Chiesa di San Costantino a Capri Leone

La Chiesa di San Costantino a Capri Leone ha una struttura medievale con un campanile in pietra che conferisce all’edificio un aspetto austero. Al suo interno la chiesa accoglie diverse statue lignee e tele che testimoniano la devozione dei capriolesi nel corso dei secoli.

La storia di Capri Leone e della Chiesa di San Costantino

Capri Leone è un piccolo borgo in provincia di Messina ai piedi dei Monti Nebrodi di fronte le isole Eolie.

La cittadina è di origine greca, ma di quella fase della sua storia non ci sono testimonianze. Il paese però è menzionato con il nome di Crapisusu in alcuni documenti di epoca normanna dove si trova traccia anche del nobile Vitale De Alojsio, primo proprietario della zona. Dal 1348 il feudo passa alla famiglia dei Filangieri che si alternano nei secoli con le casate dei Balsamo, dei Branciforti e dei Cardona. I Filangieri ritornano in paese nel 1750 dopo le devastazioni del terremoto del 1693 e dell’alluvione del 1682 e restano come proprietari del borgo e delle terre limitrofe fino al 1812 quando il feudalesimo viene abolito.

Nel corso degli anni le grandi famiglie arricchiscono Capri Leone con diverse chiese e opere d'arte per esprimere la propria fede e devozione. Tra gli edifici sacri il più interessante è la Chiesa Madre, l’unica in tutta la Sicilia a essere dedicata a San Costantino Imperatore. La struttura è medievale ma gli arredi, le tele, le statue e gli ornamenti sono di epoche successive.

L’architettura e le opere custodite nella Chiesa di San Costantino a Capri Leone

La Chiesa Madre di Capri Leone viene costruita nel XVI secolo con un’imponente torre campanaria secondo lo stile medievale. Il portale del ‘500 è in pietra locale e presenta motivi floreali e figure di Santi.

All’interno la chiesa ha un’unica navata con due cappelle laterali e nel corso del settecento è abbellita da un pavimento in ceramica molto elaborato. L’opera di maggior pregio è una pala d’altare del seicento che raffigura Costantino mentre riceve il battesimo da Papa Silvestro. L’imperatore viene ritratto genuflesso e in alto la S.S. Trinità assiste alla scena, l’autore è probabilmente il pittore Giuseppe Tomasi da Tortorici, titolare di una fiorente bottega siciliana.
Gli altari laterali ospitano due tele del settecento che rappresentano l'Immacolata e la deposizione dalla Croce e anche una statua in gesso di San Costantino raffigurato seduto sul trono e sostenuto da quattro angeli. La Chiesa custodisce anche una statua in legno della Vergine del XVIII secolo, mentre calici e ostensori della stessa epoca sono un piccolo tesoro da non perdere.

Cosa fare a Capri Leone

A Capri Leone il 30 luglio di ogni anno si ritrovano turisti e fedeli per la processione di San Costantino. La statua del Santo protettore viene portata in spalla dai più devoti della comunità e il corteo parte dalla Chiesa Madre e percorre le strade del centro storico. L’evento sacro è accompagnato da una festa di piazza con la banda, bancarelle e fuochi d’artificio. Il borgo antico con il suo dedalo di vicoli stretti e scale tortuose attira visitatori durante tutto l’anno.

In piazza Vittorio Emanuele III infatti c’è la fontana dei leoni, una struttura composta da un leone e da una leonessa dalla cui bocca sgorga un forte getto d’acqua. La scultura della leonessa è in marmo rosso ed è databile nel XV secolo, mentre il leone è un’opera in cemento dei primi anni del novecento. Sempre nel centro storico il visitatore può ammirare la Chiesa Maria Santissima Annunziata costruita tra il XIV e il XVI secolo. L’edificio ha un campanile del XV secolo e purtroppo è stata spogliata di gran parte delle sue opere dai ladri, ma al suo interno custodisce la statua in marmo rosso della Beata Vergine Annunziata di Antonello Gagini, scultore palermitano ed esponente del Rinascimento.

Come arrivare alla Chiesa di San Costantino a Capri Leone

In auto, da Messina imboccare l’autostrada A20 da viale Boccetta in direzione della SP157. Dopo circa 90 km uscire a Rocca di Capri Leone e seguire le indicazioni per la Chiesa Madre che si trova nel centro storico in via Risorgimento.