Chiesa dell’Addolorata a Niscemi

Sul territorio del comune di Niscemi in provincia di Caltanissetta ci sono diverse strutture ed edifici storici di pregio e interesse tra cui la chiesa dell'Addolorata.

La chiesa dell’Addolorata a Niscemi

La chiesa dell'Addolorata a Niscemi è una struttura religiosa realizzata nel 1753 in una zona in cui precedentemente era già presente una chiesa conosciuta con il nome di Chiesina dello Spasimo e che era un punto di ritrovo della Confraternita del Santissimo Crocifisso e delle consorelle di Maria Santissima Addolorata.

Il progetto venne curato dall'architetto Silvestro Quagliara che arrivava da Caltagirone e con l'aiuto soprattutto della comunità e delle confraternite riuscì a ottenere il denaro necessario per avviare lavori e costruire questa struttura che si presentava a forma ottagonale in classico stile barocco romano.
Nella facciata esterna si possono evidenziare degli elementi realizzati in pietra scura che entrando risaltano rispetto al fondo che invece è stato concepito in un colore molto chiaro. Nella parte interna della chiesa ci sono diversi elementi di interesse per i visitatori che si trovano vari altari scolpiti da un ottimo artista del periodo, ossia Domenico Viola proveniente da Catania. Si tratta di altari che per lo più rispecchiano lo stile barocco con degli elementi di finitura in marmo pregiato. Da sottolineare anche la bellezza del soffitto impreziosito da un affresco che raffigura Gesù Cristo, San Giovanni Evangelista e la Madonna.
Tra gli altri elementi artistici che sono motivo di interesse dal punto di vista storico e culturale, c'è la scultura del Cristo in croce realizzata in legno e posizionato attualmente sull'altare maggiore della chiesa. Inoltre sotto il pavimento è stata realizzata la cripta sotterranea che presenta un bellissimo altare dove sono custoditi gelosamente i resti di tutti i confratelli e le consorelle che nel corso degli anni hanno scandito la storia della chiesa Addolorata a Niscemi.

Cos'altro vedere a Niscemi

La cittadina di Niscemi con i suoi circa 25 mila abitanti è tra le più importanti di tutto il territorio della provincia di Caltanissetta. In particolare chi la sceglie per una visita e un soggiorno può apprezzarne le caratteristiche urbanistiche presenti in edifici che hanno un certo valore dal punto di vista culturale oltre che storico. Oltre alla chiesa dell'Addolorata ci sono anche altre strutture che potrebbero interessare come la chiesa di Santa Maria d'Itria o quella di Sant'Antonio da Padova realizzata nel corso del 1746. Dello stesso periodo è anche la chiesa Maria Santissima della Grazia che sorge nella parte più a ovest di Piazza Vittorio Emanuele III e che grazie a un intervento di ristrutturazione nel 1947 è stata di fatto salvata dal possibile oblio. Da segnalare anche il santuario Maria Santissima del Bosco realizzato tra il 1749 e il 1758 e la chiesa delle Anime del Purgatorio che presenta un'unica navata di forma circolare. Tuttavia a Niscemi ci sono architetture civili di certo riguardo come il Palazzo di Città che oggi è adibito a cancelleria comunale e che venne progettato all'epoca dall'architetto Rosario Crescimone. Risalente alla prima metà dell'Ottocento invece il Palazzo Branciforte, è il più antico palazzo presente sul territorio di Niscemi e che all'epoca era stato commissionato dalla Duchessa di Mondragone. Da segnalare la bellezza della terrazza panoramica conosciuta come il terrazzo del Belvedere e alcuni siti archeologici che permettono di scoprire un po' la storia che ha interessato questa parte della Sicilia con tante dominazioni che si sono succedute nel tempo.

Come raggiungere Niscemi

Per raggiungere Niscemi in auto partendo da Caltanissetta, è necessario coprire un percorso di 80 km per i quali occorrono circa 75 minuti attraverso le strade statali 626 e 190. Partendo invece da Catania la distanza è di 94 km percorribili in 85 minuti attraverso la strada statale 417, mentre da Palermo il percorso è di quasi 200 chilometri che possono essere completati in 2 ore e mezza di tragitto attraversando prima l'autostrada A19 e quindi imboccando l'E392.

© Immagine di Fabio Reale, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons