A Naso, tra miti e leggende nella Città Metropolitana di Messina

Naso, comune siciliano popolato da circa 3.400 abitanti, si trova nella Città Metropolitana di Messina, a circa 500 metri s.l.m. nella Val Demone dei Monti Nebrodi e, come una bella terrazza sul mare, è affacciata sulle Isole Eolie.

Qui, tra montagna e mare, lo spettacolo della Natura è semplicemente mozzafiato, da gustare mentre si apprende la storia locale, antica e ricca di miti e leggende testimoniate da monumenti ed edifici di altri tempi.

Al visitatore che oggi arriva a Naso, il borgo medievale offre bellezza e spunti di riflessione, tradizioni e sapori, con un’accoglienza dall’atmosfera tutta siciliana…

Da Agatirno a Naso, storia di un borgo antico

Agatirno, la città greca da cui discende Naso, fu fondata nel 1218 a.C. Nel 1094 i territori del luogo vengono ripartiti tra l’Abbazia di San Bartolomeo a Lipari e il Cavaliere Normanno Goffredo di Garres e nel Medioevo la cittadina cresce e si espande sino a diventare una Contea sotto la Signoria della famiglia Ventimiglia. In seguito, da Contea il centro diviene Città. Fortificata, a causa della sua posizione isolata tra i monti, la cittadina divenne il luogo prescelto per la nascita di diversi ordini monastici.

Più vicine a noi, sono le date della storia moderna del paese: è il 1820 quando viene eletto il primo Sindaco di Naso, dopo l’abolizione del feudalesimo; nel 1925 invece, avviene la separazione dal comune di Capo d’Orlando, che conquista la sua autonomia.

Il paese è famoso per aver dato i natali a San Cono, nel 1139, ma di questa storia, che affonda le sue radici nella leggenda, parleremo tra poco…

Naso: da Eolo a San Cono, miti e leggende del luogo

La leggenda vuole che Naso sia stata fondata da Agathirnos, figlio di Eolo, divinità del Pantheon greco che dominava i venti. Un’altra leggenda locale, che si mischia alla religione, ci racconta invece la storia di San Cono, eremita divenuto Patrono del paese.

San Cono era nato nel 1139, ai tempi di Ruggero II, in una ricca e nobile famiglia. Opponendosi al suo destino, rinunciò ai beni materiali della sua eredità e prese i voti presso il Monastero di San Basilio, poco distante dal paese.

San Cono visse come un eremita, nella Grotta di San Michele, dove dopo la sua morte fu trovato in stato di estasi e levitazione dagli abitanti di Naso, che erano giunti richiamati dal suono delle campane durante il Venerdì Santo.

Cosa vedere a Naso e dintorni

A Naso la storia Medievale, il mito greco e la leggenda che narra la vita di San Cono si respirano nell’aria, tra le pietre degli antichi edifici e dei monumenti, da visitare in centro: a partire dalla Chiesa Madre, intitolata ai SS. Apostoli Filippo e Giacomo e realizzata in stile rinascimentale, che ospita al suo interno la bella Cappella del Rosario, fino al Tempio e alla Cripta di San Cono, presso la Grotta di San Michele, dove i diversi stili architettonici scelti per erigere l’edificio sacro hanno dato vita a una struttura molto interessante e di grande valore artistico; qui è possibile visitare il Museo di Arte Sacra di Naso e venerare le reliquie di San Cono.

Un’altra curiosità di tipo architettonico riguarda la Cappella del Santo Rosario, aggiunta solo nel 1930 all’interno della Chiesa Madre, in sostituzione della Cappella dedicata alla Madonna del Carmelo: lo scultore Bartolomeo Travaglia, di Palermo, ha realizzato nella Cappella un’opera di incredibile spiritualità, capace di coniugare il mito con la religione monoteista.

A Naso, però, non troverete solo edifici religiosi, ma anche palazzi signorili, come il celebre Palazzo Piccolo, uno dei più importanti del centro, di proprietà della famiglia Piccolo di Calanovella.

Da Naso si possono raggiungere anche mete vicine, come Capo d’Orlando a circa 13 km o Brolo a 9 km, per visitare i borghi affacciati sul mare e scoprire le splendide spiagge della Sicilia settentrionale. A soli 36 km di distanza, raggiungerete Tindari, dove potrete visitare l’antico Santuario, mentre Milazzo, da cui potrete imbarcarvi verso le Isole Eolie, dista 64 km. Con poco più di un’ora di viaggio, invece, sarete a Messina, la città dello Stretto.

Visitando Naso, scoprirete anche i deliziosi prodotti dei Nebrodi: salumi e formaggi della tradizione, da assaggiare e acquistare nelle aziende agricole locali e nei ristoranti del paese.

Come arrivare a Naso

Naso, nella Città Metropolitana di Messina, si può facilmente raggiungere in macchina e in treno.

I viaggiatori che arrivano in macchina, possono prendere l’A20 Messina-Buonfornello e svoltare all’uscita per Brolo-Capo d’Orlando Est, che si trova a circa 5 km dal paese. I viaggiatori che preferiscono il treno, possono scendere alla Stazione Capo d’Orlando Naso, a 5,5 km dal centro e proseguire il viaggio sino in paese su bus o navette private.

Daniele Napolitano, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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