Le origini della croce della Porta del borgo di Paternò

La presenza del cristianesimo a Paternò ha radici davvero antiche. A riprova di ciò c'è una piccola testimonianza che è incisa su quella che è conosciuta con il nome di Porta del Borgo e si trova proprio nel centro storico della cittadina del comune in provincia di Catania. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla croce di Paternò

Questa piccola testimonianza potrebbe sembrare davvero ininfluente perché la croce della Porta del Borgo a Paternò non è altro che una piccola incisione sulla parte superiore di una delle porte di epoca medievale che portavano al centro della cittadina. In realtà, però, il suo valore è di notevole importanza perché è la testimonianza della presenza del cristianesimo in Sicilia e in particolare nella zona di Paternò fin dai tempi più antichi.

Nel comportamento comune, i fedeli erano soliti fare il segno della croce ogni volta che passavano nelle vicinanze del simbolo inciso su una pietra basaltica, come forma di rispetto nei confronti di Dio. Propria questa abitudine ha spinto studiosi del passato, in particolare Gaetano Emanuele che fu un grande storico della fine dell’Ottocento, a indagare con maggiore approfondimento per capire non solo da dove provenisse questa abitudine ma anche perché fosse inciso il segno della croce proprio in quel luogo. Secondo le indagini dello studioso, poi non confutate da altre prove storiche, questa abitudine risalirebbe addirittura al I secolo d.C., in realtà una datazione abbastanza fantasiosa.


Le possibili spiegazioni storiche della croce della Porta del Borgo a Paternò

Secondo le ricerche condotte da Emanuele, la realizzazione della croce avrebbe una motivazione ben precisa e a tal proposito cita uno scritto di Ottavio Gaetani dei primi anni del 1600. Secondo questo studioso, infatti, nel I secolo d.C. San Pietro avrebbe deciso di inviare in Sicilia alcuni vescovi per scacciare i demoni che infestavano queste zone, scegliendo di affidare la missione a San Calogero e ai suoi compagni più fidati, fra i quali Archileone, Eufronio e Filippo.

Uno dei metodi con i quali si tentava di tenere lontani i demoni era proprio quello di incidere sulle porte di ingresso delle città una croce, così da impedire l’arrivo del male. In particolare, i vescovi provvidero ad inciderne ben tre a Paternò, di cui una sulla Porta del Borgo che è quella ancora conservata, una sulla facciata della vecchia chiesa dedicata a San Michele e un’ultima in un luogo non ben identificato. Solo la prima si sarebbe conservata mentre le altre due sono evidentemente andate perdute.

Gli anacronismi storici e le leggende popolari sulla croce della Porta del Borgo a Paternò

La tesi di Gaetano Emanuele sulla croce della Porta del Borgo é molto suggestiva ma purtroppo dal punto di vista storico è abbastanza fallace. Infatti il primo errore risiede nel fatto che la nascita e la morte di San Calogero sono attestate in un periodo storico che va dal V al VI secolo d.C. Inoltre la Porta del Borgo ha chiaramente una struttura medievale, quindi non poteva già esistere nel I secolo.

L’abitudine di incidere delle piccole croci, spesso anche nascoste, sulle porte di ingresso della città è un’usanza che si è diffusa proprio dal medioevo in poi e aveva il significato di consacrare una città a Dio. La croce sulla Porta del Borgo di Paternò, quindi, testimonierebbe che nel Medioevo la cittadina era stata consacrata a Dio ed era sotto la sua protezione, quindi nulla di brutto poteva accadere per opera delle forze del male.

La funzione apotropaica della croce della Porta del Borgo a Paternò

Secondo lo studioso Gaetano Savasta, le croci incise sulle porte di ingresso alla città avevano una funzione detta apotropaica. Di per sé, infatti, la porta ha una funzione simbolica molto importante perché rappresenta la via di accesso ad un centro abitato, di conseguenza ad una comunità fatta di persone e di anime. Segnare una croce al di sopra di questa, quindi, voleva dire affidare la protezione della comunità e degli esseri umani che vi facevano parte al potere di Dio e alla sua magnanimità, segnando una cesura netta nei confronti della tentazione del male, in ogni sua forma.

Non si tratta di un’usanza solo siciliana, però, visto che croci di questo tipo si trovano in tantissimi altri luoghi, soprattutto in Italia, come accade per le cinte murarie di Lucca e di Gaeta, quindi deve essersi trattato di un modus operandi che ha contraddistinto certamente la cristianità del periodo medievale.

Come arrivare a Paternò

La croce della Porta del Borgo può essere ammirata nel comune di Paternò, che si trova in provincia di Catania. La cittadina è facilmente raggiungibile sia da Palermo che da Catania in auto, percorrendo la A19 oppure la SS. 121. La località però è ben collegata anche a Messina, attraverso l’autostrada A18.

In alternativa, la Ferrovia Circumetnea mette a disposizione di tutti gli interessati un servizio di trasporto pubblico locale con autobus che sono in funzione dalle 6 del mattino fino alle 21 e collegano Catania a Paternò.

La stessa azienda organizza anche il trasporto ferroviario attraverso la linea ferroviaria che circumnaviga l’Etna e collega Giarre a Catania con fermata a Paternò.

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