Museo della Casa Contadina a Bolognetta

Il Museo della casa contadina a Bolognetta è un luogo nel quale il tempo sembra essersi fermato e si possono ammirare oggetti di lavoro e ambienti di vita così come quotidianamente erano soliti fare i contadini dell'Ottocento. Una visita in questo museo è certamente l'occasione giusta per riuscire a comprendere più da vicino una civiltà che sembra scomparsa ma che invece è strettamente connessa con quella moderna.
Per tutti coloro che vogliono ammirare da vicino questo Museo, ecco le principali informazioni che si devono conoscere.

Storia del Museo della Casa Contadina a Bolognetta

L'edificio che ospita il Museo della casa contadina è una vera e propria casa rurale la cui costruzione risale alla fine dell'Ottocento, primi anni del Novecento. Nel 1983 il Comune di Bolognetta acquistò la struttura con l'obiettivo di farne il contenitore nel quale conservare tutti gli oggetti della quotidianità dei lavoratori rurali del secolo scorso. La casa è stata ristrutturata ma rispettando pienamente il disegno originario della casa: al termine dei lavori il Comune, in collaborazione con l'Università di Palermo, in particolare il Servizio Museografico della Facoltà di Lettere e Filosofia, viene organizzata la prima mostra sulla vita contadina, che da temporanea si trasforma in una raccolta permanente. Il museo è ospitato all'interno di quella che un tempo fu la casa di Onofria Sinagra, una signora che visse fra quelle quattro mura con il marito contadino e con i loro undici figli di diverse età.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nel Museo della casa contadina a Bolognetta

Dal punto di vista architettonico, la casa che ospita il museo contadino si presenta ad un solo piano e praticamente priva di finestre, visto che l'unica apertura prevista era quella della porta di ingresso. L'elemento esterno più caratterizzante, però, è certamente la grondaia che è molto evidente in quanto costituita da coppi con i profili obliqui. Internamente, invece, l'altezza è suddivisa in due piani, visto che il soffitto alto ha permesso la creazione di un soppalco. Tutti gli arredi sono quelli originali dell'epoca e colpisce molto vedere che in uno stesso ambiente trovavano ricovero sia le persone che gli animali, la vera ricchezza della famiglia. Ancora visibile la cucina, che si chiama tannura e che ha il doppio scopo di permettere di preparare i pasti ma anche riscaldare gli interni. Fra gli oggetti che si possono ammirare al suo interno, ci sono una rudimentale macchina per la pasta ma anche gli orci dove si conservavano olio, grano e acqua potabile.

Cosa è possibile fare nei dintorni del Museo della casa contadina a Bolognetta

Chi desidera ammirare il Museo della casa contadina potrà approfittare dell'occasione anche per scoprire altri monumenti presenti nel borgo. Dal punto di vista dell'architettura religiosa, ad esempio, ci sono due monumenti che meritano una visita: si tratta della Chiesa del Santissimo Sacramento e del Duomo intitolato a Maria Santissima del Carmelo, elevato anche a chiesa madre. Palazzo Mancino e Palazzo Monachelli, invece, sono esempi di residenze nobiliari realizzate nella seconda metà dell'Ottocento. Piazza dei Caduti in Guerra, infine, è stata edificata nel Settecento e nel corso dei secoli ha cambiato spesso nome. Nelle immediate vicinanze del borgo c'è da ammirare 'u Pignu, un albero secolare e dalle dimensioni imponenti.

Come è possibile arrivare a Bolognetta

Coloro che desiderano visitare il Museo a Bolognetta potranno raggiungerlo in auto, per chi giunge da Palermo percorrendo la Ss121 mentre da Catania la strada migliore è quella che prevede la A19. Da Agrigento sarà meglio scegliere la Ss189 e da Trapani prima la A29 e poi la E933. Coloro che si muovono da Messina potranno percorrere prima la A20 e poi la E90, da Siracusa la A19 e poi la E932, infine da Enna la stessa strada indicata per Catania.

Da qualche anno Bolognetta non ha più una sua stazione ferroviaria, per cui chi si sposta in treno, può fare riferimento a quelle di Altavilla Milicia, di Casteldaccia e di Ficarazzi: da queste località sarà poi possibile raggiungere il borgo semplicemente prendendo uno degli autobus locali messi a disposizione dall'azienda AST.

© Immagine di Maubit77 at Italian Wikipedia, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons