Duomo di Sant’Agata di Alì
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Nella provincia di Messina e in particolare nel piccolo comune di Alì che conta soltanto 700 abitanti, ci sono tanti luoghi di interesse per visitatori e appassionati di arte e cultura come il magnifico Duomo. Si tratta di una struttura di epoca tardo rinascimentale che rappresenta ancora oggi una delle più grandi chiese di tutta l'arcidiocesi messinese.
La storia del Duomo di Sant'Agata di Alì
Il Duomo di Sant'Agata di Alì è certamente una struttura di spicco della piccola comunità presente nella provincia messinese. Secondo gli studiosi e gli esperti del settore, la costruzione della chiesa è stata avviata nell'anno 1581 per poi essere completata nel 1608. Si presenta in uno stile tardo rinascimentale con tanti elementi tipici del manierismo.
All'epoca della costruzione si decise di utilizzare una pietra che veniva presa da alcune cave locali e che ne hanno caratterizzato anche la tonalità. La parte esterna presentava 3 porte di ingresso con ai lati due colonne con capitelli di stile dorico. Nelle varie diciture che si trovano all'accesso della chiesa, si può apprezzare la grande fede che aveva il popolo nei confronti di Sant'Agata tant'è che viene riportata la frase secondo cui sotto la protezione di Agata la comunità di Alì non avrà mai nulla da temere. Sulla porta centrale c'era un tempo una nicchia che conteneva la statua di questa Santa patrona che tuttavia è andata persa in ragione del terribile terremoto che colpì questa parte della Sicilia nell'anno 1783.
L'architettura e le opere d'arte presenti all'interno del Duomo di Sant'Agata di Alì
Non ci sono documenti storici che confermano che l'inizio della costruzione del Duomo sia avvenuto nell'anno 1581, ma questo si evince da quanto riportato da uno scrittore catanese molto famoso come Pietro Carrera che ritiene che la chiesa sia stata iniziata pochi mesi prima del 1582.
Alla sua costruzione prese parte tutta la popolazione in maniera attiva dando una mano sul cantiere ma anche con tante donazioni e lasciti. Questa si tratta di una peculiarità di questo territorio perché in tantissimi altri comuni le principali chiese sono state realizzate per volere di sovrani oppure di vescovi molto importanti che potevano contare sul supporto finanziario di potenti nobili del tempo. Dall'altra parte ciò conferma quanto fosse grande la devozione di tutta la comunità nei confronti di Sant'Agata, tanto che ancora oggi in suo onore ogni anno si svolge la festa patronale del borgo.
Per quanto riguarda il progetto, è probabile che l'architetto fosse uno dei seguaci di Andrea Calamech, anche perché lo sviluppo della struttura è tipico di questa scuola. Infatti è a tre navate con croce latina transetto e tre absidi. La cupola si erge fino a un'altezza di 29 m e ci sono complessivamente 16 colonne sulle quali vengono appoggiati i vari archi. C'è la statua di San Sebastiano che attualmente viene indicata tra le principali opere di tutta la provincia di Messina la cui realizzazione è stata effettuata nel corso del XVI secolo probabilmente a opera del maestro Rinaldo Bonanno che è stato un ottimo architetto.
Nei pressi del Duomo di Sant'Agata di Alì, c'è un bellissimo museo parrocchiale nel quale sono stati posizionati diversi oggetti che hanno fatto la storia religiosa di questa parte di Sicilia: sono oggetti di importanza anche dal punto di vista artistico perché realizzati da diversi maestri argentieri di Messina.
Cosa vedere ad Alì
Sul territorio della piccola comunità di Alì ci sono tante altre bellezze da poter visitare come la Chiesa di Santa Maria del Bosco che si trova proprio nella parte centrale della comunità in mezzo a un piccolo boschetto di castagni. Inoltre c'è la Chiesa del Santo Spirito edificata nel 1445 e quella di Sant'Antonio di Padova che risale al 600. Da segnalare anche il Convento dei Cappuccini con relativa Chiesa di Santa Maria degli Angeli e una serie di architetture civili molto interessanti come il Palazzo della famiglia Maggiore e il Palazzo della famiglia Fama.
Come arrivare ad Alì
In auto, per raggiungere la piccola comunità di Alì venendo da Messina sono necessari circa 32 km per 50 minuti di viaggio attraversando la strada statale 114 Orientale Sicula. Da Catania invece c'è un percorso di 76 km che richiede un'ora e 20 di viaggio attraverso l'autostrada A18 e la E45.