Nella Città Metropolitana di Palermo, c’è un piccolo comune popolato da circa 3.500 persone: il borgo si trova a 630 metri s.l.m. e il suo nome è Caltavuturo.
Qui la natura fa il suo spettacolo, la storia è antica e tutta da scoprire, mentre il paese vi accoglie con le deliziose prelibatezze della tavola siciliana!
Ecco allora tra montagne con vista sul mare e un centro storico ricco di bellezze, Caltavuturo e la sua storia, per scoprire tutto quello che c’è da vedere a Caltavuturo, immersi nella Valle di Imera.
Le bellezze della natura a Caltavuturo e dintorni
Prima di arrivare a Caltavuturo, cosa vedere ve lo svela la natura stessa: la Valle di Imera e il Parco delle Madonie sono la cornice naturale del borgo.
Il Parco delle Madonie vi offre panorami straordinari e peculiarità come l’Abete dei Nebrodi. Tra le vette più alte del Parco, vi segnaliamo Pizzo Carbonara e Pizzo Antenna, che superano i 1.900 metri d’altezza: qui, presso le neviere, troverete la neve anche in estate, mentre la vista spazia sulle meraviglie del Mar Tirreno. Nel parco è possibile fare bellissime passeggiate nel verde, avvistando lepri e ricci, volpi e anche il grifone.
La Valle di Imera cinge il corso del fiume Salso, toccando anche il centro di Resuttano. Qui la natura si scopre lungo le rive del fiume, tra i ciottoli bagnati da acque limpide e fresche dove vivono aironi, garzette, falchi e albanelle. Tra rupi e ruscelli, il paesaggio è idilliaco, popolato solo da piante tipiche e animali che vivono nel fiume.
La storia di Caltavuturo
Caltavuturo esisteva già ben prima di chiamarsi Caltavuturo: con questo vogliamo dire che tra queste alture, la storia è molto antica. Infatti, già nel IV secolo a.C. si hanno notizie del Monte Gorgium e dell’antico centro di Ambica, a cui oggi corrisponde il paese di Sclafani Bagni: qui, nei dintorni di Caltavuturo, si davano battaglia Dinocrate e Agatocle, il tiranno di Siracusa.
Tra il VI e il VII secolo, invece, queste terre furono colonizzate dai bizantini, prima dell’arrivo degli arabi: sarebbe nato proprio in questo periodo, l’antico borgo originario da cui discende l’odierna Caltavuturo e questa storia si può leggere nel nome stesso del paese, che in arabo potrebbe significare “Roccaforte di Abū Thawr” ma anche “Rocca dell’Avvoltoio”.
Dall’arrivo dei normanni fino al XVI secolo, furono diverse le famiglie nobiliari a governare sul paese, tra cui ricordiamo la famiglia Ventimiglia, e fu in questo periodo che il borgo iniziò ad allargarsi, infatti molti abitanti lasciarono il centro per scendere più a bassa quota. Ancora oggi il borgo ricorda come nel 1893, durante la Rivolta dei Fasci Siciliani, alcuni contadini che avevano occupato le terre coltivate furono uccisi durante la manifestazione cruenta.
Cosa vedere a Caltavuturo
A Caltavuturo cosa si può vedere durante una vacanza di qualche giorno?
Iniziamo dal centro storico: i simboli del paese sono i suoi monumenti più antichi, come la Chiesa Madre del XVI secolo, consacrata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo; entrando, potrete ammirare le sculture originali del Gagini. Ancora più antica, è la Chiesa del Santissimo Salvatore, che risale al XII secolo, mentre la Chiesa di Santa Maria di Gesù è una delle più “moderne”, costruita nel XVII secolo e custode di un bellissimo Crocifisso in legno, realizzato da Frate Umile da Petralia. Un altro edificio religioso che vi consigliamo di visitare in centro è la Badia, ovvero la Chiesa di Santa Maria La Nova.
Per completare la vostra visita di Caltavuturo, cosa vedere nei dintorni? Fra le mete più vicine, vi ricordiamo il Castello di Terravecchia, del IX secolo, di cui oggi rimangono solo i ruderi. Scendendo dalla Rocca, troverete anche i Mannari, gli ovili di pietra ricovero per le greggi. Poi potrete visitare le Gole di Gazzara e Monte Riparato, prima di raggiungere il Parco delle Madonie o Resuttano.
Caltavuturo a tavola, tra piatti tipici e sagre
Assaggiare i piatti e i prodotti tipici del borgo, vi permetterà di capire fino in fondo lo spirito del paese: a Caltavuturo il prodotto principe è il Fungo di Ferla, al quale nel mese di novembre è dedicato un vero e proprio festival, una sagra locale da non perdere, per chi vuole organizzare una vacanza autunnale in Sicilia; durante tutto l’anno, invece, a Caltavuturo potrete gustare il meglio della cucina palermitana e stuzzicare l’appetito con i deliziosi arancini. A proposito di stuzzicare l’appetito, da queste parti per un antipasto a regola d’arte, chiedete formaggi e salumi locali, per assaggiare i veri prodotti tipici della zona.
Come arrivare a Caltavuturo
Caltavuturo, nella Città Metropolitana di Palermo, si raggiunge in auto o in treno: arrivare è facile!
In macchina, prendete l’A19 Palermo-Catania e a circa 3,9 km dal paese, troverete l’uscita per Scillato; in treno, la Stazione di Termini Imerese dista circa 24 km dal borgo, dove arriverete con bus o navette.
© Immagine di Davide Mauro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons