Gagliano Castelferrato, una storia che parte da molto lontano

La cittadina di Gagliano Castelferrato ha davvero molto da raccontare, molto più di quanto si possa immaginare.

Si trova nella provincia di Enna e racchiude diversi spunti di interesse. Ecco cosa bisogna sapere su una cittadina sorprendente, ricca di fascino e cultura.

Le origini della cittadina di Gagliano Castelferrato

Gagliano Castelferrato ha origini che partono da molto lontano. Infatti, sarebbe stata fondata dal re dei Sicani Morgete Siculo nel 1900 a.C. Nei suoi primi secoli di storia, era nota con la denominazione di Galaria ed era popolata fin dalla preistoria, prendendo parte anche alle guerre guidate da Agatocle, il tiranno di Siracusa. Con il passare del tempo, il prestigio del villaggio crebbe a vista d’occhio grazie a insediamenti di notevole rilevanza storica e sociale.

Le grandi dominazioni

La storia di Gagliano Castelferrato proseguì con le denominazioni da parte di popoli di grande rilevanza, dai Greci ai Romani, dai Bizantini ai Musulmani, passando per gli Arabi. Questi ultimi assediarono letteralmente il castello locale per oltre due mesi e lo conquistarono, provocando il declino di Galaria. Dopo un periodo storico di profonda crisi, i Normanni guidati dal sovrano Ruggero assunsero a loro volta il possesso del castello.

La piccola città cambiò poi nome in Gagliano e divenne Contea, Principato, Baronia, Viscontea e Vicaria. Quindi, la Sicilia fu dominata dagli Svevi e Riccardo Fulgone Dal Poggio ne ricevette il controllo da Federico II. Nel corso del Duecento, si susseguirono Angioini e Aragonesi, fino ad arrivare al sistema feudale guidato dal barone Montaneiro Sosa. Agli inizi del Trecento, l’esercito siciliano tese un tranello contro gli Angioni e li sconfissero, riprendendosi Catania.

Dal Trecento in poi

Il castello Gagliano Castelferrato fu anche la dimora del Re Federico III, seguito da Pietro, Ludovico e dalla famiglia Tedeschi. La fortezza fu poi occupata da Bernardo Spadafora, prima di diverse battaglie intestine che condussero alla guida da parte della famiglia dei Periglios. Gregorio Castello ottenne poi il titolo di Principe di Gagliano nel 1666, al quale successe il figlio primogenito Ferdinando Castello. La dinastia familiare andò avanti fino al 1743.

Quindi, fu la volta di don Gabriele e don Carlo Girolamo Castello. A metà del Settecento, Alvaro Villadicani acquistò il territorio e lo tenne per circa 60 anni, prima di lasciare il dominio a don Vincenzo Castelli nel 1809. Il 27 ottobre del 1962, l’allora presidente dell’Eni Enrico Mattei tenne il suo ultimo discorso proprio a Gagliano, prima che l’aereo che lo conduceva a bordo precipitasse e causasse la sua morte.

L’epoca contemporanea di Gagliano Castelferrato

Oggi Gagliano Castelferrato porta avanti una cultura millenaria grazie a una serie di edifici religiosi di notevole rilevanza. Tra questi, spiccano le Chiese di Santa Maria delle Grazie, quella madre di San Cataldo, le altre strutture ecclesiastiche dedicate a Sant’Agostino, San Giuseppe e alla Santa Maria di Gesù. Agli inizi del Novecento, la cittadina contava poco più di 5 mila abitanti, scesi fino ai 3,3 mila dei giorni nostri.

Con tali premesse, la cittadina può essere considerata come un autentico manifesto dell’età preistorica, con numerosi popoli pronti a susseguirsi al suo comando. Importante è anche la Rocca, sorta in una rupe interrata e dal forte significato storico e culturale.

© Immagine di giomodica, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

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