo distrussero.

In seguito, gli angioini lo ricostruirono e da quel momento venne denominato Castrum Licodiae. La proprietà del castello passò nel corso dei secoli a varie famiglie. Tra di esse, i Santa Paola dai quali il Castello prese la denominazione attuale e i Ruffo di Calabria che ne mantennero la proprietà fino al 1812, data di abolizione del feudalesimo in Italia.

Le straordinarie e misteriose gallerie sotterranee ritrovate sotto il Castello di Licodia Eubea

Di recente una sensazionale scoperta ha offerto spunti interessanti per riscrivere la storia del Castello di Licodia Eubea. Una grande area sotterranea è, infatti, stata ritrovata nell’area in cui sorgono gli antichi ruderi. A partire dagli anni novanta e intorno agli inizi del nuovo millennio, il Centro Speleologico Etneo ha esplorato addirittura quasi un chilometro e mezzo di tunnel sotterranei che, a quanto suggeriscono le ipotesi degli esperti, sarebbero stati acquedotti risalenti all’era paleocristiana.

Le gallerie furono utilizzate successivamente come sepolcri e catacombe.

La leggenda del pesce fresco


Ancora prima dell’esplorazione degli ultimi anni, numerose leggende, tramandate dalla tradizione popolare, avevano come punto di partenza l’esistenza di passaggi sotterranei sotto il castello.

Si narra, infatti, che durante gli assedi, i signori del castello erano soliti farsi beffe degli assedianti, offrendo loro pesce fresco a riprova del fatto che, nonostante fossero forzatamente rinchiusi all’interno delle mura, potevano comunque uscire liberamente tramite vie nascoste.

Le gallerie sotterranee del Castello di Licodia Eubea hanno tanto da raccontare. Ci aspettano, sicuramente, nuove scoperte che faranno luce su secoli e secoli di storia.

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