Remota, ricca ed interessante, la storia di Marianopoli affonda le proprie radici nell’antichità più remota, con uno sviluppo protrattosi per secoli sino a giungere ad oggi, con una comunità coesa ed aperta.
La zona su cui sorge Marianopoli è abitata sin dalla preistoria: popolazioni indigene hanno lasciato inequivocabili tracce nella necropoli di Valle Oscura. Successivamente, la zona farà sempre gola alle nuove popolazioni arrivate, grazie alla posizione strategica e baricentrica.
Sarà lì a sorgere la greca Mytistraton, antenata dell’odierna Marianopoli. Lungamente assediata dai romani durante la prima guerra punica, Mytistraton, all’epoca abitata dai cartaginesi, resistette oltremodo agli attacchi dei militari latini. Sarà per questo che gli invasori, una volta espugnata per sfinimento, decisero di raderla al suolo, deportandone i pochi abitanti sopravvissuti.
La “licentia populandi”: nasce Mariænopolis
Si dovrà giungere al XVIII secolo per vedere rinascere, sotto nuove spoglie, l’ormai dimenticata Mytistraton. Nel 1726 Onofrio Lombardo Trigona, barone della Scala e Manchi, aveva ottenuto dal re di Sicilia, Carlo IV, la “licentia populandi”.
Ciononostante, dovrà passare ancora un altro quarto di secolo per vedere la nuova città sorgere: sarà il figlio del barone della Scala, Giuseppe, a dare vita alla nuova comunità, composta facendo arrivare una colonia di greco-illirici dal Montenegro. Nasce così Mariænopolis: la prima parte del nome è un omaggio alla Madre di Gesù (sebbene si ritenga anche un riferimento al barone Mariano della Scala), mentre “polis” rimanda ai nuovi abitanti, di lingua greca. Quasi un involontario richiamo all’antica Mytistraton.
Sviluppo di Marianopoli
A Giuseppe Lombardo Lucchese succedette Anna Maria, che nel 1738 sposò il proprio primo cugino Francesco Maria Paternò dei Baroni di Raddusa. Dall’unione nascerà Vincenzo Maria, che nel 1801 diverrà il primo marchese di Manchi, Belìci e Marianopoli. È a questo punto che le reliquie di San Prospero vennero traslate dal palazzo della famiglia del marchese a Catania nella Chiesa Madre di Marianopoli, intitolata proprio al santo.
Passata di mano alla famiglia Landolina, Marianopoli andrà incontro ad un’epoca di rigoglioso sviluppo: sarà grazie a loro che la futura ferrovia tra Palermo e Catania sarà fatta passare dalla città, a scapito della vicina Petralia Sottana. E sempre per iniziativa dei Landolina inizieranno gli scavi presso Castellazzo di Marianopoli, con la scoperta dei resti dell’antica Mytistraton, nucleo originario di quella che oggi è Marianopoli.
Marianopoli oggi
Ben collegata, baricentrica, vivibile: sono questi alcuni dei pregi di Marianopoli oggi, città a misura d’uomo che non manca di produrre stimoli ed attrattive per turisti e visitatori. Un clima mite tutto l’anno ed un territorio ricco di fascino la rendono assolutamente irrinunciabile per le vostre vacanze in Sicilia.