Festa di San Giuseppe a Randazzo
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Religiosi
Se ti trovi in Sicilia nel mese di marzo non puoi assolutamente perderti la bellissima festa del Patrono San Giuseppe a Randazzo, un evento che ogni anno riunisce tutta la cittadinanza in una manifestazione unica , dove si fondono tematiche religiose e laiche. La ricorrenza ha origine dalla devozione dei paesani al Santo, che avrebbe salvato miracolosamente le persone dalla terribile colata lavica avvenuta nel 1981.
Tutto il contesto paesaggistico, infatti, è strettamente collegato al destino degli eventi naturali causati dal vulcano. L'Etna qui è il vero protagonista della storia e della geografia, con la sua imponenza e il suo fascino intramontabile. I turisti possono godere scorci paesaggistici impareggiabili , avventurandosi anche sui numerosi sentieri naturalistici per un'immersione totale nel territorio. La festa si svolge per le vie del paese e in quella occasione è possibile conoscere da vicino le tradizioni che provengono dal passato e che ancora oggi mantengono inalterate le peculiarità.
Non mancano gli assaggi dei prodotti tipici locali , per dare un tocco di delizia ai festeggiamenti. Durante la sagra delle zeppole si possono mangiare i prelibati dolci fritti a base di riso, partecipando inoltre a spettacoli di intrattenimento e di musica, senza perdere di vista la dimensione strettamente religiosa, con la celebrazione del rosario, della Messa e della processione.
Festa di San Giuseppe a Randazzo: il vulcano tra storia e miracolo
La festa del patrono San Giuseppe a Randazzo coincide con il 19 marzo , insieme alla festa del papà, dunque per le persone è una doppia opportunità per esprimere gratitudine, pregare e stare insieme all'insegna dell'ottimismo. Dovendo ripercorrere le radici storiche di questo sentimento popolare, bisognerebbe andare indietro nel tempo, addirittura fino al 1679, anno in cui San Giuseppe diventò patrono del paese.
La festa, tuttavia, si riferisce a un episodio concreto che avvenne nei giorni dal 17 al 19 marzo con l'ultima grande colata lavica . Apparentemente sembrava che non ci fosse scampo per la cittadina catanese ma qualcosa fermò la catastrofe e, secondo gli abitanti, fu proprio San Giuseppe a scongiurare un destino di distruzione, facendo scampare il pericolo a Randazzo. Fu poi commissionata la costruzione di una scultura in memoria del Santo, a opera di Gaetano Arrigo, da collocare sull'altura collinare di San Pietro.
La particolarità di questa creazione artistica è il posizionamento rivolto proprio verso l'Etna, per indicare la figura protettrice che rivolge lo sguardo al vulcano rasserenando i fedeli. Fino alla seconda guerra mondiale era presente anche una piccola e graziosa chiesetta dove si concludevano i riti religiosi in onore di San Giuseppe, con il simulacro condotto in processione. In 40 anni dall'episodio eruttivo, il folklore non si è mai spento, riaccendendo costantemente i riflettori sul borgo catanese e attirando numerosi visitatori.
Festa di San Giuseppe a Randazzo: i luoghi della festa
Per quanto concerne la sagra delle zeppole , la location è l'intero paese di Randazzo, con le vie cittadine che si trasformano letteralmente, con iniziative ludiche, artiche e musicali, oltre ai moltissimi banchetti che propongono questa golosità. L'aspetto spirituale delle tradizione, invece, si concentra nei luoghi religiosi, iniziando con il triduo preparatorio, con il rosario e la Santa Messa, che generalmente coincidono con il fine settimana.
Il 19 marzo c'è la Messa cantata e il simulacro di San Giuseppe avvia la processione percorrendo Via Umberto Duca degli Abruzzi, arrivando poi alla Basilica S. Maria, dove si tiene la celebrazione in presenza dei parroci. Il simulacro riprende poi il cammino da Via Umberto raggiungendo Piazza San Giovanni Bosco.
Qui di solito si tiene un momento di raccoglimento per ricordare l'evento del 1981 che rischiò di compromettere irrimediabilmente la vita della cittadina e che fortunatamente non si concretizzò in niente di grave. Si provvede a benedire la reliquia del Patrono, si riparte da Piazza San Pietro e si rientra presso la Chiesa di San Martino.
Festa di San Giuseppe a Randazzo: cosa fare
I giorni più frenetici sono quelli che precedono la festa, con tanti preparativi finalizzati ad allestire una cerimonia impeccabile . Le persone che vogliono partecipare alla liturgia possono recarsi in chiesa e pregare per il rosario, per la Messa e per la successiva processione. Chi vuole approfittare del momento per concedersi un tocco di bontà può gustare le zeppole, una coccola per il palato, che piace molto sia agli adulti sia ai bambini.
La sagra viene fatta parallelamente alla festa del Patrono San Giuseppe a Randazzo e continua per i giorni che seguono l'evento. In questo periodo si susseguono le iniziative culturali promosse dall'amministrazione locale e dai numerosi comitati. Il programma è ricco di appuntamenti che comprendono la dimensione artistica, artigianale e musicale.
Le celebri zeppole non sono altro che una sorta di crespella dolce, presentata in moltissime versioni diverse a seconda del paese. Vengono anche chiamate sfinci o, più propriamente, zeppole di riso . Hanno origine dalle monache catanesi del Monastero Benedettino e risalgono al XVI secolo. La ricetta moderna prevede le frittelle di riso profumate e aromatizzate all'arancia, con il miele che completa questa ghiottoneria imperdibile.
Come arrivare al luogo dell'evento
Randazzo si trova nella parte Nord della zona etnea, a 700 metri di altitudine, in un contesto facilmente raggiungibile da Catania, Enna o Messina. Verso la costa jonica il collegamento è la strada di Fiumefreddo di Sicilia.
Per quanto riguarda le autostrade, è possibile percorrere la Messina-Catania (A18) oppure la Messina-Buonfornello (A20).
Coloro che invece arrivano in treno possono fermarsi alla stazione ferroviaria di Giarre o a quella di Taormina. Ovviamente bisogna poi dirigersi verso Randazzo sulla Strada Statale n° 120.