Castello di Favara
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Il duecentesco Castello di Favara, conosciuto anche come Castello Chiaromontano, fu voluto da Federico II Chiaramonte che lo fece rendere inespugnabile attraverso una poderosa cinta di mura oggi quasi non più presente. È motivo di attrazione per tutti quei turisti che si trovano a passare per Favara.
Storia del Castello di Favara
Risalente al 1280 sotto richiesta di Federico II dei Chiaramonte, il Castello di Favara probabilmente fu edificato su di una non compiuta costruzione sveva e presenta uno stile federiciano. Fu abitato fino agli inizi del XVII secolo per poi essere usato come residenza di caccia. Nel secolo successivo il castello mutò la destinazione di origine divenendo una prigione, come si evince dai tanti graffiti ed incisioni che si trovano sulle pareti delle stanze adibite a celle da parte dei carcerati.
In origine, nel Seicento, nel lato sud-ovest delle mura esterne si elevava una torre merlata che, ristrutturata due secoli più tardi, venne abbattuta a metà del XIX secolo insieme al portale maggiore di stile gotico, per edificare il Palazzo Cafisi. Sempre nello stesso periodo l’esistente grande cisterna che si trovava al centro del recinto fu coperta da un selciato.
Architettura e opere d'arte presenti nel Castello Chiaramontano di Favara
Possiamo suddividere il Castello di Favara idealmente in due parti architettoniche che costituiscono l’esterno del maniero e il suo interno. Vediamo una sommaria descrizione di queste.
Il lato ovest del Castello di Favara era caratterizzato da una merlata torre che dava sulla piazza antistante l’entrata ora non più esistente. La stessa sorte è toccata a quello che era il portale maggiore costruito in stile gotico dal quale si entrava per accedere alla piazza.
Quello che è possibile notare, sul lato ovest del muro di cinta è l’originario recinto e la presenza di ben due porte indica che il Castello si trovava a guisa dalla cinta delle mura di protezione.
Il fulcro centrale dimostra per via del suo stile, che l’edificio era indirizzato più verso un utilizzo residenziale che non militare anche per via della sua pianta quadrata. L’interno si sviluppa in due piani di cui, l’inferiore, presenta volte a botte con conci e feritoie monofore.
Come anticipato il nucleo del palazzo si sviluppa a mò di ricca dimora dove sopra al portale di ingresso si possono notare due stemmi di cui uno riconducibile alla famiglia iberica dei Perapertusa.
Si accedeva all’interno varcando un portale a forma di ogiva, oggi occluso, dai quali si poteva andare nelle due stanze presenti al piano terra. Quella di sinistra, risalente al Cinquecento, era una cucina vecchia come testimoniato dalle tracce di fumo sulle pareti e sull’androne, mentre la stanza di sinistra era la nuova cucina come si evince dalla canna fumaria presente.
Tante sono le finestre e i portali che si trovano sulla corte centrale e si possono intravedere parzialmente degli stemmi in larga parte rovinati e non riconducibili, almeno apparentemente, ad alcun stemma conosciuto di famiglie siciliane dell’epoca medioevale.
Sulla destra si trova un altro portale, risalente a fine Ottocento, voluto dell’allora proprietario che permette l’accesso in una scala che porta ad un ballatoio esterno dove si apre una verde area ancor oggi di pertinenza del castello. Durante dei recenti restauri sono stati riportati in vita dei pezzi di affreschi rappresentanti i Chiaramonte e San Giorgio.
Cosa è possibile fare nei dintorni del Castello Chiaramontano di Favara
Al termine della visita del Castello di Favara si può visitare, sempre in piazza Cavour, la raccolta chiesa del Rosario in puro stile barocco che presenta alcune decorazioni molto belle al suo interno. Meritano una visita anche la Chiesa del Purgatorio del XVII secolo e i bei palazzi ottocenteschi presenti. Inoltre proprio nel centro cittadino si trova il Farm Cultural Park, che è un piccolo capolavoro di ricondizionamento e rivalutazione di questa parte del tessuto urbano che era stato lasciato all’abbandono. Due artisti hanno valorizzato edifici disabitati restaurandoli e trasformandoli in opere d’arte e facendo saltare il Farm Cultural Park, ai primi posti nella lista delle mete turistiche di arte contemporanea.
Come è possibile arrivare al Castello Chiaramontano di Favara
In auto, se provenienti da Caltanissetta bisogna prendere la SS640 ed uscire al bivio per Favara, se invece si viene da Palermo, basta prendere la SS189, ed uscire sempre al bivio per Favara.