Le Grotte della Gurfa ad Alia

La Sicilia occidentale è ricca di luoghi meta ogni anno di turisti provenienti da tutto il mondo: si pensi a Palermo, Trapani, Favignana e Cefalù. Nell'entroterra poi, non lontano dalla stessa Cefalù e dal capoluogo siciliano, si cela uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell'isola.
Si tratta delle Grotte della Gurfa, un complesso architettonico rupestre molto antico, dove la storia e la leggenda più ancestrale si fondono, rendendo l'atmosfera delle grotte, magica. Si trovano precisamente appena fuori dal centro di Alia, un borgo dal non trascurabile patrimonio storico e artistico, le cui origini risalgono all'epoca romana.

Grotte della Gurfa: tra storia e leggenda

Alcuni autorevoli esperti hanno datato le Grotte della Gurfa al periodo tra il 2500 a.C. e il 1600 a.C., ossia in piena età del Bronzo. La loro straordinarietà è che gli ambienti presenti sono stati scavati nella viva rossa di arenaria e si pensa che abbiano funto da funzione di sepolture: c'è in particolare una camera a cupola (tholos), molto utilizzate dalla civiltà micenea. La leggenda narra infatti che qui fu ucciso Minosse, il re di Creta, mentre inseguiva il sicano Kokalos.
In epoche successive i romani installarono qui i loro granai: non a caso il nome delle grotte è Gurfa, il quale deriva dall'arabo ghorfa che significa appunto magazzino.
Fino alla metà del XX secolo, le grotte furono abitate dalla popolazione locale in quanto permettevano di stare caldi in inverno e freschi in estate, riparandosi nello stesso tempo da malfattori e animali.

Architettura delle Grotte della Gurfa

Le grotte comprendono ben sei ambienti, due dei quali si trovano nella zona inferiore: la prima camera rettangolare ha un curioso tetto a doppia spiovente mentre la seconda è circolare e ha una forma scampanata con un soffitto alto 16 m, con un foro in alto a illuminarla. Ogni anno, il giorno dell'equinozio di primavera, la luce del sole penetra da questa fessura, colpendo alla perfezione il centro della sala: secondo alcune teorie il verificarsi di questo fenomeno farebbe pensare che questa camera circolare fosse la sede di misteriosi riti ancestrali.
Per raggiungere le camere del piano superiore bisogna salire una scala metallica esterna (quella originaria in pietra non è più utilizzabile essendoci solo pochi resti). Qui si trovano quattro ambienti, tutti dalla pianta approssimativamente quadrata, il tetto piatto e delle finestre dalle quali si ammira la vallata circostante.

Cosa vedere nei dintorni delle Grotte della Gurfa

Dopo aver visitato le Grotte della Gurfa, si può raggiungere il vicino borgo di Alia e visitare le sue bellezze, a partire dal Santuario della Madonna delle Grazie. La chiesa risale alla metà del '600, è in stile tardo-rinascimentale e custodisce, all'interno, straordinari stucchi dorati opera del Sesta. Accanto al Santuario sorge il Palazzo Guccione, grande esempio di stile liberty siciliano risalente al XIX secolo. Alla stessa famiglia Guccione si deve la costruzione dei bellissimi archi, realizzati nel quartiere Sant'Anna per collegare agilmente le loro tante dimore presenti ad Alia.
Non si può infine lasciare il borgo senza aver visitato il Museo Etnoantropologico, vera e propria finestra sul passato più antico di Alia, dove la vita era essenzialmente rurale e povera. Nel museo sono conservati una serie di utensili e attrezzi utilizzati in passato per lavorare il grano, il ferro e per accudire il bestiame.

Come arrivare alle Grotte della Gurfa ad Alia

Per raggiungere le Grotte della Gurfa bisogna percorrere la A19 che collega Palermo a Catania, fino all'uscita per Termini Imerese. Si prosegue lungo la SS285, si attraversano i borghi di Caccamo e Roccapalumba, per poi passare sulla SS121 fino ad arrivare ad Alia. Dal borgo, attraverso la SP53, si raggiunge la collina nel cui cuore sono state scavate le Grotte della Gurfa. Si ricordi che, nonostante sia assolutamente gratuito visitare le grotte, è necessario comunque prenotarsi telefonando all'Ufficio d'Informazione Turistica di Alia.