Erice, il borgo medievale in Sicilia Occidentale

Poco più di mille, sono gli abitanti sulla cima del Monte Erice, nel borgo medievale affacciato sul Tirreno: Erice, in provincia di Trapani, può vantare tutto il fascino del Medio Evo, conservato sulla cima del monte.

Qui, tra pietre e leggende, i visitatori possono sentire l’eco della voce di dee e giganti, antiche battaglie e preghiere, quelle elevate al cielo dai fedeli raccolti nella Real Chiesa Madrice, oltre a godere della fantastica vista su Trapani, San Vito Lo Capo e le Egadi. E poi, improvvisamente, tra le mura antiche della città medievale e i mattoni di antiche torri, spunta un murales, simbolo della più moderna street art.

Storia di Erice

Erice nasce dalla leggenda di Eryx, signore del borgo e gigante figlio di Afrodite, sconfitto da Eracle. A Eryx, infatti, si deve il nome stesso del monte e del borgo. Mentre la leggenda parla di una pacifica abdicazione da parte di Eracle a vantaggio della popolazione locale, la realtà ha visto gli abitanti di Erice combattere aspramente e soccombere alla forza di diversi popoli, dagli Elimi ai Romani, che si contendevano il dominio di questo florido centro. Il popolo venuto dal Nord, i Normanni, cambio addirittura il nome del monte in Monte San Giuliano, fino a che nel 1936 il massiccio riacquistò il suo nome originale.

Nessuno dei popoli stranieri seppe mantenere la ricchezza del borgo, che pian piano andò impoverendosi, ma una delle principali bellezze di Erice, il Tempio di Venere Ericina, non ha mai smesso di attrarre nuovi visitatori nella zona e anche oggi, ai nostri giorni, sono tantissimi i turisti che scelgono Erice come meta di viaggi e vacanze.

Curiosità su Erice

Il Tempio di Venere Ericina è conosciuto anche come Castello di Venere e si dice che qui, nel pozzo del castello, scendesse dall’olimpo la dea della bellezza per fare il bagno. Il Castello, meraviglia dell’architettura e punto d’incontro tra storia e leggenda, è aperto al pubblico e può essere visitato.

Una seconda curiosità su Erice è invece una buffa circostanza che dipende dalle dimensioni del comune in provincia di Trapani: l’ospedale della città, infatti, il Sant’Antonio Abate, si trova alle pendici del Monte Erice e pertanto rientra nell’amministrazione del Comune, facendo ufficialmente di ogni nuovo nato un ericino, piuttosto che un trapanese.

“Curiosità e stupore” a Erice sono di ispirazione ad abitanti e turisti, così come viene suggerito dai tanti artisti siciliani che hanno scelto le mura del borgo medievale come tela a cielo aperto per la propria arte, con i murales della street art, che ricordano sempre all’uomo di mantenere viva la propria umanità, coltivando l’amore per la bellezza in tutte le sue forme più elevate.

5 cose da vedere a Erice

Durante un soggiorno a Erice, vi consigliamo di non perdere almeno 5 delle principali attrazioni del borgo: il Castello di Venere, il Giardino del Balio, la Torretta Pepoli, la Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata e il percorso di Urban Street Art.

Il Castello di Venere fu costruito dai Normanni nel XII secolo sul sito in cui sorgeva in precedenza un antico tempio elimo-fenicio. Al tempo dei Normanni, la fortezza era una vera e propria cittadella separata dal resto della città.

Il Giardino del Balio, con terrazzamenti sulla cima del monte, è uno spazio verde realizzato con cura, dove si possono ammirare padiglioni in stile gotico accanto a strutture del XX secolo. La Torretta Pepoli, realizzata nel XIX secolo, fu in origine l’eclettico studio personale del Conte Pepoli, oggi trasformato in Museo e Osservatorio di Pace e Faro del Mediterraneo.

La Real Chiesa Madrice è uno degli edifici più amati dai visitatori: al suo interno sono custodite splendide opere d’arte antica, mentre dalla torre del campanile è possibile abbracciare con lo sguardo tutto il borgo, fino a Marsala.

Il percorso dell’Urban Street Art, invece, ricollega in un disegno unico tutte le strade e i vicoli di Erice, guidando i visitatori sulle tracce della bellezza, quella capace di risvegliare l’umanità più profonda presente in ciascuno di noi.

Cosa fare a Erice e dintorni

Erice e i suoi sapori più buoni

A proposito di bellezza, belle e anche buone sono le creazioni gastronomiche di Erice, frutto di tradizioni antiche e ricche di sapore: le busiate al pesto trapanese sono un grande classico, ma in alternativa potete provare anche il cous cous di pesce; un vero e proprio must sulle tavole ericine è il tonno, ma non può mancare anche la caponata di melanzane, mentre ricchissima è la pasticceria, che oltre ai classici cannoli, vi invita ad assaggiare genovesi, mustazzoli e bocconcini, da scoprire nei migliori ristoranti e nelle pasticcerie.

Come arrivare a Erice

Erice, in provincia di Trapani, si raggiunge con il treno dalla Stazione di Trapani (a 6 km) grazie a bus e navette; in alternativa, è possibile arrivare anche in macchina, dall’A29 Alcamo-Trapani, svoltando all’uscita per Trapani E933.

© Immagine di Petr Novak, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

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