Conoscere Sciacca per apprezzarne le sue curiosità

Il turista che arriva per la prima volta a Sciacca, sarà soddisfatto di esplorare una città inserita in un contesto dov’è facile incontrare paesaggi magnifici che, in alcuni casi, sono intrisi di mistero che li rende ancor più interessanti come il Castello Incantato e altri siti impreziositi da leggende popolari.

La cittadina di Sciacca offre, specialmente durante la bella stagione, un fascino quasi unico che emerge da un tessuto urbano costituito da antiche case, viuzze strette e piazze dove ammirare monumenti che risalgono all’epoca della dominazione Araba e di quella Normanna.

Le origini di Sciacca

Il suo nome pare che sia di origine araba e a tal proposito sono state elaborate diverse teorie delle quali, la più accreditata, è quella che fanno risalire il nome Sciacca al termine arabo che significa bagno, probabilmente per via delle terme che si trovano in città e che sono tra le più apprezzate di tutta l’isola. Anche perché hanno proprietà terapeutiche molto significative a causa delle acque sulfuree e per la presenza di vaporose grotte che sono ubicate sulla cima del monte Kronio e sono state battezzate Stufe di San Calogero alle quali è legata la leggenda che queste furono scoperte da Dedalo quando fuggì da Creta.

Cosa vedere a Sciacca

Il centro storico della cittadina è denso di piccole botteghe di ceramica dove mastri artigiani creano decorazioni, complementi d’arredo e maioliche coloratissime e molto belle. Non è raro, immergendosi in questa realtà quotidiana, trovare un ceramista intento a realizzare piatti, anfore, piastrelle, statue e altri oggetti in maniera del tutto artigianale.
Camminando per le vie del centro è possibile ammirare scalinate decorate con piastrelle di maiolica di Sciacca che le rendono artistiche e colorate.

Molto singolare è il Castello Incantato che è stato creato da Filippo Bentivegna durante un processo realizzato durato oltre quattro decenni e che ha reso questo spazio un vero e proprio museo a cielo aperto costituito da oltre ventimila teste scolpite che si trovano ovunque e che rendono magico questo luogo.

Meritevole di una visita è la Basilica di Sciacca che è la Chiesa Madre dedicata a Maria Santissima del Soccorso. Questo vecchio edificio si erge nel centro cittadino ed è impossibile non notarlo dal momento che spicca per la sua bellezza architettonica oltre che per essere da sempre il punto di riferimento degli abitanti di Sciacca.

La Chiesa Maria Santissima del Soccorso prese il posto di un antico tempio di origine bizantina che svolgeva il compito di essere la Chiesa Madre della città. Fu il Gran Conte Ruggero di Sicilia nel 1108 a voler far erigere la chiesa per ringraziare la Madonna che lo aveva protetto durante tutte le sue battaglie combattute contro gli Arabi che dominavano l’isola.
La Chiesa, nel tempo, ha originato anche dei fatti miracolosi come quello relativo alla pestilenza del 1626 e dal quale nacque la tradizionale Festa della Madonna del Soccorso.

Proprio nel XVII secolo la Basilica vide l’effettuazione di una complessa opera di restauro che durò quasi cento anni nei quali la costruzione venne rivisitata nella sua interezza e dove vennero applicati dei suggestivi abbellimenti. Molto scenografica risulta essere la facciata avente ben tre portali d’ingresso arricchiti ognuno da una splendida cornice sormontata da una statua. Nella parte superiore è presente una finestra policroma sulla quale è raffigurata la Madonna. Proprio in virtù della rivisitazione, lo stile architettonico è un singolare mix tra il Barocco Siciliano e il Rinascimentale.

Da non perdere la visita del trecentesco Castello dei Luna che si trova all’interno delle mura nella parte alta di Sciacca e che tu teatro di una lotta sanguinosa tra la famiglia dei Luna e quella dei Perollo.

Da vedere anche, posto sulla sommità del monte San Calogero, l’omonimo Santuario risalente al XVII secolo e che rimpiazzò una precedente chiesetta e oggetto di culto da parte della cittadinanza di Sciacca.

Nelle vicinanze di Sciacca risulta interessante vedere un olivo che ha quali mille anni di età, l’Oleastro Inverse al quale sono legate alcune leggende e curiosità. Una di queste afferma che nelle notti di plenilunio questo albero venga invaso da folletti e spiriti che avrebbero il compito di dotare alla pianta dei poteri soprannaturali.

Secondo un’altra leggenda all’Oleastro Inverse non si possono togliere direttamente i suoi frutti dai rami ma solamente raccogliere quelli caduti per terra. Secondo questa narrazione a chi non ha rispettato questo dettame e che di conseguenza abbia causato danni all’albero, sono accadute varie inspiegabili sciagure.

Se siete curiosi di visitare Sciacca per ammirarla e per conoscere dal vivo le curiosità che la cittadina ha originato, non vi resta altro da fare se non partire alla sua scoperta immergendovi in una speciale atmosfera propria di questo luogo.

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