Mongiuffi Melia, breve viaggio nella Tana del Drago

La cittadina di Mongiuffi Melia è forse tra le più piccole della Sicilia con i suoi 500 abitanti, ma racchiude al suo interno una storia magica.

Ciò dimostra quanto la regione sia una terra sempre ricca di sorprese, tra le quali spicca la meravigliosa Tana del Drago. Ecco cosa scoprire in merito.

Mongiuffi Melia, un borgo davvero straordinario

Il borgo siciliano di Mongiuffi Melia è davvero di piccole dimensioni ed è situato nella provincia di Messina. Si tratta di una tipica realtà di montagna, un luogo tranquillo nel quale è possibile rilassarsi e vivere lunghe passeggiate all’insegna della natura. Due borghi hanno vissuto una definitiva fusione, ossia quelli di Melia e Mongiuffi. Il primo ospitava l’antico casato feudale della famiglia baronale omonima, mentre il secondo si trova maggiormente verso valle.

Ad ogni modo, stiamo parlando di un posto molto tranquillo e meno turistico rispetto ad altri borghi, situato al termine di una stradina montana. Le vie sono ricche di curve e sentieri. Anche per questa ragione, il paese è rimasto isolato rispetto al resto della provincia per diversi anni. Tuttavia, il borgo merita assolutamente di essere scoperto. Sorge nella valle del Fiume Ghidoro ed era considerato come la valletta più deliziosa al mondo dallo scrittore francese Peyrefitte. Da un lato è costellato dalla valle e dall’altro dal monte Kalfa, ricco di campi, frutteti e alveari, senza dimenticare tre santuari e vari paesini di montagna.

I tesori di questo piccolo borgo

Questo piccolo borgo nascosto dal mondo contiene innumerevoli tesori da vivere. Il borgo di montagna comprende la bellissima Galleria di Postoleone, nota anche come Grotta degli Austriaci. La nascita di questo luogo sarebbe dovuta proprio a prigionieri austriaci, che a mano nuda iniziarono a scavare nella roccia grezza della montagna il loro percorso sotterraneo verso la libertà. Una volta realizzata la galleria manuale, si innamorarono del borgo e decisero di restarci, senza più tornare nella loro patria. Da non perdere neanche i resti dell’acquedotto Greco-Romano, l’antico accampamento militare romano di Piano Magri, l’antica scalinata di origine saracena e i ruderi di Castiddacci.

Mongiuffi Melia leggenda: la Tana del Drago

Un ruolo di primo piano lo occupa senz’altro la Tana del Drago. Si tratta di una leggenda affascinante, in base alla quale una misteriosa bestia feroce avrebbe ucciso ogni curioso. La cosiddetta caldaia incute ancora oggi un certo timore a chiunque se ne voglia avvicinare e il mistero va avanti, dovuto anche al rossore delle rocce locali. Le acque non sono termali e l’aspetto è simile a quello di un pentolone in rame.

Come arrivare a Mongiuffi Melia

Per raggiungere il centro di Mongiuffi Melia in auto, è sufficiente uscire dall’autostrada A18 verso Taormina, prendere la Strada Statale 14 verso Messina e girare a Letojanni, raggiungendo la destinazione dopo 7 chilometri sulla SP 11. In treno, basta arrivare alla stazione di Letojanni a 7 chilometri dalla cittadina. In aereo, bisogna raggiungere lo scalo di Catania-Fontanarossa a 65 chilometri da Mongiuffi Melia.

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