La storia di Lucca Sicula

La storia di Lucca Sicula non è molto antica ma è ricca di eventi e moti rivoluzionari che hanno modificato la struttura sociale ed economica del borgo.

Lucca Sicula è al centro di moltissime manifestazioni in ogni periodo dell’anno, quindi ai tanti visitatori che arrivano qui per prendere parte ad appuntamenti di folklore e eno-gastronomia potrebbe venire la curiosità di scoprire quali sono le origini di questo borgo, che risulta sempre essere molto affascinante. Ecco, allora, quello che c’è da sapere di importante sulla storia di Lucca Sicula.

La storia di Lucca Sicula

Anche se da una prima occhiata non si direbbe, in realtà Lucca Sicula non ha una storia particolarmente antica. Tuttavia, anche se la sua fondazione ufficiale risale al 1600 circa, in realtà sul territorio sul quale poi sorgerà il borgo esistevano già degli insediamenti umani che risalgono addirittura all’epoca preistorica.

Forse il primo insediamento è del II secolo a.C. quindi in piena Età del Bronzo, ma alcuni manufatti che sono stati ritrovati in recenti scavi raccontano di insediamenti anche in epoche successive, probabilmente fra il III e il IV secolo, quindi in epoca romana. Continuando a scavare, appaiono tracce anche di un terzo insediamento, questa volta di epoca normanna, quindi collocabili fra il 1000 e il 1200: si tratta di tracce della città di Villanova, la quale fu però distrutta e sulle sue ceneri, molti anni dopo, nacque Lucca Sicula.

Le origini e la fondazione di Lucca Sicula

La fondazione vera e propria di Lucca Sicula avviene, però, nel 1622. Nel 1609 donna Francesca Perollo va in sposa a Francesco Lucchese Palli, che era il Principe di Campofranco e porta in dono una ricca dote con la quale sblocca l’ipoteca che gravava sul feudo Culla e nel 1622 riesce ad ottenere anche la licentia populandi per popolare il borgo.

Donna Francesca iniziò così a richiamare contadini dalle località vicine, per far coltivare la terra: a tutti coloro che si trasferivano, veniva offerta della terra da coltivare a condizioni favorevoli, in cambio però dell’obbligo di risiedere nel feudo per almeno 12 anni.

Le persone iniziarono ad arrivare numerose, per il trattamento di favore che era loro riservato e nel giro di qualche anno la popolazione aumentò in gran numero, tanto che fu necessario provvedere alla costruzione di una chiesa, l’attuale Chiesa Madre di Maria SS. Immacolata.

I moti rivoluzionari a Lucca Sicula

Nel 1647, purtroppo, donna Francesca muore e la proprietà del feudo passa di mano in mano. Come si può tristemente immaginare, le condizioni di vita dei contadini iniziano a peggiorare tanto che a partire dal 1848 anche Lucca Sicula partecipa ai moti di rivoluzione: dopo numerose lotte, i contadini ottengono che il feudo sia gestito prima da un Comitato Provvisorio e in seguito dal Presidente del Municipio.

Con i moti del 1860, un gruppo di abitanti di Lucca Sicula si uniscono a Garibaldi per lo sbarco in Italia mentre a partire dal 1892 nel paese si assiste alla nascita dei Fasci Siciliani che lottano per ottenere migliori condizioni di vita per i contadini ma anche per far cessare definitamente il feudalesimo.

Negli ultimi anni dell’Ottocento, i contadini si riuniscono in cooperative, al fine di migliorare il proprio lavoro e aumentare i guadagni, ma è una lotta impari e i primi anni del Novecento inizia un fenomeno che arriverà poi fino all’epoca moderna: l’emigrazione di parte della popolazione attiva verso le Americhe, in cerca di fortuna e di una vita migliore.

Le guerre mondiali viste da Lucca Sicula

Durante la prima guerra mondiale, Lucca Sicula, e in particolare le sue donne, insorse contro lo spettro della guerra, manifestando per la pace. Molte di esse, però, furono torturate anche in conseguenza della diserzione dei loro uomini. Nel 1924 fu messo come potestà del paese un esponente del partito fascista, mai accettato del tutto dalla popolazione, contraria al regime. Alla fine della seconda guerra mondiale, Giovanni Bufalo – che si era distinto nella lotta al fascismo – assunse la carica di primo sindaco della storia di Lucca Sicula. Si definì per tutta la vita un servo del popolo e non volle mai sedere sulla poltrona di sindaco.

Come arrivare a Lucca Sicula

Chi desidera raggiungere Lucca Sicula per visitare la cittadina, potrà raggiungere agevolmente la località con l’auto, visto che da Agrigento è sufficiente percorrere solo la SS115 per giungere a destinazione.

Lucca Sicula non dispone di una propria stazione ferroviaria, quindi chi desidera raggiungerla in treno dovrà fare riferimento alle stazioni di Acquaviva oppure di Campofranco oppure Cammarata San Giovanni Gemini. Da qui sarà poi proseguire con gli autobus delle linee locali offerte dall’azienda pubblica AST.

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