La Storia di Tremestieri Etneo

L’area territoriale di Tremestieri Etneo ha certamente attirato l’interesse sin da tempi remoti per via della fertilità dei suoi campi e per offrire un clima decisamente mite.

Si suppone che nell’antichità questo territorio fosse coperto in gran parte di boschi che si alternavano a terreni coltivati che garantivano frutta ed ortaggi che completavano con caccia e pastorizia, quanto necessitava alla comunità per la sua sopravvivenza.

Il problema che ha ostacolato il proseguimento di questa sorta di Eden terrestre è stato rappresentato da una serie di calamità che si sono susseguite nel tempo di cui la maggior parte di origine vulcanica.

Le origini di Tremestieri Etneo

Anche se i reperti archeologici ritrovati per caso in alcune contrade, risalgano ai periodi ellenistico, romano e bizantino la prima documentazione dove si cita la località Tria Monasteria è del periodo normanno.

Sicuramente la presenza dell’Etna contrastata dalla volontà delle popolazioni che hanno abitato il territorio, hanno condizionato il normale proseguimento della vita in questa zona. Occorre prendere nota che Tremestieri Etneo in diverse epoche è stato interessato negativamente da colate laviche che, insieme a vari terremoti, hanno devastato il territorio ma anche che la volontà dei suoi abitanti di combattere queste avversità è stata una costante.

La presenza di terremoti è certa sin dall’epoca preistorica così come le distruzioni causate dalla lava indirizzata dal vulcano come si evince dalle carte geologiche che stabilirono che nel 122 a.C. l’intero abitato fu sepolto dalle colate e che nel 1169 un poderoso terremoto distrusse le abitazioni esistenti.
A quel tempo si chiamavano casali, tutti i piccoli agglomerati che si trovavano alle pendici dell’Etna ma a metà del XV secolo una Bolla Pontificia nominò chiesa de Tribus Monasteriis il luogo dove si raccoglievano tutti i fedeli della zona.

Nel Seicento la popolazione di Tremestieri aveva superato le mille anime e aveva ben sette chiese e fu possibile staccarsi dalla giurisdizione di Catania anche perché il paesino fu venduto ad un notabile ligure ma, alla fine del secolo un devastante terremoto distrusse Tremestieri e gran parte della Sicilia Orientale. Come avvenuto diverse volte in passato, gli abitanti ricostruirono le abitazioni seguendo l’impianto urbanistico da sempre presente senza modificarlo in modo razionale.

Nella prima metà dell’Ottocento quello che era ancora un feudo, si trasformò in Comune promuovendo di fatto la cittadina siciliana.

Cosa vedere a Tremestieri Etneo

Merita di essere visitata la Chiesa Madre dedicata alla Madonna della Pace che si eleva su di un’altura dalla quale godere di un meraviglioso panorama del Golfo e della Piana di Catania nonché dell’Etna. Proprio sul sagrato di questa chiesa durante il periodo dell’Avvento viene allestito un presepio vivente che richiama fedeli e curiosi da ogni parte dell’isola. Iniziativa che viene coniugata don il Premio Nazionale di Poesia dedicato al Natale organizzata dalla parrocchia e dal Comune.

Interessante è la Chiesa di S. Antonio da Padova soprattutto per via degli ornamenti che impreziosiscono il portale e caratterizzata da un rosone a pietra lavica che domina la facciata.

Da sottolineare è la presenza dell’Etna che non di rado, offre delle scenografiche eruzioni che possono essere ammirate da Tremestieri Etneo soprattutto se coinvolgono la parte orientale del vulcano.
Se non vi sono in atto eruzioni, è possibile effettuare delle escursioni che hanno come meta proprio il vulcano affinché sia possibile ammirarne le bellezze da vicino.

Tempo permettendo, risulta essere molto stimolante la visita dei palmenti della zona per la sua vasta produzione vitivinicola che ci fanno comprendere la ragione per la quale Tremestieri Etneo è sempre stato ricostruito dopo ogni calamità che in passato lo distrusse.

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