Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria

Sant'Antonio Abate è il patrono di Santa Domenica Vittoria, una località in provincia di Messina. A lui è dedicata una delle chiese più belle e storiche del paese, ovviamente estremamente bella visto che è stata realizzata in onore del Santo protettore della località. Ecco, allora, tutte le informazioni che possono essere utili per visitare al meglio la Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria.

Storia della Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria

La storia della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Santa Domenica Vittoria è molto antica ed è legata all'intera costruzione del paese. La sua prima edificazione è datata 1776 ma è solo nel 1864 che la piccola cappella viene ampliata e guadagna anche il titolo di chiesa madre. L'operazione fu fortemente voluta da Domenico Alliata che si adoperò anche per dotare la chiesa di una nuova fonte battesimale e arricchirla con numerose opere d'arte che furono create appositamente per la chiesa oppure trasferite da altre chiese dei dintorni. Sulla fonte battesimale, in particolare, si può notare lo stemma della famiglia Alliata nonché la data di posizionamento della fonte, un elemento molto importante per datare l'intera costruzione. Nel corso dei secoli, poi, la chiesa madre è stata oggetto di numerosi interventi che in parte hanno stravolto la sua pianta originaria, rendendola simile a come si presenta oggi ai suoi visitatori.

L'architettura ed eventuali opere d'arte presenti nella Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria

Per quanto riguarda la sua architettura, il suo aspetto esterno tradisce i numerosi interventi di ampliamento che ci sono stati nel corso dei secoli.

In particolare, su uno dei due lati si può notare la torre campanaria che è stata edificata successivamente alla nascita della chiesa nonché si intravedono ancora alcuni elementi che invece fanno parte della costruzione originaria che è stata poi inglobata nella struttura edificata nel 1864. L'interno della basilica, invece, è suddiviso in tre navate, di cui la principale ospita al fondo la cappella che è dedicata proprio a Sant'Antonio con il simulacro del patrono, quello che viene portato in trionfo ogni anno durante la sua festa patronale e la relativa processione. Recentemente, infine, le due navate laterali sono state arricchite con numerose statue di santi, che risalgono ad un'epoca decisamente moderna.

Cosa è possibile fare nei dintorni o all'interno della Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria

Oltre alla Chiesa Madre di Santa Domenica Vittoria è possibile sfruttare l'occasione di una visita nel borgo anche per scoprire altre bellezze di questo piccolo paesino in provincia di Messina.
Ad esempio, proprio di fronte alla chiesa c'è la cosiddetta a Turri che è molto cara agli abitanti del luogo e rappresenta un po' il monumento simbolo del paese: si tratta di una torre di avvistamento per evitare che pirati e saraceni si avvicinassero troppo alle coste e la sua costruzione risale al XVIII secolo.
Nelle vicinanze, poi, si trova anche un altro luogo tipico: si chiama u bagghiu ed è un cortile fatto di ciottoli originari del medioevo, forse la parte più antica e meglio conservata di tutto il paese. Infine, allo stesso periodo risale anche l'antico abbeveratoio che un tempo serviva ai viandanti per rifocillare i propri animali e che oggi è ancora perfettamente funzionante.

Come arrivare a Santa Domenica Vittoria

Per arrivare a Santa Domenica Vittoria e visitare la Parrocchia Sant'Antonio Abate a Santa Domenica Vittoria è possibile spostarsi con l'auto in modo semplice e veloce.

Da Messina occorre percorrere la A18 e poi la Ss120 mentre chi viene da Palermo o da Trapani deve prendere la A20 e poi la E90. Da Catania, invece, la strada di riferimento prevede la percorrenza prima dell'A18 e poi della E45, quest'ultima è la stessa strada che deve percorrere chi proviene da Siracusa. Infine da Enna si deve percorrere la A19 e poi la E932.

Santa Domenica Vittoria non ha una propria stazione ferroviaria, per cui chi decide di spostarsi in treno dovrà fare riferimento alle vicine stazioni di Falcone, di Oliveri Tindari oppure di Fiumefreddo e da lì continuare il viaggio con gli autobus locali messi a disposizione dall'AST.