La storia del Comune di Milena, dalle Robbe ai Milucchisi

Tra i piccoli centri siciliani che raccontano ogni giorno la loro storia millenaria, Milena si trova proprio nel cuore dell’isola, tra Agrigento e Caltanissetta, del cui Libero Consorzio Comunale fa parte.

Quasi 3 mila abitanti, un centro storico di origini medievali e radici piantate nell’Età del Rame, fanno di Milena un centro oggi molto interessante per i turisti, che possono scegliere di soggiornare in paese presso alberghi o case vacanza, per scoprire storia, tradizioni e monumenti della zona, ma anche i sapori più caratteristici dell’entroterra siciliano.

La storia del Comune di Milena dal 1300 a oggi

Dall’Età del Rame all’antica civiltà Greca, ogni epoca ha lasciato in Sicilia le sue testimonianze e nei pressi di Milena, si possono ricercare le orme della storia presso l’Area Archeologica di Monte Campanella, Monte grande-Fontanazza e Serra del Palco; antichissimi, ma più recenti, sono invece i ritrovamenti di epoca romana in località Amorella.

La storia del Comune di Milena che oggi accoglie il visitatore, però, ha inizio nel XIV secolo: in questo periodo, infatti, nasce il feudo Milocca, che aveva riunito i territori vicini di Milocca e San Biagio. Le zone ricomprese nel dominio del feudo erano caratterizzate da quelle che venivano chiamate Robbe, antiche abitazioni locali, ed è per questo che il comune di Milena viene ancora oggi chiamato il paese delle Robbe.

Di Milocca, però, parlano anche alcune testimonianze di epoca Araba, a conferma del fatto che i villaggi riuniti nel feudo erano in realtà di origine molto più antica, presumibilmente databili intorno al II secolo d.C.

Nel 1928, tutte le “Robbe” vengono organizzate in un piano urbanistico ordinato, composto da 13 villaggi e un centro urbano, un’organizzazione che però oggi non risulta più perfettamente visibile, perché nel corso del Novecento tutte le frazioni si sono espanse, creando un unico vasto agglomerato urbano, dalla struttura, però, ancora particolare e unica, non rinvenibile negli altri paesi della zona. In quel periodo, il nome del paese fu cambiato in Littoria Lissena, nome presto modificato in Milena, per omaggiare la regina Milena del Montenegro, madre della sposa di Vittorio Emanuele III.

Una passeggiata al centro del comune di Milena, tra monumenti e locali

La storia più recente ha lasciato a Milena alcuni bellissimi edifici, che i visitatori possono ammirare con una passeggiata in centro o poco lontano dal paese.

Uno di questi edifici è la Chiesa Madre: costruita nel 1881, è consacrata all’Immacolata Concezione e sostituì la vecchia Chiesa di San Martino, ormai inadeguata nel XIX secolo ad accogliere la popolazione locale. L’edificio è costituito anche dalla Torre dell’Orologio, mentre entrando in Chiesa si possono ammirare opere del Biangardi, scultore napoletano che lavorò soprattutto sull’isola.

Un altro degli edifici storici più interessanti dei dintorni è la Fattoria di San Martino, costruita nel XVII secolo. Questa struttura, gestita dai monaci del Convento di San Martino delle Scale di Palermo, fu per quasi duecento anni il cuore dell’economia agricola locale.

Chi passeggia per le strade di Milena, incontrerà anche il capitello votivo detto A Cruci, in Via Nazionale, costruito agli inizi del Novecento nel luogo in cui veniva custodita la Croce di Canicattì.

A Milena ci sono bar e ristoranti, dove è possibile assaggiare i piatti locali, tipici della cucina di Caltanissetta: vi consigliamo si ordinare busiate al ragù di maiale, cosciotto di agnello ripieno o cous cous di pesce, mentre sorseggiate un buon rosso o un delizioso bianco della provincia di Caltanissetta.

Tra storia e letteratura, la cultura di Milena

A Milena si possono trascorrere piacevolissime giornate di vacanza, tra attrazioni da visitare e ottimi piatti da assaggiare, ma non dimenticate che in paese potrete anche trovare tutte le informazioni più approfondite sul borgo e sui dintorni, presso la Biblioteca Comunale di Via Rimembranza, dove trascorrere anche qualche ora piacevolmente immersi nella lettura. Inoltre, chi ama visitare i Musei, presso il Villaggio Masaniello appena fuori dal centro, troverà la Casa Museo della Civiltà Contadina, dove si trovano attrezzi ormai dimenticati e si apprendono le tecniche antiche per lavorare la terra e la lana. La vita contadina fu a lungo per il paese il principale motore dell’economia, tanto che il termine “Milucchisi” (con il quale si indicano gli abitanti di Milena) fu usato da Sciascia come sinonimo di contadino nelle sue opere.

Milena, come arrivare

Il modo più semplice per raggiungere Milena, nel Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, è sicuramente in treno: prenotando un biglietto fino alla Stazione di Agrigento Centrale, si potrà poi proseguire per i successivi 22 km fino in centro con bus o navetta; in alternativa, chi vuole raggiungere il paese in macchina, può farlo tramite la SP 23 e la SP 24.

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