Il Museo del Vino di Emanuele Nobile a Pachino

Il Museo del Vino Nobile a Pachino

La Sicilia è costellata da veri e propri tesori nascosti, che raccontano meglio di ogni altra descrizione la storia dei luoghi, ripercorrendo le tappe del passato e mantenendo vive fino a oggi le lunghissime tradizioni. Preservare questo patrimonio inestimabile è il difficile compito degli enti preposti, che sono chiamati a valorizzare l'iniziativa delle persone volenterose e degli amanti del territorio.
La Soprintendenza siciliana e il dipartimento che si occupa dei beni culturali regionali hanno messo sotto la propria ala protettiva il Museo del Vino di Pachino di Emanuele Nobile, un punto di interesse che ogni anno attira turisti, curiosi e appassionati di questo affascinante settore merceologico.

Qui il vino è il vero protagonista e l'evoluzione tecnologica accompagna l'uomo in una narrazione unica e imperdibile. Il museo è riuscito dunque a ottenere l'eccezionale riconoscimento di interesse di tipo etnoantropologico, proprio perché testimonia gli usi e i costumi di un tempo, preservandone le peculiarità e mettendole a disposizione di tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo mondo carico di significati lavorativi, economici e folkloristici.

La storia del vino Nobile e del museo

Al termine del 1800 la famiglia Nobile decide di trasferirsi da Ragusa verso il Comune di Rosolini per lavorare nella produzione di vino, acquisendo significative competenze in materia. Poco dopo, nel 1920, il figlio di Emanuele, che oggi è titolare dell'impresa, sceglie di andare a Pachino, già nota per l'eccellenza vinicola. Qui sorge l'azienda Vini Nobile e si inaugura un glorioso commino commerciale con clienti in tutta la Sicilia. Gli affari vanno a gonfie vele e ben presto si rende necessario ampliare ulteriormente la struttura dove viene effettuata la lavorazione, con il relativo allargamento dell'area adibita al deposito, con un numero sempre crescente di ordini su tipologie differenti di vino.

Negli anni '50 l'attività familiare cambia denominazione e vede l'ingresso all'interno della società dei fratelli Emanuele e Stefano, assumendo il marchio di azienda F.lli Nobile. Altri avvicendamenti societari avvengono nel '90 e nel 2001, senza tuttavia snaturare la mission principale, con un forte radicamento nella zona e un'ampia prospettiva per il futuro.
Le origini del Rosso di Pachino sembrano derivare addirittura dai greci, rappresentando dunque una prelibatezza conosciuta fin dall'antichità. Il vino ha un colore piuttosto scuro, con un carattere deciso e una gradazione elevata che raggiunge 17 gradi. Viene esportato anche all'estero, con numerosi estimatori in Francia. In Italia ha una grande fortuna nelle regioni del Piemonte e della Toscana, venendo impiegato come vino da taglio proprio per le sue specificità uniche.

L'amore per la tradizione: il museo del vino di Pachino di Emanuele Nobile

La struttura dove è inserito il museo del vino di Pachino di Emanuele Nobile si estende per ben 4 mila metri quadrati. Qui si incrociano le storie della famiglia Nobile con quelle della migliore tradizione popolare collegata alla produzione del vino, con un percorso fatto di foto e oggetti che fanno tuffare la memoria in un arco temporale di 170 anni.
La famiglia decide di fondare un'associazione che ha come obiettivo primario la conservazione di tutti questi ricordi, prospettando l'ideazione di un ecomuseo per stimolare una fitta rete di collaborazioni sull'argomento. Le istituzioni locali hanno giocato un ruolo da protagonista, incoraggiando l'azione e l'intraprendenza della famiglia, apprezzando questa opera rilevantissima e dando la giusta valenza culturale all'allestimento della mostra museale.

Cosa vedere nel museo

Il museo custodisce gli oggetti che narrano la fatica nelle vigne, con più di 600 attrezzi che si riferiscono alla vita di tutti i giorni, alla lavorazione del mosto e dell'uva. La famiglia Nobile ha conservato e catalogato strumenti professionali che oggi sembrano appartenere a una dimensione parallela, come la bicicletta con la zappa collegata o il carretto con le sedie che permetteva alle donne di stare comode durante il viaggio verso i campi.

Cosa fare nel museo e le iniziative future

Intorno a questo polo associativo si possono sviluppare laboratori di specializzazione, corsi di formazione e approfondimento per sommelier e viticoltori, progetti che guardano con interesse allo sviluppo multimediale, presentazioni, proiezioni e convegni. Il museo diventa quindi un punto di partenza per una promozione attiva dell'intero contesto locale di Pachino, con la possibilità di intercettare fondi nazionali ed europei per una programmazione di lungo termine.
Nel frattempo vengono promossi eventi a tema come la festa della pigiatura che si tiene nel mese di agosto e altre interessantissime visite guidate dedicate ai turisti che si trovano in zona. Il museo del vino di Pachino di Emanuele Nobile è una tappa che desta curiosità per ogni fascia d'età, potendo ospitare gruppi più o meno numerosi, comitive di villeggianti o scolaresche che vogliono scoprire la storia della produzione vinicola del luogo.

Come arrivare al museo

Pachino si trova nella punta sudorientale della Sicilia ed è raggiungibile in automobile da Siracusa, da Modica o da Pozzallo. Una volta arrivati nella località, si deve andare in Via Fiume, all'incrocio con Via A. Brancati, dove si trova facilmente l'entrata del museo.